CAPITOLO 12
L'albaEravamo partiti da circa un'ora e mezza.
Il popolo di Estrellas si era distribuito tra la serra e la cucina.
Gustavo voleva parlare con noi nella sala riunioni.
Erano già quasi tutti lì.
Lasciai i ragazzi a parlare con Enika, in cucina, e mi avviai.
Passando per le camere, vidi Michele seduto sul letto della sua camera.
Pensai che ero stata cattiva nei suoi confronti. In fondo lui non stava capendo niente, improvvisamente si era trovato degli alieni davanti.
Mi ha visto cambiare d'aspetto, sono tornata improvvisamente con Chandler e non l'ho calcolato più.
Mi avvicinai alla porta e bussai "Posso?".
Mi guardò senza dire nulla.
Mi sedetti sul letto accanto a lui.
"Senti... scusami. Mi sono distaccata molto nell'ultimo periodo. Adesso ti spiego tutto".
Continuava a non parlare.
"Io e tutti gli altri veniamo da un altro universo. Nel nostro universo la Terra era stata quasi distrutta del tutto dagli alieni, siamo riusciti a salvarla, più o meno.
Avevamo vinto.
Ma un alieno è sopravvissuto e ci ha uccisi tutti.
Per fortuna Dio ci ha salvati facendoci venire nel tuo universo. Sulla tua Terra.
Avevamo perso la memoria, altrimenti non mi sarei mai staccata da Chandler, abbiamo ricordi troppo importanti assieme.
E poi gli alieni sono tornati e siamo dovuti scappare, adesso stiamo andando da universo a universo".
"Non so che dire... È assurdo, quindi tutta la Terra è andata persa!! La mia famiglia, i miei amici... tutti".
"Mi dispiace".
"Puoi lasciarmi un po' da solo, vorrei stare un po' a pensare tra me e me".
"Certo...".
"ELISA È CHIAMATA IN SALA RIUNIONI GRAZIE". Era la voce di Gustavo trasmessa da un megafono.
"Vado, ci vediamo".
"Ciao".Andai di corsa in sala riunioni.
Erano tutti seduti attorno al tavolo.
Mi sedetti sull'unica sedia vuota, accanto a Nepisa.
"Ma che stavi facendo?" Mi disse Gustavo.
"Niente niente".
"Bene, allora, dobbiamo parlare di quello che sta succedendo.
Avete visto tutti il Papa prima, no?
Beh, io sapevo già tutto su di lui, ma non credevo fosse ancora in azione.
Lui è il più forte tra gli alieni, è il loro re praticamente.
È fortissimo.
Un'altra cosa.
Per ogni galassia c'è un pianeta che ospita alieni.
Voi ne avete distrutto uno tre anni fa, beh, Nepisa tu no.
Avete distrutto il pianeta di Stepole.
Ne rimangono circa cento miliardi.
Dobbiamo trovare un modo per sterminarli tutti se vogliamo sopravvivere.
Immagino che si stiano già riunendo per fare la stessa cosa a noi.
Dobbiamo creare un esercito. Dobbiamo allenarci. Diventare invincibili. In modo da poterli sconfiggere tutti pian piano.
Perché tutti assieme sarebbe impossibile.
Siete d'accordo?".
Facemmo un piccolo cenno con la testa.
"Bene, quindi da domani faremo molti viaggi nell'universo alla ricerca delle persone giuste per l'esercito.La riunione è finita, potete tornare alle vostre camere".
Martina uscì di corsa dalla stanza. Sembrava impaziente.
Uscii mano nella mano con Chandler.
Eravamo arrivati alle camere.
"Amore vado un attimo in bagno".
Lui capì immediatamente le mie intenzioni.
"Saluto i ragazzi e ti raggiungo" Mi disse lui.
Arrivai ai bagni e aprii la prima porta.
C'erano Martina e Antonio!!!
Sbattei di colpo la porta, non riesco nemmeno a spiegarvi ciò che vidi, era tutto molto incasinato.
Sarebbe stato strano farlo con Chandler mentre affianco c'erano loro due... Forse dovevamo farlo a quattro! MA CHE SCHIFO! Ma che mi viene in mente!!
"Allora? Che si fa??" Disse Chandler entrando sicuro nei bagni.
"Niente, c'è già Martina con Antonio. Sarà per la prossima volta".
"Oh... allora devo inventare un'altra scusa per Sara. Per lasciarle i bambini le ho detto di dover aggiustare lo scarico. Che tristezza. Ma poi... Martina e Antonio!!
Ma quando mai sono stati insieme da soli quei due!".
"Ma quando mai si sono parlati!" Continuai io.
"E vabbè, torniamo dai bambini" Disse Chandler deluso.
