CAPITOLO 17
Il tradimentoEravamo entrati in un bar.
Ci sedemmo a dei tavolini e ordinammo qualcosa.
Dovevamo riposarci un po'. Poi saremmo tornati al razzo parcheggiato accanto alla discarica dietro un certo Hotel commissionale.
Mi sedetti a tavolino con Chandler, Gustavo e Emanuele.
Ovviamente Emanuele, Shrek, Nepisa, i tantali e gli altri non umani, indossavano dei cappotti e cappelli per camuffarsi.
"Allora... che si dice?" Dissi rivolgendomi a Gustavo.
"Tra un'oretta possiamo anche tornare in viaggio. Credo che stiano arrivando".
Mi appoggiai sulla spalla di Chandler.
"Dai ragà forza che ce la facciamo pure stavolta. Li abbiamo già sconfitti na volta" Disse Emanuele provando ad incoraggiarci.
TATATATATATATTATATATATATATATTATA
Improvvisamente i vetri del bar furono distrutti da qualcosa che sembrava una mitragliatrice.
Ci mettemmo tutti sotto i tavolini.
Andavamo un po' strettini.
MA QUELLA ERA DAVVERO UNA MITRAGLIATRICE!!!
Un esercito entrò nel bar.
Quello che sembrava il capo disse: "Mhhhhh".
Aveva il volto familiare... O MIO DIO!!! QUELLO ERA STALIN!!!!!
Stava girando per i tavolini.
Si trovava vicino al tavolo di Giuliana, Guglielmo e Tenda quando lo fece cadere a terra. Li guardò uno ad uno, poi li lasciò perdere.
Fece la stessa cosa con tutti i tavolini, anche con il nostro.
"Mhhhh".
Immediatamente pensai a lui e al suo esercito contro gli alieni. Saremmo stati fortissimi assieme!!
Stava uscendo dal bar quando mi alzai in piedi e gridai: "Stalin!!!".
Lui si fermò sul posto, poi si girò lentamente verso di me.
"Elisa!!" Disse Chandler alzandosi verso di me.
"Ma che fai?!".
"Aspetta un attimo".
"Si?" Disse Stalin.
"Oh mi scusi. Non è che per caso vuole partecipare ad una guerra? Ci sono di mezzo gli alieni!! Pensi un po', su tutti i giornali ci sarete voi. Sarete l'eroe del mondo!!".
Mi guardava pensieroso.
"Alieni?".
Feci cenno di si con la testa.
"Mhhh... Affare fatto, quando partiamo?".
"Adesso! Preparatevi".
"Siamo già pronti!".
"Oh ok".
Mi girai verso gli altri.
"Abbiamo trovato l'esercito" Dissi con aria soddisfatta.
"E brava Elisa" Mi disse Gustavo.
"Adesso dobbiamo tornare al razzo".
"Ok... allora meglio che ci avviamo".Eravamo arrivati davanti al razzo.
Gustavo aprì le porte.
Facemmo entrare prima l'esercito, poi i tantali, poi salimmo noi.
Eravamo tantissimi, forse adesso ce l'avremmo fatta a sconfiggerli quegli alieni.
Partimmo per un nuovo universo.
Dopo un centinaio di capriole all'interno del razzo stavamo rallentando.
Eravamo su un altro pianeta, un nuovo universo.
Eravamo tutti davanti alle porte, in attesa che si aprissero.
Una volta aperte vedemmo che fuori era tutto in fiamme, c'era lava ovunque!!
Ma dove eravamo!!?
"Suor Marika!! Ma dove ci hai portati!!" Urlò Gabriele.
Stavamo affondando nella lava.
Ci girammo tutti verso Suor Marika.
Con lei c'era anche il Papa degli anni '50!!!
Eravamo rimasti a bocca aperta.
"Ma che hai fatto??!!" Chiese Nepisa spaventata.
"Avete rovinato la mia vita... Adesso la sto solamente rendendo felice" Disse lei.
Corse verso Nepisa, voleva buttarla giù nella lava.
"AAAAAAAH!!!!!" Urlò Nepisa.
"Ma cadi cretina!!!".
Tutti i tantali scattarono ad aiutare Nepisa.
Non sapevo cosa fare.
Guglielmo e Gabriele si avvicinarono a Nepisa per aiutarla.
Suor Marika fece roteare Nepisa, facendo così caderla su Guglielmo e Gabriele che caddero nella lava.
"NOOOOOOOO!!!!!!!!!!" Urlai.
"Marikaaa!!!" Continuai.
Mi guardò con aria di sfida.
Poi iniziò a correre verso di me.
Urlai e mi scansai.
Scappate!!!
L'esercito non sparava, e menomale, avrebbero potuto colpire qualcuno di noi.
Prese Beatrice per la maglietta e la lanciò fuori.
