Questa storia parla e racconta di una ragazza che cerca di andare avanti dopo una storia finita male, che realizza il sogno di vivere la Roma da vicino e intraprende una relazione con uno dei giocatori.
Tutto ciò che scrivo è frutto della mia fantas...
*Non avevo idea che potessi trovarlo cosi, che ci tenesse così.*
<<Ti ho preso una cosa>>
Il suo della sua voce interruppe i miei pensieri e rimasi quasi senza fiato quando la sua mano si allungò verso la mia, mi sembrava di avere una reazione esagerata, ero combattuta con me stessa perché era da folli lasciarsi andare ed affidarsi ad una persona in così poco tempo ed io non volevo più stare male, non volevo... Non volevo...
Mi persi totalmente nel suo tocco, aveva preso il mio polso e riuscivo a percepire il suo sforzo nell'essere delicato, continuavo a fissare le sue espressioni fin quando sentii un *clic*. Aveva chiuso attorno al mio polso un bracciale, stile tennis, con un cuore giallo e rosso al centro, con ai lati tutti diamantini. Mi lasciò ammirare il regalo e mi accorsi di avere la mente completamente in blackout.
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(Più o meno, per darvi un'idea)
<<È veramente meraviglioso>>
Era l'unica cosa che riuscivo a dire, guardavo lui e poi il bracciale e ancora lui. Sentivo il tempo scorrere lento, ero arrossita tanto da sentire il calore sulle guance. Cercai di nascondermi ma lui ruppe il silenzio
<<L'ho visto in una vetrina pochi giorni fa, qui vicino, per caso, mi ha subito fatto pensare a te, ero un pò incerto, devo ammetterlo, ma alla fine ho ceduto e l'ho comprato, stavo solo aspettando il momento adatto per dartelo>>
<<Mi hai comprato qualcosa che ti ha fatto pensare a me?>>
Meravigliata e commossa strinsi il mio polso al petto
<<Lo so che è una sciocchezza, c'era anche quello di Cartier ma per quello c'è tempo e poi credo che Ryan dovrà aumentarmi di qualche zero lo stipendio>>
<<Ma scherzi spero>>
<<Nono, quando la commessa mi ha detto il prezzo ho pensato "me cojoni". Poi ho comprato questo>>
Rideva, mentre il sopracciglio di Ryan si era alzato di nuovo, sbattè le mani guardando al cielo, ridendo e poi aggiunse
<< Gianluca non si parla di soldi con le donne, si spendono e basta! Devo insegnarti le buone maniere e poi non venire a fare la lagna in ufficio che non è aria, NON ti aumenterò lo stipendio. Scordatelo!!>>
<<Dai magari poi ne riparliamo Ryan>>
<<Non posso neanche dirti di fare più goal che sei in difesa, da adesso in poi chiamami sign. Friedkin che tu sei pericoloso>>
Gianluca rideva, stava al gioco lasciando vincere il boss, ma capii che stava pensando a tutt'altro quando con delicatezza spostò la mano sul mio fianco, avvicinandomi a lui
<<Presidè non ci aspettare alzato>>
<<Mancini riportamela intera! È una minaccia e ricordati che i texani non scherzano>>