Eravamo entrambi molto eccitati al pensiero di passare almeno mezz'ora soli in bagno. E invece era tutto scomparso in pochi secondi, mi bastò vedere quei due per farmi passare tutto.Andai a fare qualche giro per l'astronave.
Ormai era impossibile trovare il vero Sgorbio, così camminava con un cappellino azzurro in testa.
Arrivai al Caveau.
C'erano Francesco e Giulia che si stavano baciando davanti alla statua della Dea Afrodite.
Decisi di non disturbarli ma Francesco mi vide.
"Ehy Elisa!".
"Ciao!".
"Abbiamo una notizia da darti" Mi disse Giulia.
"Oh, che cosa?".
"Vogliamo un bambino. Anche se credo che lo adotteremo perché Francesco ha un po' paura di farlo... sai, non l'abbiamo mai fatto.
Credo che non sappia nemmeno come si fa".
"Oh che bello! Sono contenta per voi".Erano le nove di sera.
Avevamo appena finito di cenare.
Misi a dormire i bambini e mi sedetti sul divano della camera.
Mi addormentai lì.Mi svegliai di colpo.
Era notte fonda.
C'era stato un forte boato.
Ci dirigemmo tutti alla sala di comando.
Due meteoriti si erano appena scontrati.
Adesso erano in frantumi.
Eravamo tutti li, davanti alla grande finestra.
Di fronte a noi c'era una stella azzurra.
Secondo l'orario era l'alba. Eravamo di fronte a un alba mai vista.
Era bellissimo.
Vidi Suor Marika piangere e mi avvicinai a lei.
"Ehi... che succede?".
"Cosa c'è?".
"Perchè piangi?".
"Ma non sto piangendo..." Disse toccandosi gli occhi. Notò subito le goccie sul suo viso.
Spalancò gli occhi e si coprì il viso con il suo vestito bianco.
"Scusami un attimo... Vieni con me".
"Si... andiamo".
Arrivammo ai motori e si scoprì il voltò.
Era normale, come sempre.
"Allora... quella credo sia una stella posita. Quelle mi fanno un effetto simile a quello che mi fanno gli alieni.
Loro mi fanno esplodere, mentre le stelle posite mi fanno sciogliere".
Ero sconvolta "Mi dispiace tantissimo".
"Senti... avrei anche un'altra cosa da dirti.
Credo di essermi innamorata del Papa.
Già quando lo vidi 7 anni fa accadde, poi non ci siamo più visti. Da quel giorno per dimenticarlo ho creato la mia setta.
E poi è arrivato Gustavo con i tuoi amici.
Da quel giorno mi ero completamente dimenticata del Papa.
Ma adesso... i miei sentimenti per lui sono diventati più forti di prima.
La cosa peggiore è che possiamo stare a minimo quindici metri di distanza, altrimenti il mio corpo inizia a riempirsi di crepe.
Se arriviamo ai tre metri di distanza esplodo completamente.
Per alcune suore come me è normale, ci nasci così, questa cosa mi fa soffrire da anni".
Ero sempre più sconvolta.
"Adesso vado un po' a riposarmi, notte" Disse Suor Marika.
"Buonanotte".
Tornai a vedere la stella.
Qualcuno si era addormentato direttamente lì.
I miei ragazzi erano seduti sul divano in fondo alla cabina.
Appoggiai la testa sulla spalla di Chandler.
"Ehy amore...".
Improvvisamente la stella di fronte a noi esplose.
L'astronave stava per essere distrutta.
"AAAAAAAAAAAAAAAA" Gridammo tutti.
"SUOR MARIKA!!!! APRI UN PORTALE!!! ORA!!!" Urlò Emanuele.
"Ma voi chi siete?".
Ci girammo tutti di scatto.
Era Mima!! Si era svegliata!!!
L'astronave iniziò ad andare in pezzi.
Iniziammo a girare.
Presi Mima per un braccio e mi mantenni alla porta.
Chandler si bloccò sulla sedia del pilota.
Ormai i pezzi dell'astronave giravano con noi.
Giravamo sempre più veloce, sentivo delle urla ma non capivo di chi fossero.
Qualcuno era stato colpito dai pezzi distrutti dell'astronave!!
Improvvisamente il movimento rotatorio iniziò a rallentare.
Adesso stavamo cadendo verso il basso.
Andavamo sempre più veloci.
Ci schiantammo.
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L'IMMORTALE 11: L'ultima guerra
AksiNell'ultimo capitolo della saga, Elisa si ritroverà ad affrontare situazioni davvero pericolose. Ci saranno nuovi arrivi nel gruppo e un nemico difficile da sconfiggere. Elisa riuscirà a salvarsi anche questa volta?