XXIX. Mondo di sofferenza

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"We have to keep making choicesno time to be confusedthe world is cruel

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"We have to keep making choices
no time to be confused
the world is cruel."

SAKURA'S POV

Sukuna aveva preso il controllo del corpo di Fushiguro. Da un lato era un bene — significava che non avrei dovuto uccidere mio fratello. Tuttavia, uccidere un proprio amico non rientrava propriamente nei miei piani.

Iniziai ad utilizzare la tecnica del dominio del fuoco per sciogliere il ghiaccio che mi teneva intrappolata, senza farmi scoprire da quella sottospecie di Elsa. Yuji mi guardò.

«Sakura... libera anche me.» Io scossi la testa, lui mi guardò perplesso. «Cos'hai in mente?»

Io gli rivolsi un'occhiata triste. «Non ho altra scelta, dobbiamo ucciderli tutti e non sacrificherò più vite del necessario. Tu resti qui.» Yuji spalancò gli occhi a quella mia affermazione, scioccato dal mio sangue freddo e dal fatto che lo stessi escludendo. Ma dovevamo riprenderci Gojo e se l'unica soluzione era uccidere Kenjaku... lo avrei fatto, da sola.

«Ti ringrazio per aver fatto il lavoro sporco al posto mio.» Stava dicendo Megumi, o meglio, Sukuna. «Da questo momento non ho più bisogno di te, mi sei solo d'intralcio.» E con un gesto repentino, uccise Kenjaku.

Ah, è stato più semplice del previsto.

«Mio signore, cosa ne facciamo di loro?» Chiese Uraume, al fianco di Sukuna.

«Eliminali. Non ho bisogno di loro.» Rispose lui, scrollando le spalle come se fossimo degli insetti di cui non gli interessava minimamente.

Prima che Uraume potesse attaccare, Choso si liberò dalla morsa ghiacciata e gli si fiondò addosso di spalle, gridando: «Non ti permetterò di toccare i miei fratellini

«Choso, no!» Provai a implorarlo, ma era troppo tardi. La ragazza si girò verso di lui e tagliò la testa di netto, con uno spuntone. Restammo tutti pietrificati. Ringhiai dalla rabbia e con uno scatto fulmineo mi liberai dagli ultimi pezzi di ghiaccio che m'intrappolavano.

Uraume era la mia prima preda, quella seccatura. Iniziò a lanciarmi contro degli aghi di ghiaccio: concentrai l'energia malefica nelle mani e li sciolsi al contatto con i miei palmi. Lei rimase stupita, mentre Sukuna ci osservava con un ghigno soddisfatto in volto — si stava godendo la scena. In un momento raggiunsi la ragazza ed ingaggiai un corpo a corpo: sfortunatamente per lei, non era abituata ad affrontare un avversario ad una distanza così ravvicinata, quindi fu facile per me vincere. Non sapevo se fosse un essere umano, uno stregone, uno spirito maledetto o una maledizione e non m'interessava: ero entrata in modalità killer, l'avrei uccisa comunque.

La afferrai per la testa e le diedi una testata, bloccandola. «Tecnica del dominio del fuoco: rogo.» Dalle mie mani uscirono delle vampate di fuoco che le fecero prendere fuoco. Uraume gridò, tentando di liberarsi, ma non ci riuscì. Con il volto che si scioglieva, deformato, implorava Sukuna di salvarla.

Sakura Fubuki • Toge InumakiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora