2. Para bellum

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Berlay col tempo finì per interpretare la strana missione al molo 4 come una prova: se avesse confidato ad anima viva la data e il luogo della consegna, si sarebbe rivelata una traditrice e i Donquijote l'avrebbero uccisa senza pietà.

Evidentemente, tacendo, aveva superato il test in quanto Doflamingo non la pressò più psicologicamente come in quella nefasta occasione.

I due anni successivi all'episodio appena citato, d'altro canto, trascorsero fin troppo velocemente. Portare a termini missioni sempre più difficili –e in costante bilico tra la vita e la morte- le permisero di migliorare le proprie abilità di combattente e di diventare ancora più forte.

Perfezionò tutti gli Haki e imparò che a volte anche l'istinto era preferibile alla cieca razionalità. Si rese conto che in diverse occasioni era stato proprio quell'impulso a salvarla dai casini in cui si era cacciata, permettendole di rientrare al palazzo di Dressrosa ancora sulle sue gambe.

Sì, ormai Berlay aveva imparato tutto ciò che le serviva dai Donquijote. Perciò, dopo lunghe e protratte riflessioni, si decise che quella sera stessa avrebbe parlato con Doflamingo rivelandogli la sua intenzione di andarsene.

Fortuna volle che proprio durante la sua ultima cena a palazzo una notizia molto appetibile la spingesse ancora di più ad abbandonare la Famiglia proprio quella notte.

Diamante stava aggiornando i presenti sul prossimo carico.

"...si tratta di un frutto senza precedenti che l'Imperatore Kaido ha selezionato di persona. Attendeva da anni che rinascesse, da quando il vecchio possessore è morto. Non è un frutto Zoo Zoo qualunque quello di cui vi parlo: si tratta di un Zoo Zoo ancestrale" spiegò con enfasi, agitando la forchetta come a disegnare davanti a sé uno scenario immaginario.

"Vietato sbagliare in poche parole" commentò Gladius affettando con un taglio netto uno spicco di mela.

Berlay smise di sorseggiare il vino che le aveva occupato i pensieri fino a quel preciso momento e ripose silenziosamente il calice contro al tavolo.

Interessante, pensò.

Gli ancestrali erano senza dubbio la categoria più rara tra i frutti Zoo Zoo, già di per sé incredibili. Permettevano ai possessori di trasformarsi in animali estinti, garantendo una resistenza fuori dal comune e una forza fisica senza precedenti, ideale per gli assalti e per chi preferiva il combattimento corpo a corpo.

Si fece più attenta e si sporse in avanti con i gomiti, cercando di arginare il baccano che Buffalo e Baby 5 stavano facendo alla sua sinistra.

"Zitti" mormorò contro di loro, dandogli una sorta di spinta. Al che fecero silenzio.

Diamante la ringraziò con un cenno del capo, in un segnale tutto loro. E pensare che al primo incontro non avevano per nulla iniziato con il piede giusto e che adesso, al contrario, andavano fin troppo d'accordo.

"Stavo dicendo, prima che voi imbecilli mi interrompeste, che questo maledetto trasporto deve svolgersi senza nessun intoppo. Chiaro? Non lo consegneremo ai soliti reali ma all'Imperatore più forte di tutti, Kaido delle cento bestie."

Doflamingo ghignò dalla sua posizione a capotavola. "Suvvia Diamante, così li spaventi. I ragazzi sanno perfettamente come trasportare il carico senza farsi beccare. Non è così?"

"Certo signorino" affermò Buffalo, facendosi serio dopo la strigliata appena ricevuta.

"Il carico vi attenderà nel sottosuolo, nel molo sotterraneo. La bagnarola che userete per il trasporto è stata adibita a nave della Marina affinché non veniate fermati al largo" continuò Diamante.

Il Trono di Cuori | Doflamingo x OCDove le storie prendono vita. Scoprilo ora