Condanna D'Amore

9.

"Franz, temo tu debba ricambiarmi il favore, adesso" si ritrovò ad ammettere Markus, girandosi tra le mani il boccale di birra chiara.

"Spara" si limitò a dire Franz, prendendo un ampio sorso dal suo bicchiere.

"Ti dovrai improvvisare consulente di posta del cuore, perché mi sa che mi piace Irina" ammise lui, consapevole che l'amico non fosse proprio la persona più indicata per quei discorsi, ma confidava sulla sincerità del loro rapporto.

Franz lo guardò in silenzio per qualche istante, raccogliendo i pensieri. Con Diana aveva fatto talmente tante cazzate che gli sembrava un paradosso che ora fosse lui a dare consigli amorosi davanti a una birra ghiacciata in un pub chiassoso.

"Innanzitutto dimmi cosa provi" chiese. Aveva bisogno di qualche informazione in più per formulare un consiglio. Decise di approcciarsi come si approcciava al mondo degli affari: informarsi per poi formulare l'idea più razionale possibile basandosi su dati e previsioni ma premurandosi di tenere un piano di scorta.

Anche se le persone non erano dati, e l'amore era quanto di più lontano ci fosse dagli affari e dall'economia.

"In realtà è complesso da spiegare" iniziò Markus, "fino a ieri non ci siamo nemmeno mai dati del tu e non abbiamo mai avuto una conversazione civile quindi a un occhio esterno potrebbe sembrare impossibile ciò che sento. Abbiamo solo battibeccato".

"Credo che l'amore sia folle, io ero attratto in maniera insana da Diana prima ancora di averci parlato. Prima l'ho baciata e poi ci ho parlato... ma questo lo sai, quindi parliamo di te" lo consolò.

"Mi ricordo, ai tempi credevo che ti fossi bevuto il cervello, finché non ci sono passato anche io. È davvero irrazionale ciò che provo, ma so per certo che ha un'intelligenza fuori dal normale. È stata l'unica a darmi filo da torcere a un processo, l'unica a resistermi, l'unica a stuzzicarmi come potresti fare tu. Sembra immune al genere maschile e questa caratteristica mi manda fuori di testa. La sua ritrosia è stuzzicante e finisco sempre per ronzarle intorno, e forse gradisce anche lei. A volte nei suoi occhi leggo fastidio, ma quando siamo nella stessa stanza mi guarda sempre, come se si aspettasse che io vada da lei per continuare il nostro giochetto. È incuriosita da me, e io sono incuriosito da lei. Il suo modo di parlare e di essere mi attrae perché è un qualcosa che ha solo lei. Anche la sua bellezza è strana: algida, fredda, rigida, spigolosa... eppure mi sembra così intrigante da non riuscire più a guardare altro. La sua freddezza mi attira perché è come se di fronte a me fosse più naturale, e io non vedo l'ora di poterla scoprire meglio".

Il flusso di parole infervorate che erano uscite direttamente dal cuore si interruppe, rendendosi conto di essersi messo a nudo più di quanto avesse voluto, ma Franz lo stava guardando attentamente e non scorgeva traccia di giudizio nel suo sguardo accigliato.

"Mi sembra di aver capito che dopo l'incontro di ieri in palestra il vostro rapporto abbia preso una piega diversa, più naturale, se vogliamo. Hai letto desiderio nei suoi occhi, quindi probabilmente vi siete avvicinati abbastanza da far evolvere la situazione. Devi semplicemente virare, cambiare strategia. Vi siete stuzzicanti il tanto che basta per rompere il ghiaccio, ora devi rendere le cose più concrete con lei, se lei vuole ovviamente. E per saperlo non ti resta che parlarle in maniera civile, a cuore aperto quasi. Ti restituisco il consiglio che mi hai dato tu tre anni fa, ormai: parlaci. Invitala a bere qualcosa o parlatene in palestra, ma fai in modo di capire se hai una chance o no... altrimenti rischi di farti un male cane... e per amore si soffre terribilmente, ne so qualcosa".

Le parole gli uscirono fuori naturali e si meravigliò lui stesso di come quel consiglio fosse sensato e, a suo modo, azzeccato.

"Sei diventato profondo" sorrise Markus, dopo aver assorbito ogni singola parola di quel consiglio giusto dato dalla persona più impensabile per un consiglio d'amore.