Lorenzo's pov
<<Caro diario,
è passato all'incirca un mese dal ricevimento in onore di mio padre,
è passato già un mese da quando ho scoperto la relazione segreta che univa mia sorella Bianca e Guglielmo ,
è circa un mese che ella mi prega di farli unire il matrimonio, di aiutarli a lottare per quel forte amore per cui da tempo combattono eppure io non saprei davvero come poterla aiutare.
non mi sono mai innamorato davvero ,
ho sempre preferito le relazioni brevi: quelle in cui ti godi l'attimo, quelle in cui godi delle calde emozioni senza pensare all'enorme conseguenze che susseguono ogni singola azione.
In realtà, io ho voglia di innamorarmi, di mettere su famiglia ,
ho voglia di amare ed essere amato, fortemente, senza limiti .
Ho voglia di compiere follie amorose ma non ho ancora trovato una donna che mi susciti mille emozioni in un solo momento.
In realtà, una donna ci sarebbe ma, per vari motivi, non posso legarmi a lei né sedurla o corteggiarla ,
il problema non siamo noi ,
il problema non è lei ,
il problema non sono io bensì la rivalità che da sempre caratterizza le nostre famiglie ,
una rivalità che, mio malgrado, non scomparirà mai .
Hai capito di chi parlo mio fedele amico e compagno di viaggio?
Parlo di Lavinia.
La bellissima e dolce Lavinia,
una donna forte quanto fragile,
un piccolo uragano di emozioni che si è fatta spazio nel mio cuore qualche mese fa dopo il nostro incontro in piazza.
Adesso però lei è lontana da me e questa lontananza l'ho creata io accusandola , ingiustamente, di essere complice di quella relazione illegittima che da tempo univa i nostri fratelli.
Non so in realtà perché gli ho chiesto di starmi lontano,
perchè adesso, dopo averci riflettuto a lungo e dopo aver recuperato lucidità, mi sono reso conto che mi manca,
tutto di lei mi manca:
la sua compagnia,
i suoi sorrisi,
la sua presenza,
il suo volto contornato dei suoi lunghi ricci.
mi manca,
ma sono troppo orgoglioso per ammetterlo sia a me che a lei.
A volte è mio fratello Giuliano a riferirmi di lei ed io vorrei tanto correre verso casa sua e chiederle scusa per riaverla nella mia vita ma questa intenzione va eliminandosi dalla mia mente quando realizzo che questa lontananza possa permettermi di dimenticarla,
essa può permettermi di non soffrire e soprattutto di non arrecare a lei dolore.
Non so se reprimere i miei sentimenti sia giusto o meno,
so solo che con lei riesco a provare mille emozioni che si intrecciano tra loro allo stesso momento,
quell'emozioni di cui poco prima ti parlavo,
ció accade Ogni volta in cui ci avviciniamo o quando i nostri corpi si sfiorano seguiti dalle nostre mani.
Non so se lei provi lo stesso per me ma in ogni caso dovremmo accontentarci di godere di quel poco che ci resta:
della semplice compagnia, magari affiancati dai nostri corrispettivi consorti,perché la società e le nostre famiglie ci invocano a reprimere i nostri sentimenti.
" amare è lasciare libera l'altra persona" mi ripeteva sempre mia nonna da piccolo,
ed io prenderò alla lettera questo suo consiglio,
lasceró libera Lavinia e prima o poi chiederò lei scusa e le lascerò scegliere se godere ancora della mia compagnia o meno.>>
Abbandonai così la penna sullo scrittoio e con le mani tra i capelli mi scostai da quest'ultimo tirando la sedia indietro, questa situazione mi rattristava in quanto avevo un pensiero costante di lei,
nel frattempo decisi di strappare le pagine del diario che avevo appena scritto, le accartocciai e successivamente pentendomene decisi di non gettarle: le riposi nel diario che poi nascosi tra gli altri manuali libreria.
Mi apprestai così a spegnere la luce che tenevo accesa ogni volta che decidevo di scrivere di notte,
Chiusi così le porte del mio studio e con esso le parole e la solitudine di quella sera.Lasciate un commento e fatemi sapere cosa ne pensate
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Amandoti||Lorenzo De Medici||
RomanceEssere donna nella Firenze del 500 non era di certo una cosa facile,sottostare al volere degli uomini di casa,ai loro voleri e a ciò che loro avevano predisposto per te era un'enorme responsabilità...Responsabilità che Lavinia De' Pazzi conosceva m...