XI. Echi dal passato

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N/O'S POV

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N/O'S POV

«Nonna, nonna!» chiamò la bambina, strattonandola dal lungo kimono per attirare la sua attenzione. «Giochiamo?»

«Tesoro, siamo in un luogo sacro, non è il momento di giocare.» Spiegò l'anziana signora, indicando il tempio alle loro spalle.

Nella camera dell'infermeria c'era agitazione: Saturo Gojo parlottava sommessamente con la signorina Shoko, riguardo le condizioni celebrali della sua studentessa.

«Ti ho già spiegato come stanno le cose: i danni fisici sono stati curati, non possiamo fare altro che aspettare si risvegli dal coma.»

«Sono passati 3 giorni.» Pronunciò, quasi tra i denti. «Perché non si sveglia?» Era seduto a terra come suo solito, le braccia incrociate al petto.

«Evidentemente non vuole, o il suo corpo non è ancora pronto. Devi pazientare, Satoru, io ho fatto tutto quello che potevo.» Gli rispose la dottoressa infastidita, poi si sentì la porta sbattere. Di nuovo il buio.

«Che significa luogo sacro?» domandò nuovamente la bambina, curiosa.

«Significa che in questo luogo possiamo trovare ciò che è divino.» Poi si avvicinarono a una signora e presero due bigliettini. «Ecco, tieni.» Gliene posò uno nella piccola manina.

«Che cos'è?» Domandò, guardando il pezzo di carta con fare dubbioso. Non sembrava un gioco divertente, né tantomeno un dolcetto.

«Questi sono omikuji, degli oracoli. Se siamo fortunate ci prediranno buona fortuna, altrimenti ci malediranno.»

Venne di nuovo trascinata in superficie, distinguendo diverse voci nell'aria.

«Sakura, mi stai facendo preoccupare.» Le disse la voce familiare di suo fratello. Questo venne colpito da qualcuno. «Ahia! Voglio dire, stai facendo preoccupare tutti. Soprattutto il senpai-Inumaki, qui al mio fianco, che mi ha appena dato un pizzicotto. Ahia!» Di nuovo.

«Dorme da 5 giorni, ormai.» Sussurrò la voce di Fushiguro, seguito da un sonoro sospiro. Restarono tutti in silenzio, preoccupati.

Poi Yūji ruppe il silenzio. «Secondo voi riesce a sentirci davvero?» Domandò ai compagni presenti nella camera della ragazza.

«La dottoressa Shoko ha detto che è molto probabile – le persone in coma una volta che si risvegliano affermano di aver sentito le persone che gli parlavano.» Questa volta la voce apparteneva a Panda, in disparte.

Sakura Fubuki • Toge InumakiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora