Lavinia's pov
Il lunedì.
Il lunedì è un giorno traumatico,rappresenta l'inizio di una settimana in cui le giornate sembrano scorrere sempre allo stesso modo.
Il lunedì rappresenta gli inizi,
quelli da non ricordare,
quelli da dimenticare.
L'ennesimo lunedì autunnale,
novembre è ormai alle porte,
le foglie son quasi tutte cadute dagli alberi,
ed io seduta sul mio letto rileggo per l'ennesima volta la storia di Amore e Psiche tratta dall'opera di Apuleio:Le metamorfosi.
La loro è una storia struggente,
un 'amore vissuto al buio,
nel senso letterale della parola perché i primi incontri di Amore e Psiche avvenivano di notte,la fanciulla non avrebbe mai dovuto scoprire il volto del suo amante.
Quanto desidero poter vivere un'amore come il loro,
un'amore che termini con un lieto fine,
un 'amore passionale,carnale ma allo stesso tempo caldo e dolce.
So molto bene che ciò non avverrà perché sarò costretta a sposare un uomo che non amo,
in quanto è il prescelto,
in quanto io,perché donna,non ho diritto alla scelta e mi troverò,ben presto,essendo in età da marito,intrappolata in un matrimonio infelice.
Cosa non si fa per la propria famiglia?
Pur di onorare la mia famiglia,
la famiglia De' Pazzi,sarò costretta ad essere infelice per l'eternità.
Siamo una famiglia nobile,famosi per essere una delle famiglie più antiche e temute di Firenze,una famiglia di banchieri che hanno potuto godere del consulto del papa.
L'unica cosa che mi rincuora in questo giorno così freddo e triste è la vicinanza dei miei fratelli,Francesco e Guglielmo,loro sono stati la mia unica ancora di salvezza quando nostro padre purtroppo ci ha lasciato:vivere con zio Jacopo non è così eclatante!
Sento bussare alla mia porta,così sistemo la mia veste,abbandono il libro semiaperto sul letto e mi appresto ad aprirla.Sono i miei fratelli,gioiosi ad accogliermi con un dolce e caldo abbraccio.
Francesco:"buongiorno Sorella,non vi vedo di buon umore oggi,eppure è strano sapete?voi mi ricordate il Sole,lucente e caldo come una giornata di piena estate!"
Guglielmo:"vedo sorella,cosa vi turba?"
Io:"Fratelli,a turbarmi sono i pensieri,che puntualmente ogni inizio settimana sembrano farsi spazio in me!
Ciò che mi tormenta ha a che fare con il matrimonio,è innegabile che io sia pronta per diventare moglie eppure ho paura,paura di vivere una vita infelice."
Guglielmo e Francesco complici,si scambiarono un'occhiata fugace e nello stesso momento li sentii avvicinarsi e pizzicarmi giocosamente le guance per poi dar vita ad un lungo abbraccio tra fratelli,nostra tradizione,nata per consolarci quando le cose sembrano andare a rotoli.
Francesco:"Sorella siete una donna amorevole ed intelligente,chiunque vorrebbe sposarvi,ed il privilegiato sarà scelto da noi,vi promettiamo che non sarete infelice.Vero Guglielmo?
Guglielmo:"solo il meglio per voi!"
Io:"Se non avessi voi,
avrei toccato il fondo così tante volte senza neppur accorgermene!Vi amo fratelli miei!"
"Vi andrebbe di fare una passeggiata al centro,vorrei tanto perdermi a guardare la cupola del Brunelleschi adornata dai raggi del sole!"
I due acconsentirono,così uscimmo di casa tutti assieme,cercando di dar senso all'ennesimo lunedì!
Passeggiare per Firenze in un giorno di sole è un privilegio che solo pochi posso provare,
l'atmosfera che si respira è magica!è in semplici ma magnifici momenti come questi che sono fiera di essere una Fiorentina.
Vedo i miei fratelli fermarsi per un'istante a parlare con due uomini,più o meno della loro età,ben vestiti,eleganti e soprattutto colti si nota dai gesti persuasivi dei loro corpi!Cosi curiosa decido di avvicinarmi.
Io:"Fratelli,eccomi,scusate se vi ho fatto attendere,sapete quanto ami quel capolavoro!"dissi sorridendo ed indicando con il dito la cupola del Brunelleschi,in confronto alla quale sembrò una piccola figura costretta a scomparire dinanzi a quella maestosità!
Francesco:"Figurati sorella,vi presento amici di vecchia data:Lorenzo e Giuliano De Medici"disse indicando prima il biondo e poi il ragazzo al suo fianco con due occhi immensamente profondi.
Lorenzo:"Madonna,come siete cresciuta!
