Lavinia's pov
Non potevo fare altro che pensare alla proposta di pace di Lorenzo,donarci Sandro per realizzare un dipinto con me come soggetto.
Amo il modo di dipingere di Botticelli,uno degli artisti,a mio parere,più abile e bravo del momento.L'idea mi entusiasmava e non poco,d'altronde sono una donna dotata di vanità ed essere immortalata per l'eternità è un 'idea che mi rende felice e grata al giovane pittore
Sono sicura però che zio Jacopo non accetterà,in realtà lui non ascolta alcuna proposta che non sia sua,segue solo le sue idee e tiene conto solo dei suoi pensieri senza badare al giudizio altrui.Ho deciso che peró proverò lo stesso a parlargli,tentar non nuoce!
Così scesa dalla carrozza,che gentilmente,si fermò proprio dinanzi la porta principale del mio palazzo,scesi accompagnata dalla mia fedele servitrice che mi aiutò ad entrare.
-Buonasera a tutti signori-esclamai quando vidi i miei fratelli e mio zio, nella stanza che seguiva l'entrata principale ,discutere tra loro di affari
-buonasera Lavinia,dove sei stata?-esclamó il maggiore dei miei fratelli:Francesco
-alla bottega di Botticelli Francesco-risposi,togliendo il soprabito e permettendo ai nostri domestici di congedarsi
-alla bottega di Botticelli?e a fare cosa sorella?-rispose incuriosito Guglielmo
-in realtà non c'è un vero e proprio motivo,passeggiando sono stata attratta da un piccolo locale con le pareti esterne cerulee e attratta da quel piccolo ma piacevole posto mi sono addentrata in una sorta di mostra artistica.In confronto a quelle opere d'arte mi sono sentita piccolissima-spiegai agli uomini di casa mia con aria sognante
-zio,a tal proposito,avrei bisogno di porvi una domanda e riportarvi un messaggio-dissi rivolgendomi allo zio
-Dimmi Lavinia-rispose con i suoi soliti modi burberi
-Lorenzo,incontrato casualmente alla bottega del Botticelli,vi propone una proposta di pace:Botticelli ai nostri servigi per la realizzazione di un quadro che ritragga me come soggetto principale.Il costo del quadro unito al lavoro del maestro sarebbero finanziati da egli stesso-dissi aggiustandomi l'abito
-sapete Sandro dice che vorrebbe ritrarmi in un suo dipinto per rendermi immortale,afferma inoltre che la mia bellezza non può essere reclusa-continuai sorridendo
-Davvero vorresti che accettassi questa proposta del giovane Medici?-mi rispose mio zio
-certo zio,ci terrei tanto,ammiro molto Sandro ed amo il suo modo di fare arte e poi trovo che sia brutto rifiutare un regalo così bello-gli risposi
-Il giovane medici non sa più come adularti Lavinia,e tu nemmeno te ne rendi conto perché troppo attratta da lui e da quegli occhi azzurri-mi disse alzando di poco il tono della voce
-Ma zio,cosa dite?io non sono attratta da nessuno,reputo solo la sua una magnifica idea,ciò potrebbe portare pace tra le nostre famiglie,non credete?-gli risposi imitando il suo gesto
-Va bene Lavinia,ti permetteró di farti ritrarre,ho cose più importanti a cui pensare invece di stare dietro a tali stupidaggini-disse lo zio acconsentendo la mia proposta.
-Sai Lavinia,sei così bella e più diventi adulta e più ricordi nostra madre da giovane,sei un bellissimo fiore-mi disse Guglielmo baciandomi la fronte seguito da Francesco che lo imitó,i due prima di liquidarsi e seguire mio zio nel suo studio affermarono:
-Sta attenta a Lorenzo,Lavinia-inizió Guglielmo
-non è l'uomo che noi crediamo sia, o meglio che Firenze crede sia:un uomo sapiente,bello ed eloquente adorato da tutti,
sai ama così tanto le passioni terrene a tal punto da cambiare una donna ogni notte.-Concluse Francesco.
Io ,invece,non mi curai molto delle parole dei miei fratelli e rimasi lì,con occhi sognanti e impaziente di essere ritratta dal pennello di Botticelli,ero entusiasta di essere in una sua tela.
Così decisi di scrivere una lettera a Lorenzo per comunicargli che zio Jacopo aveva acconsentito la sua proposta.Presi un foglio e mi aiutai appoggiandomi al tavolo della sala da pranzo,intinsi la penna nell'inchiostro e trascrissi la bella notizia.Subito dopo inviai un mio servitore a palazzo Medici.
La risposta non tardò ad arrivare,Lorenzo nella lettera riportava testuali parole:
"Madonna Lavinia,sono contento che vostro zio abbia accettato la mia proposta e lo sono ancor di più per voi,finalmente la vostra bellezza avrà giustizia e i posteri avranno modo di conoscere un fiore bello come voi."
Lessi quella lettera con un sorriso luminoso sul volto,e la riposi sul mio petto,stringendola con ambe le braccia,poi la portai al naso e potei sentire il suo buon profumo impresso su quella carta.Avevo deciso che quella lettera sarebbe stata riposta nel mio cassetto!
Poco dopo decisi di recarmi a letto perché l'indomani Sandro sarebbe arrivato molto presto al palazzo per poter iniziare il nostro progetto.
Il giorno seguente mi alzai all'alba e ancora addormentata mi recai alla mia specchiera e decisi di prepararmi di persona al grande evento,raccolsi i miei folti capelli ricci con una treccia laterale e li fissai con uno spillone in oro contornato da piccole pietre cerulee.Passai poi al trucco,optai per la semplicità assoluta:utilizzai infatti solo delle polveri mischiate tra loro per dare maggior colorito al mio viso accostando un leggero rossetto alle mie labbra,e alla fine mi recai all'armadio da cui trassi un abito rosso con dettagli dorati che risaltava il mio incarnato rosato ed abbracciava molto armoniosamente le mie curve.Dopo circa un'oretta mi recai al piano inferiore dove trovai già Sandro intento a sistemare l'occorrente per dipingere,in particolare stava versando i colori in piccoli recipienti,quando mi vide mi venne incontro e baciandomi la mano disse:
-Madonna,è un piacere rivedervi!-
-Piacere tutto mio Sandro,grazie per questa bellissima opportunità-dissi avanzando verso la tela ancora bianca
-Iniziamo subito?-gli dissi impaziente
-Tra qualche minuto,aspetto una persona che dovrà posare con voi-disse sorridendomi
I miei pensieri vagarono subito sulle parole appena sentite,con me ci sarebbe stato qualcun altro?chi mai poteva essere,ma i patti non erano altri?L'unico soggetto sarei dovuta essere io,non parlo per vanità o per protagonismo provo solo paura per ciò che le persone potrebbero pensare.
Poco dopo vidi entrare Lorenzo dalla porta del mio palazzo accompagnato da Giuliano:
-Eccoci arrivati,siamo pronti?-esclamó Giuliano baciandomi la mano e facendo vagare gli occhi nella stanza dai colori foschi e cupi
-buongiorno Madonna,siete bellissima,il rosso vi dona,è in tono con il leggero rossore che vi contorna le guance-mi disse Lorenzo sostenendo il mio sguardo
-buongiorno a voi Lorenzo,non pensavo avreste notato un così piccolo e futile dettaglio-dissi incrementando la conversazione
-sapete non mi limito mai al superficiale,mi piacciono le persone profonde,con una storia da raccontare e voi emanate una tale purezza che rende la vostra anima e i vostri piccoli dettagli visibili anche allo più stolto tra gli uomini-disse baciandomi la mano e soffermandosi un po' più del dovuto con le labbra sulla mia mano
-Allora iniziamo-continuó Sandro interrompendo quel momento in cui il tempo sembró fermarsi
-iniziamo-rispondemmo all'unisono io e Lorenzo
Avevo ben presto capito che il secondo soggetto del quadro sarebbe stato lui,
avevo ben presto capito che le nostre anime sarebbero state impresse in quel quadro per sempre,
avevo ben presto capito che lui non era come gli altri,aveva tanto da raccontare e forse un giorno lo avremmo fatto senza neppure parlare nei nostri silenzi più profondi.
Sandro disse noi di adagiarci ai due lati opposti del tavolo,e di adagiarsi su uno dei due fianchi:la mia testa avrebbe dovuto toccare il suo addome e le sue mani avrebbero dovuto stringere il mio corpo.I nostri corpi dovevano risultare una sola essenza come le nostre anime.Avremmo dovuto rappresentare due amanti:folli di amore e pronti a sfidare qualcun che per poter vivere a pieno la propria storia d'amore.
