CAP. 19-La coppia finale

14 2 0
                                    

CAPITOLO 19
La coppia finale

Nypol si mosse in un modo strano, poi disse: "Oh ciao Elisa, adesso ti dirò tutto quello che dovete fare".
"Si aspetta solo un attimo".
Presi il telefono ed iniziai a registrare, così avremmo potuto sentirlo meglio anche dopo.
"Bene, iniziamo. Se il mondo dovesse finire, insomma, se la specie umana dovesse estinguersi in tutti gli universi, potranno salvarsi solo due di voi, un maschio ed una femmina, saranno i nuovi Adamo ed Eva. Adesso ti spiego come avverrà il tutto.
Se arrivate al punto della fine certa, uno di voi dovrà dire che i castori non corrono sulle fragole e verrà immediatamente teletrasportato in una camera, dove ci sarà questa donna, Anna, lei poi ti spiegherà il resto" Disse Nypol scomparendo in una nuvola.
La gente attorno sembrava non essersi accorta di nulla.
Stoppai la registrazione.
Quindi se tutto fosse andato nel verso sbagliato, sarebbero stati due gli unici sopravvissuti.
Mi scese una lacrima.
Andai in un parco a riposarmi, mi sedetti su un altalena, sotto l'ombra di possenti pini.
Continuavo a sentire la registrazione.
Pensavo a chi sarebbe dovuto restare, non potevamo deciderlo, condannare a morte tutti per salvarne due.
Improvvisamente vidi qualcosa sfrecciare nel cielo.
Mi girai dietro per vedere dov'era arrivata. Era scomparsa.
Ma cos'era?
Decisi di lasciar perdere.
Andai nel mio appartamento e mi sedetti sul letto.
Provai a chiamare gli altri, anche se probabilmente erano tutti in giro.
Uno squillo, due, tre, quattro...
"Ehy Elisa, come mai chiami a quest'ora? Mi rispose Emanuele.
Comunque giusto per precisarlo, Emanuele viveva con Gustavo, a causa delle sue ferite, da solo sarebbe stato troppo difficile.
"Ho trovato Nypol, mi ha detto cosa fare e non credo che vi piacerà".
"Cosa ti ha detto?".
Sospirai. Stavo per rispondere ma qualcosa andò storto.
Improvvisamente tutto iniziò a tremare, era un terremoto!!!
Era fortissimo!!!
Caddi a terra.
Vedevo tutto muoversi.
Miracolosamente riuscii a nascondermi sotto il letto.
Non riuscivo a bloccarmi, venivo sbalzata da un punto ad un altro.
Mi stavo mantenendo alle gambe del letto.
Improvvisamente vidi delle crepe crearsi nel pavimento.
Una parte del pavimento addirittura si alzò.
Era finito, il terremoto era finito.
Uscii immediatamente dal palazzo.
Per fortuna ero al piano terra.
Ero scesa in strada.
Le persone urlavano.
C'era la polizia, alcuni avevano un cartello con su scritto "Evacuazione".
Anche se non era la mia lingua la parola era molto simile a quella inglese, quindi capii immediatamente il significato.
La gente urlava per le strade.
Qualcuno era ferito.
"Dovete calmarvi!! Questa è un evacuazione!!!" Disse un poliziotto in inglese fortunatamente.
Nessuno li calcolava.
Tra la folla vidi Pina e corsi da lei.
"Pina!!".
"Elisa!! Mi sono presa un colpo!!".
"Chiamiamo gli altri, credo sia il momento di riunirci".
"Si giusto" Disse Pina cercando il telefono nelle sue tasche.
Lo trovò.
Avviò la videochiamata.
"Signore dovete venire da questa parte, dobbiamo evacuare!" Ci urlò un poliziotto.
Ci mettemmo assieme alle altre persone. Tutti ammucchiati.
"Ma cosa sta succedendo?" Chiesi ad un napoletano.
Mi guardò perplesso.
Provai con un altro "Cosa succede?".
"AAAAA CARMEEEELAAAAA!!!" Disse piangendo.
Provai ancora con un altro "Mi scusi,mi sa dire se sa cosa sta accadendo?".
"È il Vesuvio, sta per eruttare..." Disse indicando il vulcano alle nostre spalle.
Rimasi sconvolta.
"G G Grazie".
Tornai da Pina, "Beh, se non ci uccideranno gli alieni lo farà il Vesuvio. Sta per eruttare".
"Cos Cosa!! Ma non ce ne va bene una!".
Qualcuno rispose alla chiamata "Pina!! Dove sei!?" Era Giuliana.
"Sono con Elisa in via... ma come si chiama questa zona...".
Mi guardai attorno, "Oh, questa è la Piazza del Plebiscito!".
"Siamo alla Piazza del Plebiscito!" Continuò Pina.
"Oh si mi ricordo, ci sono stata! Arrivo!" Disse Giuliana.

