XXX. Eppure i ciliegi sono in fiore

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N/O'S POV

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N/O'S POV

Il ragazzo sbiancò. Fu come se gli venisse strappato il cuore dal petto; accade questo quando vedi la persona che ami morire dinanzi a te senza che tu possa fare niente per evitarlo.

Toge era immobilizzato dal ghiaccio, così come Yuji al suo fianco, il quale emise un urlo sordo e gutturale non appena la ragazza dai capelli rosa cadde a terra, inerme. Come se si trovasse in uno di quegli incubi nei quali provi ad urlare ma non ti esce la voce. Loro si trovavano in uno di quegli incubi: in cui Sukuna, il Re delle Maledizioni, aveva preso il controllo del corpo di un loro caro amico e ora stava facendo piazza pulita.

Tra quanto sarebbero morti anche loro?
E il Professor Gojo, dov'era?
Se si era liberato quando Kenjaku è stato sconfitto, perché non era con loro a proteggerli?
Perché aveva lasciato Sakura morire?

«Che noia.» Sbuffò la maledizione, mentre scalciò di lato il cuore insanguinato che teneva in mano. «C'è qualcuno di voi che è in grado di intrattenermi?» Chiese, voltandosi ad osservare le sue prede. Toge, Yuji e Panda rimasero immobili, gli occhi infiammati di rabbia.

Yuji si divincolò, cercando di liberarsi dalla morsa bollente del ghiaccio che aveva conficcato nella spalla e nelle gambe. «Brutto figlio di puttana, ti ammazzo! Liberami e vedrai di cosa sono capace, vigliacco che non sei altro!» Gli urlò contro.

Sukuna scoppiò a ridere; la sua risata malvagia fece tremare la terra. Non esattamente la sua risata, ma comunque ci fu un terremoto. Tutti e tre si guardarono, scambiandosi un'occhiata preoccupata. Cos'altro sarebbe successo?

«Un terremoto?!» Chiese Panda allarmato, mentre la terra iniziava ad aprirsi sotto i loro piedi. Ci fu un gran trambusto.

Yuji riuscì a liberarsi e puntò dritto contro il nemico, ma Toge lo bloccò. «Liberami.» Gli ordinò con la lingua diabolica. Il corpo di Yuji s'irrigidì, e senza che egli potesse opporre resistenza si diresse verso il ragazzo e iniziò a picchiare sulla lastra di ghiaccio per romperla.

«Toge, resta qui. Lascia fare a me.» Provò a persuaderlo, continuando il suo lavoro. «Ho già perso troppe persone, lascia che salvi almeno voi. Lasciami salvare qualcuno, ti prego.»

«Non sei solo tu quello che ha perso qualcuno, io devo andare da lei.» Lo guardò con gli occhi più supplicanti di questo mondo e Yuji non trovò le forze per continuare a dibattere.

Toge riuscì a liberare entrambe le braccia, quando furono nuovamente ghiacciati sul posto, questa volta metaforicamente.

«Megumi.» Disse una voce familiare. «Noto che sei cambiato da quando me ne sono andato.»

«Chi si rivede, Satoru Gojo. Dormito bene?» Lo prese in giro Sukuna, a braccia conserte.

«Dovresti scegliere meglio le tue parole.» Lo ammonì Gojo. «Perché sono le ultime

Sakura Fubuki • Toge InumakiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora