CAP. 22-La fine

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CAPITOLO 22
La fine

Quando riaprii gli occhi, ero seduta su una sedia, in una camera buia.
“Anna?” Dissi confusa.
Improvvisamente la luce si accese.
Di fronte a me non c'era nessuno, solo una parete bianca.
Mi alzai e mi guardai alle spalle.
Lì c'era un piccolo alieno su una sedia che aveva acceso la luce.
“Ciao Eli, io sono Gianni. Seguimi che ti porto da Anna”.
“Oh... ok”.

Aprì la porta accanto a lui e ci incamminammo in un lungo corridoio.
Stavo per chiudere la porta quando qualcuno la chiuse al posto mio.
Era un altro piccolo alieno che adesso camminava dietro di me.
“Ciao Eli, io sono Stefania”.
“Ciao Stefania...”.
Seguii Gianni fino alla fine del corridoio, c'era una porta e lui l'aprì.
Eravamo entrati in una grande stanza con al centro una specie di schermo su un mega tavolo.
Su di esso c'era un pulsante rosso protetto da della plastica.
“Annaaa!!” Urlava Gianni.
“Sarà andata a fare le sue solite diarree improvvise” Continuò Stefania.
“Ma non è nemmeno una persona vera!! Potrebbe trattenersi ogni tanto!” Si lamentò Gianni.
“Elisa, com'è che si chiamano i tuoi due amici da salvare?” Mi disse Stefania con calma.
“Martina Del Fiore e Antonio Nespola” Ci misi un po' a rispondere. Mi ero dimenticata il cognome di Antonio, poi mi ricordai che ce lo disse quando si presentò sull'astronave.
“Ok... beati loro no?” Disse lei.
“Già... ma voi siete alieni veri?” Chiesi.
“È certo” Disse Gianni.
“Siamo i cugini della tua amica Teresa, abbiamo lasciato la famiglia otto anni fa e il Dio Volo ci ha fatto lavorare qui. Questo è una specie di bunker per situazioni come questa” Mi disse Stefania.
“Mi devo solo pulire!!!” Disse una voce proveniente dalla porta alla nostra destra, doveva essere Anna.
“Vieni, siediti qui, facciamoci una partita a carte nel frattempo” Disse Gianni.
Lui e Stefania si erano seduti su un tavolino della loro misura e volevano che io mi sedessi a giocare con loro.
“Va bene...”.
Mi sedetti lentamente sulla sediolina in legno.
“Allora? A cosa dobbiamo giocare?”.
“Io propongo Scopa, a voi va bene?” Propose Gianni.
“Benissimo” Disse Stefania.
“Si ok... ma come si gioca?” Chiesi ai due.
Non fecero nemmeno in tempo a dire una parola che Anna aprì la porta.
“Allora? Dov'è Elisa?” Disse Anna.
Mi alzai di scatto.
“Eccomi”.
“Bene, adesso vieni qui e siediti su questo sgabello accanto a me”.
Mi accomodai sullo sgabello davanti al grande tavolo a schermo.
“Allora... emozionata?”.
“Beh diciamo...”.
Anna premette alcuni tasti sullo schermo e su di esso comparirono i miei amici nel razzo e Napoli.
“Bene, allora prima di fare ciò per cui sei qui devi dirti alcune cose.
Come vedi questi sono i tuoi amici, a breve salteranno in aria quindi dobbiamo sbrigarci.
Poi come vedi il Vesuvio non ha eruttato, qualcosa del piano degli alieni sarà andato storto.
La Terra è salva e voi vi siete solamente rovinati la vita.
Anche se probabilmente, sarà il vostro razzo a distruggerla. A causa del forte impatto, tutti i macchinari all'interno di esso, che sono molto più potenti di tutti gli altri esistenti, distruggeranno completamente la Terra con una serie di esplosioni. Mi dispiace”.
Non sapevo cosa dire, forse c'era stato un modo per cambiare tutto e non ce n'eravamo accorti.
“Adesso se vuoi ti lasciamo un po' sola, qui ci sono tutti i tuoi ricordi e le tue avventure” Mi disse indicandomi una cartella sullo schermo.
“Ok... grazie ”.
I tre uscirono per la porta che andava nel corridoio.
Premetti sulla cartella e si aprirono una serie di schede.
Ne aprii una a caso.
C'eravamo io e Noemi, a scuola. Avevo appena dato una testata al muro e mi stava aiutando. Mi ero completamente dimenticata di lei.
Poi ne aprii un'altra, c'eravamo io e Shrek, uno di fronte all'altro, nelle celle.
Stavo per passare alla prossima quando Anna spalancò con forza la porta.
“Dobbiamo farlo, adesso!! Il razzo sta per esplodere. Non credevo che sarebbe successo tutto così velocemente!!”.
“Oddio...”.
Gianni e Stefania erano accanto a lei.
Anna tolse la protezione in plastica dal pulsante.
“Quando vuoi, premi qui e tutto finirà. Però sappi che hai precisamente 4 minuti” Mi disse lei.
Notai sullo schermo la data di quel giorno.
Il mondo finiva il 29 Luglio 2024.
Io avevo completamente perso la cognizione del tempo, credevo fossimo ancora a Novembre.
Il tempo era passato così in fretta.
Poi pensai di fare una cosa.
“Anna... posso esprimere l'ultimo desiderio? Ci metterò tre minuti, promesso”.
“Certo”.
“Vorrei tornare sulla Terra con i miei amici, devo fare una cosa. Lasciami vicino ad un ospedale che abbia la cura per la predicción”.
“Non più di tre minuti, miraccomando”.
“Si”.
Improvvisamente mi ritrovai sulla Terra con tutti i miei amici.
“Ragazzi, non c'è tempo per spiegare! Seguitemi!!”.
Precisamente un minuto dopo un dottore aveva iniettato la cura a Francesco.
Due minuti dopo eravamo tutti fuori dall'ospedale.
“Grazie Elisa, mi mancherai”.
Ci salutammo tutti tra lacrime ed abbracci.
Poi io tornai da Anna e gli altri sul razzo.
“Sei pronta?” Mi chiese lei.
Stavo per premere il pulsante.
Non ci riuscivo, mancavano solo 30 secondi e Antonio e Martina sarebbero precipitati, dovevo sbrigarmi.
Alla fine, con una lacrima sul viso, mi decisi e premetti il pulsante con tutta la forza che avevo.
Tutto iniziò a vedersi male, alcuni colori si muovevano, era tutto robotizzato, anch'io!
Non riuscivo a muovermi.
Poi vidi solo nero.
Era tutto scuro, senza colori.
In effetti non ci avevo pensato.
Il Paradiso non esisteva più, perché il Dio Volo era morto.
L'inferno nemmeno, da quando avevo ucciso Ercules.
Quindi anche il Purgatorio era scomparso!
Non era rimasto niente nemmeno nell'aldilà.
Quella era l'oscurità eterna.
La mia fine.
Tra buio e silenzio.
Questa volta era davvero finita.

Fine seconda parte

FINE

L'IMMORTALE 11: L'ultima guerraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora