Markus, nonostante fosse decisamente eccitato, stava cercando di andare piano, assaporando ogni attimo di quell'amore che si erano dichiarati.
Irina sospirò appena lui le alzò il maglioncino, sfilandolo da sopra la testa. Subito dopo le mani di Markus la accarezzarono, spegnendo i suoi pensieri.
Era, ancora una volta, divisa in due: per una parte sentiva un incendio divorarla viva e non vedeva l'ora di fondersi con lui; dall'altra aveva quel timore di chi non si spoglia da anni di fronte a un uomo e di chi non ha mai provato piacere.
"Se non sei pronta ti posso aspettare, lo sai" mormorò Markus, baciandola sulle labbra.
Aveva intuito che l'ombra che le aveva scurito quelle iridi gelide era preoccupazione.
"Markus, temo che non sarò mai del tutto pronta" disse lei. Markus era rotolato su un fianco e lei si rifugiò nel suo abbraccio.
"Ci conosciamo da poco, non pensare di essere in difetto se ci metti più tempo. Possiamo anche stare abbracciati e basta".
Markus non voleva calcare troppo la mano con lei, sapeva quanto quell'argomento la mettesse in imbarazzo."Vorrei farlo. Sono poco meno di dieci anni che non lo faccio, è come se fossi vergine di nuovo... e poi voglio togliermi dalla mente l'idea che il sesso faccia schifo. Quando mi sfiori, mi piace, quindi credo che mi piacerà anche stare con te" sussurrò lei, depositandogli un bacio sul collo.
"Promettimi che se ti sentirai a disagio mi fermerai, in qualsiasi momento" si assicurò lui.
Irina annuì, rituffandosi nelle sue labbra. Quei baci esorcizzarono le ultime preoccupazioni e il suo corpo rispose con ardore alle mani di Markus che, delicatamente, la accarezzavano tutta senza tralasciare niente del suo corpo.
I vestiti finirono del tutto sul pavimento ed Irina rimase con l'intimo addosso, sentendo la pelle di Markus sopra il suo corpo.
L'eccitazione di lui le premeva sulla coscia e lei arrossì, nonostante si sentisse lusingata e desiderata.
Il seno era già ampiamente scoperto e lui ci stava giocando, strappandole gemiti di piacere.
Markus, sentendo l'eccitazione impossessarsi di lui a ogni gemito di Irina e a ogni carezza che le riservava, scese con le dita, agganciando l'elastico delle mutandine.
"Posso?" ansimò lui, quei preliminari tutti rivolti verso di lei lo stavano eccitando più di qualsiasi altra cosa.
"Sì" rispose lei, dopo qualche secondo di silenzio.
Si meravigliò di quanto fosse bello e appagante sentire un uomo che si preoccupava dei suoi desideri e che voleva che fosse pronta.Sentì le dita di lui intrufolarsi tra le sue cosce e, per un attimo, le irrigidì. Un flashback del passato le si affacciò alla mente e lui si fermò, in attesa che lei si rilassasse.
Quell'accortezza la riportò al presente, Markus era diverso."Rilassati" sussurrò lui, baciandola con trasporto prima di stuzzicarla sul clitoride.
Irina, appena sentì le sue dita, arcuò la schiena, tesa con un arco di violino, poi il piacere arrivò subito dopo, lasciandola annebbiata.
Iniziò a gemere sempre più intensamente, chiedendosi come fosse possibile provare così tanto piacere tutto insieme.
Markus avvicinò un dito alla sua fessura, bagnatissima, e lei alzò il bacino per andargli incontro. Lui lo mosse delicatamente, strappandole un urletto di piacere.
Ansimavano entrambi, guardandosi negli occhi.
"Irina" ansimò lui, godendo del suo piacere come se potesse sentirlo sul corpo.
"Markus... adesso, lo voglio adesso" boccheggiò lei, contorcendosi sotto le spinte delle sue dita che lui arricciava e muoveva dentro.