Guglio si fece avanti nel tentativo di salvarla, ma ovviamente era troppo tardi.
Adesso era davanti a Suor Marika, che lo spinse immediatamente fuori.
Stavo piangendo i fiumi, due figli andati via in due secondi.
"Francesco vieni!" Disse Suor Marika.
Noi ci girammo tutti verso Francesco, lui era molto perplesso.
"I denti calabresi?" Disse lui.
Poi ricordai che anche il Papa si chiamava Francesco.
Quando mi rigirai verso Suor Marika, il Papa era accanto a lei.
"Beh ragazzi, vi ricordate no che il Papa è un alieno?" Disse la suora.
Successivamente il Papa cacciò dei laser dai suoi occhi.
Ci abbassamo tutti sul pavimento.
Avevo l'ansia a mille.
Volevo salvare l'unico figlio che mi era rimasto.
"Noaah!!" Dissi precipitandomi su di lui.
Quando alzai lo sguardo vidi il Gabibbo cadere fuori dal razzo tirandosi con se Greso.
Stavamo morendo tutti.
Dovevamo trovare una soluzione.
Alcuni soldati erano morti con i laser del Papa.
Stalin era nascosto in un angolo.
Il razzo nel frattempo affondava sempre di più.
Suor Marika aveva appena preso Emanuele per il suo pelo e lo teneva appeso fuori dal razzo.
Lo stava facendo bruciare lentamente!!
Decisi di agire.
Ero alle sue spalle.
L'avrei spinta, ma sarebbe caduto anche Emanuele.
Dissi a Noah che avrebbe dovuto tirare con se Emanuele al momento giusto e io l'avrei spinta.
Eravamo pronti.
Gli feci cenno di prendere Emanuele.
Una volta che Suor Marika rimase a mani vuote iniziai a correre.
Il Papa avviò i suoi raggi laser, mancandomi sempre, era ancora un principiante, un adolescente.
Improvvisamente il razzo si spezzò in due e tutto il gruppo di Stalin, conpreso lui, cadde nella lava.
Arrivai da Suor Marika e la spinsi nella lava.
"AAAAAAAAH!!!!" Urlò lei.
Era già affondata.
Adesso toccava al Papa.
Lo presi per un braccio e lo tirai verso di me.
Poi mi spostai e lo spinsi giù.
Eravamo salvi.
Mi appoggiai a terra, esausta.
Avevo l'affanno.
Il razzo era affondato ancora di più.
La lava era arrivata alla base della porta, adesso stava iniziando ad entrare.
"Gustavo!! Chiudi le porte!!!" Urlò Shrek.
Le porte si chiusero, ma la lava continuò ad entrare.
"Dobbiamo andare in un altro universo, subito!" Urlò Giulia.
"E come facciamo senza Suor Marika?!" Continuò Nepisa.
Stava per finire tutto, tutto quello che avevamo fatto, tutti i nostri sforzi, non erano serviti a nulla...
"Un modo in realtà c'è" Disse il Dio Volo.
Nel frattempo ci eravamo messi tutti su un lato del razzo, l'altro era completamente ricoperto da lava.
"Io posso aprire un buco nero, ma diventerò polvere una volta fatto. Mi raccomando, sfruttate al meglio quest'occasione. Buona fortuna, vi auguro il meglio. Vincete questa guerra. Adesso vi manderò su un nuovo pianeta, un altro universo. Vi manderò sulla vostra vecchia Terra, pochi anni prima che saliste per la prima volta su un ufo. Una volta lì, dovrete trovare l'uomo Nypol, lo riconoscerete subito perché gira sempre con un cappello col suo nome scritto sopra. Lui è una specie di persona inanimata, che ho creato io pochi istanti fa.
Una volta che lo avrete trovato, ditegli che il pollo alla brace sa di pesce e lui capirà cosa dovete fare. Ah, lì è probabile che il Papa vi possa vedere, dato che vi manderò a Roma, quindi non fatevi vedere mai assieme e alloggiate in luoghi diversi. Adesso non posso dirvi altro, il tempo è poco.
Addio" Disse terminando con un sorriso.
Rimanemmo senza parole.
"Ma no..." Dissi quasi in un pianto.
Il Dio Volo si posizionò davanti alla lava, iniziò a fluttuare, alzò le braccia verso il cielo e chiuse gli occhi.
Iniziò a girare velocemente, girare girare girare.
Poi esplose in polvere.
Era stato orribile.
Succesivamente si aprì il buco nero, e venimmo risucchiati tutti.
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L'IMMORTALE 11: L'ultima guerra
ActionNell'ultimo capitolo della saga, Elisa si ritroverà ad affrontare situazioni davvero pericolose. Ci saranno nuovi arrivi nel gruppo e un nemico difficile da sconfiggere. Elisa riuscirà a salvarsi anche questa volta?