𝐬𝐚𝐤𝐮𝐫𝐚 𝐟𝐮𝐛𝐮𝐤𝐢 ━ 𝘣𝘳𝘦𝘻𝘻𝘢 𝘤𝘩𝘦 𝘧𝘢 𝘷𝘰𝘭𝘢𝘳𝘦
𝘪 𝘱𝘦𝘵𝘢𝘭𝘪 𝘥𝘪 𝘤𝘪𝘭𝘪𝘦𝘨𝘪𝘰 𝘤𝘰𝘮𝘦 𝘯𝘦𝘷𝘦.
la vita di 𝐬𝐚𝐤𝐮𝐫𝐚 𝐢𝐭𝐚𝐝𝐨𝐫𝐢 cambia drasticamente quando suo fratello diventa il recipiente del re delle maledizion...
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N/O'S POV
«Manca un minuto all'inizio delle ostilità.» Riferì la voce metallica, attraverso i microfoni posizioni all'interno del perimetro. «Ma prima, la qui presente professoressa Itahume ci tiene in particolar modo a dirvi qualche parolina d'incoraggiamento.»
«Che cosa?!» Esclamò questa. «Ehm, sì. Sebbene sia inevitabile che vi facciate male, ecco a volte bisognerebbe aiutarsi a vicenda.» Disse titubante.
«Okay, tempo scaduto.» la bruciò il professor Gojo. «L'incontro di scambio tra le scuole gemellate...» continuò, con la donna che lo malediceva in sottofondo. «Abbia inizio!»
Entrambe le squadre di giovani studenti iniziarono a correre addentrandosi all'interno del bosco. Tra quelli di Kyoto, Kamo sembrò allarmarsi «Ma dov'è finito Todo?» chiese ai compagni che gli correvano al fianco.
«Non chiederlo a me, cosa ti fa credere che io lo sappia?» disse Mai.
SAKURA'S POV
«Dove si troverà il boss degli spiriti?» domandò Yūji, mentre correvamo attraverso il bosco Panda, mio fratello, Maki, Megumi, io e Toge.
«Beh, sarà stato rilasciato in un punto a metà tra le due squadre.» Riflettè Panda, «ma io dubito fortemente che se ne starà lì fermo.»
All'improvviso dagli alberi sbucò fuori una maledizione a forma di ragno, appesa al filo della sua ragnatela. «Fermi, dove state andando?» la voce roca, quasi meccanica.
«Non è di livello alto.» Quasi sussurrai, mi sentì solo Toge che annuì. «Combo.» Rispose.
Proprio quando Maki stava per andare all'attacco, il nemico fu colpito da un pugno mortale proveniente da... Todo.
«Magnifico, ci siete tutti.» Esclamò questo, guardandosi intorno. «Avanti, fatevi sotto!»
A quel punto ci dividemmo, come stabilito: Panda e Inumaki da un lato e Maki e Megumi dall'altro. Io rimasi con mio fratello a scontrarmi con Todo, mai avrei accettato di dividermi da lui.
Yūji partì subito all'attacco, cercando di prenderlo allo sprovvista: con un balzo gli si fiondò addosso, dandogli una ginocchiata al mento. Quello volò qualche metro indietro, un ghigno beffardo in volto. Si divertiva.
Fece scoccare le dita. «Adesso è il mio turno primino, difenditi pure se ci riesci o fatti difendere dalla bambolina.» Intimò.
In realtà non avevo intenzione di combattere, sarei intervenuta solo se necessario, soccorrendo Yūji. Questi erano i patti concordati.
Todo si lanciò verso mio fratello, il pugno stretto pronto ad essere scagliato: l'altro si preparò a parare il colpo portandosi le braccia davanti al viso, ma non appena la forza bruta di Todo incontrò il suo corpo, Yūji fu scaraventato all'indietro e andò a sbattere contro un tronco.