Non vi ricorderete di me,ma ero un caro amico di vostro fratello,amavamo giocare insieme!La prima volta che vi ho visto eravate ancora in fasce!"disse ammirandoti con quegli occhi che poco tempo fa ero lì a contemplare per la loro magnificenza
Giuliano:"Madonna,io sono suo fratello:Giuliano,
vi ricordo anche io in fasce,per lo stesso motivo poco fa esposto,ma noto,con mio piacere,che ora siete una donna bellissima"disse contemplandomi con i suoi occhi color azzurro.
Giuliano era un bellissimo ragazzo,biondo con gli occhi azzurri ma niente a confronto di Lorenzo,i capelli gli ricadevano soavi sul volto!Era l'opposto del fratello:moro, riccio e con gli occhi color meraviglia.Il suo sguardo mi era rimasto intrappolato addosso e quasi mi sentivo in soggezione a rivolgergli la parola.
Io:"Perdonatemi Messeri,non ricordo di voi ma ne ho sentito molto parlare dai miei fratelli" dissi ammirando di lato il profilo di Lorenzo
Lorenzo's pov
Camminare sotto un sole così cocente non è proprio il massimo,
considerando che è novembre,gli alberi sono spogli e il clima non è più quello estivo e che perlopiù è lunedì e voglia di essere dedito al mio lavoro non vacilla in me.
Giuliano mi ha costretto a fare una passeggiata perché afferma che in questi giorni sono stato al lavoro più del dovuto,afferma che per governare Firenze,alla morte di nostro padre,ho bisogno di alternare fasi di studio a fasi di svago.
E quindi eccoci!Firenze oggi è più bella del solito,maestosa e infinitamente soave.
Camminiamo fin quando non vediamo apparire due figure a noi conosciute!non riesco a mettere bene a fuoco i due volti perché sono ancora troppo lontani, È solo quando Giuliano chiama Guglielmo che riconosco i soggetti.Sono Guglielmo e Francesco,quante ne abbiamo combinate in giovane età,siamo sempre stati insuperabili tutte e quattro!
Giuliano:"Guglielmo,Francesco,da quanto tempo!Come state?"
Francesco:"bene,grazie e voi?"disse affiancandomi,dandomi una pacca amichevole sulla spalla
Io:"Amici bene,sono periodi duri per la bella Firenze,ma si studia in procinto del rinnovo del suo splendore!"enuncia ricambiando il saluto
Mentre parlavamo girai lo sguardo per un'attimo e mi ritrovai a scorgere una ragazza dai lunghi capelli ricci,girata di spalle a mirare incarnata la cupola del Brunelleschi,la sua bellezza era in armonia con la costruzione:sembravano un tutt'uno.Per non sembrare indiscreto deciso di volgere lo sguardo e continuare la conversazione.
È solo quando vidi quella donna camminare con passo sicuro verso di noi che capii che probabilmente lei era Lavinia,
la piccola Lavinia,che piccola non era più poi così tanto,
Lavinia,l'unica donna di casa De' Pazzi,
la piccola e amorevole Lavinia,
la sorella di Francesco,di cui era follemente geloso.
Ricordo che un giorno osai abbracciarla,avremmo avuto all'incirca rispettivamente,3 e 5 anni e lui come un fulmine venne a separarci.
Che ricordi! Al solo pensiero mi sorge un dolce e nostalgico sorriso
Lavinia si avvicinò ai fratelli scusandosi per essersi persa a mirare la cupola che con un cenno di mano indicó e poi ci salutò.
I suoi occhi scorsero i miei,
I nostri occhi si incontrarono timidamente per la prima volta dal nostro primo incontro,quanto eravamo poco più che due neonati.
Era così bella,
emanava bellezza e purezza,
un bianco fiore candido,
una rosa appena sbocciata,
fresca di campo.
Ah piccola Lavinia,
quanto sei diventata bella!
Mio fratello Giuliano,sembró provarci e lei timida contornó le sue guance di un lieve rossore ed ignoró i suoi commenti.
Poi decidi di azzardare e proposi:
"Amici,Madonna,vi va di aggiungervi a noi?Ci rechiamo al nostro palazzo,mia madre sarebbe contenta di rivedervi!"
Giuliano:"ottima idea fratello,voi che ne dite?"
Guglielmo e Francesco annuirono entusiasti mentre Lavinia si liquidó con un semplice e tenero sorriso.
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Amandoti||Lorenzo De Medici||
Storie d'amoreEssere donna nella Firenze del 500 non era di certo una cosa facile,sottostare al volere degli uomini di casa,ai loro voleri e a ciò che loro avevano predisposto per te era un'enorme responsabilità...Responsabilità che Lavinia De' Pazzi conosceva m...