In realtà non ero per nulla pronta ad adagiarmi di fianco a Lorenzo,quando stavo vicino a lui sembrava di scottarmi,il che era una sensazione strana ma contemporaneamente appagante,era un qualcosa di nuovo che si faceva spazio in me.
Quando la mano di Lorenzo si adagiò sul mio corpo sembrò quasi accarezzarlo e apprenderne appieno ogni singola curva,il suo fu un tocco caldo e delicato e nonostante la mia breve esitazione a replicare la scena,il contatto con Lorenzo sembrò essere un qualcosa di molto naturale! Così dopo esserci messi in posa, ascoltammo le altre indicazioni che il maestro aveva da darci.
-Fermi,siete bellissimi sapete?-disse Sandro riferendosi a noi
-Come darti torto Sandro,manca solo una cosa!-continuo Giuliano che nel frattempo era rimasto ad aiutare Sandro diventando suo assistente
-Cosa?-lo incitó a parlare Sandro
-manca intimità tra loro Sandro,la bellezza di uno sguardo soffocato,manca l'anima che parla attraverso gli occhi,manca l'esposizione della passione,ciò che manca è il filo conduttore della scena:l'amore-spiegó Giuliano
-Vi prego provate a dar vita ad una scena che alludi all'amore,quello forte,quello che va vissuto contro ogni tentennamento,quello che trascina il pubblico verso della sana e buona invidia.-continuó Sandro
All'udire quelle parole io e Lorenzo ci voltammo nello stesso momento e i nostri sguardi si incatenarono l'un nell'altro,in quel momento mi sembrò di poter comunicare attraverso il silenzio,non eravamo noi a parlare bensì i nostri sguardi che esprimevano forte attrazione mista a curiosità,volta a scoprire le nostre veritiere personalità nascoste dietro le maschere della società.
-perfetti così,fermi,guarda oltre il suo corpo Lorenzo-disse riprendendolo Sandro
-deve essere un connubio di amore carnale e spirituale,l'arte è espressione di Dio,voi lo siete-continuó
Così Lorenzo,trattenendo un sorriso,spostó il suo sguardo dal mio corpo ai miei occhi e spontaneamente provocó un sorriso anche a me.Così continuammo a posare per altre tre ore!
La mattinata passó in fretta,Sandro aveva iniziato ad abbozzare la tela ma nei giorni seguente ci saremmo dovuti rivedere al palazzo per ultimarla.
-A domani Madonna-disse Sandro portando dietro i suoi utensili
-a domani Lavinia-si congendó seguendolo Giuliano
-Lavinia,aspettate-disse Lorenzo mentre riponeva sulle spalle il suo mantello.
-Vorrei avere,ancora, il privilegio di poter chiacchierare con voi per qualche ora,magari dinanzi ad un bel banchetto a casa mia.Logicamente se volete e se a voi fa piacere-mi disse incastrando nuovamente il suo sguardo con il mio e persuadendo ogni parte di me.
-Certo che mi farebbe piacere Lorenzo,pensavo poco fa alla stessa cosa,se avete piacere sarei contenta di potervi conoscere meglio e chiacchierare con voi.-continui io
-assolutamente sì Lavinia,è un grande piacere per me-continuó prendendo la mia mano e baciandola ma questa volta il suo fu un tocco più dolce e le sue labbra non si soffermavarono più del dovuto sul dorso della mano al contrario sembrarono accarezzarla con quel filo di barba che gli contornava il giovane viso.
-a domani allora-rispose dandomi le spalle e recandosi verso la porta del palazzo
-a domani-gli risposi
Così,rimasta sola,iniziai a volteggiare per la stanza con un immenso sorriso e pensando che per arrivare a farmi una tale proposta aveva sentito anche lui le emozioni che si celavano tra noi in questa stanza poco prima dinanzi a quella tela.
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Amandoti||Lorenzo De Medici||
RomanceEssere donna nella Firenze del 500 non era di certo una cosa facile,sottostare al volere degli uomini di casa,ai loro voleri e a ciò che loro avevano predisposto per te era un'enorme responsabilità...Responsabilità che Lavinia De' Pazzi conosceva m...