Lavinia's pov
"Desiderarsi e non potersi avere,
è forse questa la pena da pagare?
Desiderarsi così forte da star male,
a tal punto da non possedere forza per andare avanti.
Può definirsi cosa giusta?
Perchè tacere dinanzi a tanto amore,
perché reprimere un sentimento così forte che sembra voler uscir fuori dal mio petto.
Come siamo finiti ad allontanarci in modo così brusco?
Siamo stati,forse,colpiti dall'orgoglio?
Sai,l'orgoglio in amore è un limite quindi ti andrebbe di varcare quei confini facendoci trasportare dalla dolce melodia dell'amore?
Ci stai?
Rischieresti tutto per me?
Io lo farei per te."
Mentre trascrivevo tali pensieri sul mio caro diario avvertii una forte fitta al petto accompagnata da un senso di vuoto e delle lacrime che rigarono il mio viso,
così mi abbandonai al mio dolore distendendomi sul letto dietro di me intenzionata a spegnere i miei sentimenti mediante l'unica soluzione efficiente:una lunga dormita.
Non avrei mai potuto avere l'uomo che amavo perché egli era acerrimo nemico della mia famiglia ,inoltre,ben presto,sarebbe diventato diretto erede della sua famiglia e mai mio zio mi avrebbe permesso di stare con lui,con il mio caro Lorenzo.
Mi avrebbe mai amata?
I miei sentimenti sarebbero mai stati ricambiati?
Il mio cuore avrebbe mai trovato una cura a tanto dolore?
Poco dopo chiusi gli occhi abbandonandomi alla morbidezza del mio cuscino che caldo mi accoglieva.
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Amandoti||Lorenzo De Medici||
RomanceEssere donna nella Firenze del 500 non era di certo una cosa facile,sottostare al volere degli uomini di casa,ai loro voleri e a ciò che loro avevano predisposto per te era un'enorme responsabilità...Responsabilità che Lavinia De' Pazzi conosceva m...
