Tua per sempre. [pt.2]

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Lorenzo's pov
E' stato difficile scegliere la modalita' con cui far recapitare quella lettera,cosi' importante per me a Lavinia,ho combattuto a lungo con me stesso costringendomi a dargliela di persona ma non ci sono riuscito.Forse questo mi fa apparire un vigliacco ma in realta' sono un uomo innamorato che non saprebbe accettare di non essere amato allo stesso modo in cui ama.Quindi,dopo aver riflettuto tutta la notte ho deciso di far arrivare la lettera a Lavinia mediante un uomo al mio servizio.L'attesa di una risposta mi ha logorato,non riuscivo ad attendere e nel frattempo mi sono consolato con un calice di vino che bevvi comodamente seduto su una sedia della sala da pranzo del mio palazzo ammirando la veduta dalla mia finestra,che affacciava su Firenze.
Lavinia's pov
Mi trovavo seduta sul mio letto mentre leggevo un libro che mi era stato regalato dai miei fratelli, i quali conoscendo il mio amore per la lettura cercavano sempre di rendermi felice regalandomi qualche nuovo scritto,quando ad un certo punto sentii la porta del piano sottostante a quello in cui mi trovavo aprirsi, cosi',mossa dalla curiosità mi precipitai alle scale per vedere chi fosse:vidi una mia servitrice parlare con un uomo che perveniva direttamente da Palazzo Medici,portava in mano una lettera che consegno' alla donna.
Cosi' assicurandomi che il palazzo fosse vuoto,scesi le scali e mi avvicinai alla donna chiedendole di passarmi la busta contenente la lettera.
La donna me la passo',ed io mossa nuovamente da un forte desiderio di sapere,mi recai al piano di sotto dove sgattaiolai all' interno della mia stanza, mi chiusi in fretta e furia la porta alle spalle, mi poggiai sul letto mettendomi comoda e controllai a chi fosse indirizzata quella lettera che conteneva sul fronte il sigillo di Lorenzo,e girandola tra le mie mani varie volte per accettarmi fosse vero, notai che la destinataria ero proprio io.
Cio' mi scosse, perche' Lorenzo mi aveva inviato una lettera se non ci parlavamo da mesi ormai?
Perche' egli voleva parlare con me dopo avermi allontanata poco prima dalla sua vita?
Inizialmente pensai che avesse sbagliato ad inserire il nome del destinatario, pensai che fosse stato commesso un errore ma poi decisi di aprirla e di visionare il contenuto misterioso dell' omonima lettera.
Le mani iniziarono a tremarmi quando lessi il contenuto di quei fogli e le lacrime iniziarono a rigarmi il viso:Lorenzo era innamorato di me ed io lo ero di lui dal primo momento in cui i nostri occhi si incrociarono in quella piazza fiorentina che faceva da sfondo al nostro colpo di fulmine.
Ma adesso come gli avrei detto che anche io ricambiavo i suoi sentimenti ma che non saremmo potuti stare insieme?Come avrei fatto?Da quando zio Jacopo ha scoperto la relazione di Bianca e mio fratello Guglielmo ha giurato di non voler sentir parlare piu' di un solo medici, la sua reazione e' stata esagerata:ha deciso di allontanare Guglielmo ,per un periodo di tempo, da casa mandandolo a svolgere affari lavorativi per la nostra banca a Milano, in realta' penso sia stata una scusa, vorrebbe solo che mio fratello,mediante la momentanea lontananza dimentichi Bianca ma cio' non accadra'.
Quanto a me e mio fratello Francesco ci ha scongiurati di non vedere piu' nessun Medici, di estraniarci dal loro mondo e di restare il piu' possibile barricati in casa per evitare che il paese continui a malparlare di noi.Oggi,dopo che sono passati alcuni mesi,Guglielmo e' ancora fuori ed io e Francesco siamo ancora ''rinchiusi ed intrappolati'' in una vita monotona che non ci appartiene.