Passò qualche ora e finalmente eravamo riusciti a riunirci tutti.
La situazione sembrava essersi calmata, anche se la città era mezza distrutta.
Feci sentire l'audio di Nypol agli altri.
"E adesso cosa dovremmo fare?" Disse Tenda.
"Dobbiamo scegliere i due che si salveranno" Disse Gustavo.
Notai che dietro Nepisa c'erano Shrek e Fiona che si baciavano...
Cacciai un sorriso e anche una lacrimuccia.
"Vediamo... Allora iniziamo con le coppie certe: Antonio e Martina, Chandler ed Elisa, Giulia e Francesco e basta. Rimaniamo io, Tenda, Shrek, Giuliana, Emanuele, Pina, Nepisa, Sara e Fiona ". Continuò Gustavo.
"Io starò con Shrek" disse Fiona.
Tutti li guardammo con un sorriso, eravamo felici per loro.

Alla fine le coppie erano tutte al completo: Io e Chandler, Shrek e Fiona, Martina e Antonio, Giulia e Francesco, Emanuele e Nepisa, Pina e Tenda, Gustavo e Sara. Sara era stata sorteggiata,e opzioni erano o lei o Giuliana, che era rimasta senza maschio.
In fondo si sarebbero salvati comunque solo in due.
Adesso dovevamo fare un sorteggio per scoprire la coppia che sarebbe sopravvissuta.
Improvvisamente iniziai a sentire la mancanza di Greso e del Gabibbo.
Erano andati via troppo velocemente, erano partiti per un nuovo posto senza nemmeno il tempo di salutarci per bene, loro erano stati solo l'inizio di questa avventura, erano molto comici assieme.
Ci voleva un po' di comicità in quel momento, ma non arrivò.
Perché tutti avevano consegnato il proprio bigliettino con la coppia scritta sopra, Gustavo prese una scatoletta di tonno da terra e la riempì dei biglietti.
La agitò e pescò.
Aprì il biglietto e lesse.
Alzò il capo con aria triste, in fondo tutti speravamo di essere su quel biglietto.
"Martina e Antonio" Disse lui.
Vidi dei piccoli sorrisi sul loro volto, ma non dissero nulla, erano comunque tristi per noi.
"Manuè!!" Urlò Nepisa.
Mi girai immediatamente.
Emanuele era disteso a terra, sembrava privo di vita.
"NOOOOO" Urlammo in molti.
Mi avvicinai a lui, in ginocchio.
"E adesso che dobbiamo fare, come facciamo a salvarlo!!!" Urlò Sara.
Emanuele aprì lentamente gli occhi.
"Manuè tutt'apposto?" Gli chiese Shrek.
"S s si...".
"Ragà... vi voglio bene, siete stati la cosa migliore che mi sia mai capitata, grazie di tutto".
"Cos NOOO" Urlai.
Emanuele chiuse gli occhi.
Da quando Suor Marika l'aveva ferito la sua salute era andata sempre peggiorando, si notava già dal colore del suo pelo, era diventato grigio.
Mi appoggiai al suo corpo a piangere...

L'IMMORTALE 11: L'ultima guerraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora