La settimana dopo Annette aveva asserito che si doveva per forza partecipare a quel gala di beneficenza e quindi Irina si era ritrovata a dover comprare un abito.
Si era sentita a disagio come poche volte in vita sua in quella boutique, tanto che alla fine aveva optato per comprare il vestito online.La commessa le aveva proposto solo abiti scollatissimi o con la schiena scoperta o con spacchi vertiginosi e lei nom voleva mostrare il suo corpo.
Pensava che la serietà e la credibilità di una donna fosse direttamente proporzionale alla pelle che non esponeva; quindi, era inconcepibile indossare quegli abiti per lei.
Inoltre, scoprirsi avrebbe significato attirare sguardi, e di solito rabbrividiva dal disgusto quando riceveva quelle occhiate perché le ricordavano quelle del marito morto.
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Infilò il vestito con la gonna lunga e ampia, notando che il corpetto era fin troppo attillato ma non si poteva fare diversamente.
In compenso non era scollato né sulla schiena né sul petto.Infilò le scarpe con il tacco basso e si spruzzò un po' di j'adore di Dior e un profumo alla vaniglia sui polsi, creando un mix piacevole all'olfatto.
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Anche Markus si vestì di tutto punto, indossando il completo che aveva comprato per l'occasione, insieme alla cravatta di seta.
Aveva preso per il culo l'amico tante volte, dicendo che era uno dei pochi a camminare sul tappeto rosso in solitudine, e ora si ritrovava in quella stessa medesima situazione.
Franz aveva appesa al braccio una Diana raggiante che sembrava quasi un confettino in quella gonna di tulle celeste pastello.
Lui, invece, era da solo.
Si era rifiutato di portarsi un'accompagnatrice o una delle sue solite uscite del momento.
Attualmente non si vedeva con nessuna, e non avrebbe pagato una donna per non fare qualche metro da solo.Si consolò afferrando subito un bicchiere di champagne, che svuotò in fretta, adagiando il calice su uno dei tanti ripiani vuoti.
Ultimamente stava sperimentando un'insofferenza che non credeva possibile.
Era soddisfatto della sua vita, ma iniziava a sentire un retrogusto amaro nelle sue giornate.
Il lavoro tutto sommato gli piaceva, certo, non era il sogno della sua vita fare l'avvocato ma lavorare per Franz era stimolante.
I soldi non erano un problema, poteva togliersi qualsiasi sfizio gli passasse per la mente.
Avrebbe potuto uscire con qualsiasi ragazza, e di solito lo faceva, saltando da un letto all'altro come se fosse una sorta di sport.
Aveva una bella casa che lo accoglieva ogni volta che apriva il portone blindato... ma quelle mura che aveva arredato sui toni del bianco e del panna, iniziavano a restituirgli un senso di
gelido vuoto.Avrebbe voluto un po' di calore a riscaldare le nuance chiare e fredde del suo mobilio. Una persona con cui condividere il letto e il bagno. Qualcuna con cui alzarsi al mattino e con cui
fare colazione.Ultimamente quella quotidianità che Franz stava vivendo, a lui sembrava mancare. E si ritrovava a essere malinconico per questo.
Buttò giù un altro bicchiere di champagne, per risintonizzare i suoi pensieri sul gala.
Quell'allegria che lo contraddistingueva si era un po' sopita ultimamente.
Scambiò qualche convenevole con alcuni colleghi ma appena vide l'oro bianco fare capolino dal taschino della giacca di quell'uomo più biondo di lui, si innervosì e con una scusa lasciò il
tavolinetto.

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Condanna D'Amore
RomanceSpin-off di "Mi hai incatenato il cuore". Markus e Irina, un colpo di fulmine che finirà per cambiare la vita a entrambi. Un passato da scoprire, un segreto troppo doloroso da condividere, ferite nell'anima troppo profonde da curare. Ma l'amore pu...