Come potrebbe permettermi di frequentare Lorenzo in modo cosi' intimo, come potrebbe permettermi di amarlo e di sposarlo per passare tutta la vita con lui?
Le lacrime non riuscivano a fermarsi ma non avevo perso la mia lucidita' cosi mi recai al mio scrittoio che si trovava difronte al letto, aprii il cassetto sottostante ad esso ed estrapolai un foglio e dell' inchiostro,così mi sedetti ed iniziai ad aprire il mio cuore a quel foglio bianco che altro non aspettava che essere sporcato:
''Mio caro Lorenzo,
mi sono innamorata di te nel preciso istante in cui i nostri occhi si sono incrociati quel giorno in piazza,
e' come se le nostre anime si conoscessero da sempre, ho sempre sentito una forte sinergia scorrere tra noi ad ogni minima vicinanza o ad un semplice e breve tocco.
Hai portato una ventata di aria fresca in questa vita monotona che mi ritrovo a vivere,
questi mesi di lontananza hanno logorato la mia anima oltre che la mia persona,
col passare dei giorni ho sperato in tue notizie ma non mi aspettavo che mi avresti dichiarato i tuoi sentimenti che poi coincidono perfettamente con i miei.
Purtroppo i nostri sentimenti rimarranno sempre lì nelle nostre anime,custoditi gelosamente dai nostri cuori.
Ma per noi,mio caro Lorenzo,non può esserci un lieto fine,non potremmo mai viverci alla luce del sole.
Apparteniamo a due mondi troppo differenti:tu,sei il futuro padrone di Firenze,guiderai la città che tanto ami portando in alto il nome della tua famiglia mentre io sono la nipote del tuo acerrimo nemico,mio zio non solo si opporrà alla tua gloria ma non mi permetterà mai di stare con te,soprattutto dopo ciò che è avvenuto tra Bianca e Guglielmo.
Per quanto possa dispiacerci,
la verità è questa,
ognuno per la sua strada,
come da qualche mese facciamo già.
Ricordi il mito di Apollo e Dafne?
Lui era follemente innamorato della bellissima ninfa e la rincorreva per mari e monti per potersi beare del suo amore,ma lei però,anche per motivi religiosi:aveva fatto un giramento,non si sarebbe sposata mai,e pur di sfuggire a quell'uomo e restare fedele alla sua promessa,si fece trasformare in una pianta di alloro che poi Apollo si fece consacrare.
Una semplice cosa mi distingue da Dafne,io non voglio fuggire da te ma,proprio come lei,voglio rimanere fedele alla promessa fatta a mio zio:sposerò chi lui mi proporrà di sposare,per il bene della famiglia stando lontana una volta e per sempre dai Medici.
In te rivedo molto di Apollo sai?
Riconosco la sua stessa determinazione,
sono sicura che non sarà questa lettera a far soffocare i tuoi sentimenti,
ma promettimi,che almeno,ci proverai.
In nome di quel sentimento mai vissuto,
in nome di quei due ragazzi ancora eternamente bambini,
con gli occhi pieni di sogni e il cuore pulsante al massimo.
Nel nostro nome,
ti chiedo di dimenticarti di me,
te lo chiedo per far sì che tu non soffra.
Cosi' chiusi la lettera, marchiandola con il mio sigillo personale, ed aggiunsi per renderla piu' personale un goccio del mio profumo sulla carta,in modo da lascairgli un ricordo di me.
Tua,seppur non ufficialmente,Lavinia."
Ancora lacrimante,scesi al piano sottostante e diedi quella lettera ad uno dei miei funzionari, incitandolo a recarsi subito a palazzo Medici, lo pregai dicendogli di non proferire parola con nessuno su quella lettera.Mentre egli si allontnava con la carozza, io rimasi li' sull' uscio della porta ad immaginare il volto distrutto di Lorenzo alla lettura di quella lettera carica di sentimenti e dolore.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 06 ⏰

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Amandoti||Lorenzo De Medici||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora