16. Il piano per sconfiggere un Imperatore

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Berlay prese a ticchettare con le unghie contro al legno del tavolo, illuminato dal leggero chiarore delle rare candele.

Un grave silenzio regnava nella caverna allestita e sistemata alla meno peggio in occasione dell'incontro segreto. La videolumacamera era già accesa e riproduceva i dettagli del piano contro le rocce aguzze.

"Certo che incute proprio terrore" commentò Donquijote Doflamingo, fissando con un ghigno la taglia proiettata di Big Mom. Il pirata era stravaccato sulla sedia, con i mocassini appoggiati sopra al tavolo incurante del galateo, intento a mordicchiare una luccicante mela rossa.

4.388.000,00 di berry.

Big Mom sarebbe stata il loro obiettivo, ormai avevano scelto.

Rafael inarcò il folto sopracciglio.

"Perché, hai forse paura?"

Per quanto si sforzasse di rivolgersi allo Shichibukai  in toni civili, ancora faticava ad accettare la sua presenza ormai costante –quanto asfissiante- al fianco di Berlay.

La risata crudele di Doflamingo si propagò per le pareti mentre addentava con gusto la mela. "Abbassa la cresta, lucertola. Ringrazia il tuo capitano se non ti ho ancora dato la lezione che meriti per la tua impertinenza. Ricorda che sei di fronte a un Re."

"Sì, a un Re che trema nel mettere a fuoco la taglia di Big Mom."

"Tremo per la bruttezza di quella vecchiaccia, mica per i quattrini del suo manifesto. Ai miei occhi lei o un altro Imperatore sono uguali. Sono solo feccia e tutti sanguinano se pestati a dovere" rispose pratico Doflamingo, con sempre un assurdo sorriso a increspargli le labbra sottili.

Borsalino cambiò discorso. "Sei sicura, Berlay, che verranno?" chiese alla pirata, sistemandosi sulla punta del naso gli occhiali dalle lenti arancioni. Si distese maggiormente contro lo scranno e piegò il collo di lato, verso l'apertura della caverna.

Lei annuì, anche se con una vena di tensione che si impose di nascondere. "Tutti hanno accettato il mio invito. Arriveranno a momenti, non sono uomini da rimangiarsi la parola data."

Ancora qualche minuto di stallo in cui i quattro continuarono a pensare ai fatti loro, che dall'ingresso fece la sua trionfale entrata niente meno che Eustass Captain Kidd in persona.

"E' qui che si tiene l'incontro clandestino?" esordì beffardo il pirata, avanzando con tanto di braccia spalancate.

Indossava una camicia scura, lasciata quasi del tutto sbottonata sul petto scolpito. Un montone nero come la notte gli fasciava le ampie spalle allenate, facendolo somigliare terribilmente a un mostro sbucato dalle profondità degli inferi.

A poca distanza da lui camminava Killer, il suo temibile braccio destro, inquietante nella sua tonnellata di muscoli che esplodevano all'interno della maglia attillata, con le lame falciformi posizionate a riposo ma che luccicavano comunque sinistre nella loro direzione, come a invitarli a mantenere la calma o sarebbero sorti guai, terribili guai.

Kidd scrutò i quattro presenti con gravità, ma si soffermò soprattutto con una vena di sospetto sulle figure di Borsalino e Doflamingo –in particolare un'occhiata disgustata fu dedicata a quest'ultimo, che di risposta ampliò il sorriso a dismisura, come a deriderlo-.

Beh Berlay non poteva certo biasimare la repellenza che Kidd provava solo nell'assaporare la stessa aria del demone celeste: sapeva quanto il rosso disprezzasse chi si vendeva al Governo Mondiale.

Infine, Kidd tornò a scrutare proprio lei. "E i due insetti che accidenti ci stanno a fare qua?"

Berlay lo invitò a sedersi con un gesto accomodante della mano. "Non sai le ultime. Borsalino si è ammutinato dalla Marina ed è entrato a far parte della mia ciurma. Mentre Doflamingo..."

Il Trono di Cuori | Doflamingo x OCDove le storie prendono vita. Scoprilo ora