"Oddio" ansimò lui, tirandosi su per recuperare il preservativo dai pantaloni.
Lo indossò velocemente, piazzandosi sul letto sopra di lei.
La baciò ancora, assaporando quel momento in cui scivolava dentro di lei sulle sue labbra.
Irina sentì distintamente il pene affacciarsi alla sua entrata e, insieme al respiro profondo buttò fuori anche le ansie che la invadevano, accogliendo la pace che Markus le stava donando.
Apprezzò che entrasse dolcemente, lasciando che lei si abituasse a quella presenza dopo tanto tempo.
Markus continuava a baciarla, rendendosi conto di ogni singolo movimento di Irina. Si contraeva e si rilassava a seconda dei pensieri che la attraversavano.
Rimase fermo dentro di lei, beandosi di quel piacere che improvvisamente gli sembrava un milione di volte migliore rispetto agli altri amplessi che aveva avuto.
Era questo quello che si provava a fare l'amore con una donna che si amava?
Era nettamente superiore a qualsiasi altra cosa."Ti puoi muovere" ansimò Irina sulle sue labbra.
Quella richiesta diede libero sfogo alla sua libido, e iniziò a spingere con passione, portato sempre più in alto dai gemiti di Irina e dal fatto che gli stesse conficcando le unghie sulla schiena.
Gemevano l'uno sull'altra, stretti in un abbraccio profondo e intimo.
Uno dentro l'altra, come matrioske.Ma non solo fisicamente, prima avevano messo a nudo le loro anime e proprio per questo stavano sentendo il piacere supremo invaderli.
Irina fu annebbiata da un'ondata di piacere superiore alle altre e lasciò andare il pudore, aggrappandosi a Markus mentre pronunciava il suo nome nel mezzo di un orgasmo travolgente.
E serviva proprio il suo nome ansimato da Irina a intaccare la sua proverbiale durata. L'orgasmo arrivò anche per lui, lasciandolo scosso dal piacere.
Si sfilò da lei, rendendosi conto che quella era la felicità.
Irina era la felicità, per lui.Abbracciati, ancora nudi, formavano un quadro perfetto.
"È stato magnifico, non pensavo potesse essere così bello" disse lei, stupita da quanto fosse stato piacevole.
I ricordi negativi e traumatici erano stati spazzati via dal suo primo orgasmo, che portava il nome dell'uomo che la stringeva."Anche per me" la accarezzò lui.
"Ma tu l'avevi già fatto" ridacchiò lei, "dovresti saperlo bene, o non saresti stato con tutte le altre".
"Ma le altre non le amavo" sorrise lui, tornando a baciarla.
"Dovevamo andare a cena" ridacchiò Irina, beandosi delle coccole sotto le coperte, aggrovigliati al lenzuolo spiegazzato.
"Ci andremo domani. Abbiamo una vita per poterci andare" disse lui, baciandola ancora.
"Una vita?" ripeté lei, sorridendo.
"Beh, mi piacerebbe stare con te per sempre ora che ti ho conosciuto" spiegò lui.
"Per sempre sono due parole che con te mi piacciono, Markus" sospirò lei, baciandolo a sua volta.
E in quella confessione si nascondeva l'amore eterno e la felicità che avrebbero provato sempre. Dopo anni di sofferenza per Irina e di sregolatezza per Markus avevano trovato il loro posto sicuro nel mondo, ognuno nelle braccia dell'altro.
Spazio autrice
Per il momento finisce qua, ma torno presto con degli aggiornamenti!

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Condanna D'Amore
عاطفيةSpin-off di "Mi hai incatenato il cuore". Markus e Irina, un colpo di fulmine che finirà per cambiare la vita a entrambi. Un passato da scoprire, un segreto troppo doloroso da condividere, ferite nell'anima troppo profonde da curare. Ma l'amore pu...