XIII. Mutazione oziosa

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Tre giorni dopoIstituto delle Arti Occulte di Tokyo

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Tre giorni dopo
Istituto delle Arti Occulte di Tokyo

SAKURA'S POV

«Yuta ti accompagnerà, sarò più tranquillo.» Mi comunicò il Professor Gojo, nel suo ufficio.
"Ufficio" era un eufemismo per descrivere la semplice stanza con una scrivania e due sedie.
Satoru era poggiato alla scrivania, mentre io ero seduta sulla sedia di fronte.

«Pensi che potrebbe essere rischioso?» Domandai, non avevo minimamente pensato che tornare a casa avrebbe comportato una qualche minaccia.

«Di questi tempi, le precauzioni non sono mai troppe.»

«Che dirà agli altri, a Yūji?» Mi aveva detto che era meglio non fargli sapere della situazione finché non avevamo conferme, in quanto Sukuna sarebbe stato in ascolto.

«Se faranno domande-»

«Sicuramente, è mio fratello.» Lo interruppi, ma il mio pensiero comprese anche Inumaki.

Dall'altra notte, quando abbiamo dormito insieme, non avevamo avuto molte possibilità di confrontarci da soli. La mattina dopo, al mio risveglio non lo trovai, segno che era sgattaiolato via alle prime luci dell'alba per non farsi scoprire. Quel pomeriggio stesso ero stata dimessa e gli ultimi due giorni li avevo passati a ricominciare ad allenarmi con gli altri, sempre tutti insieme.

«Gli dirò che vi ho affidato una missione per testare le tue abilità.»

Annuii, poi chiesi: «Quando andiamo?»

«Dopo gli allenamenti di questo pomeriggio, Nitta vi accompagnerà.»

* * *

Come deciso, subito dopo l'allenamento io e Yuta ci congedammo cercando di non destare sospetto e ci dirigemmo alle nostre rispettive camere, per prepararci.

Sentii qualcuno bussare alla porta mentre allacciavo il mio marsupio con dentro tutto l'essenziale: portafoglio, documenti, caramelle e un lucidalabbra. I'm just a girl.

«Arrivo, Yuta.» Esclamai, immaginando fosse venuto a chiamarmi. «Sono pronta.»
Aprii la porta e mio malgrado non era il mio compagno di viaggio, bensì Toge.

«Mi dispiace deluderti.» Pronunciò, la voce dura, soffocata dal colletto alto della divisa. «Non sono chi speravi che fossi.» Concluse.

«Non speravo fosse lui, semplicemente lo aspettavo...» Iniziai a farfugliare, indecisa se farmi odiare alimentando gossip infondati o confessare la verità andando contro gli ordini.

Sakura Fubuki • Toge InumakiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora