Capitolo 11

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Victoria

"Den" lo chiamo appena lo vedo intendo a fare qualche tiro con dei suoi compagni di squadra nel giardino del college.
"Sirenetta" sorride fingendo non ci sia nulla che non vada.
"Ti devo parlare" dico seria.
"Scusate, vi raggiungo tra qualche minuto" si rivolge ai suoi amici. Una volta lontani da tutti non ho la più pallida idea di come iniziare il discorso.
"Dimmi tutto" mi incita lui.
"Credo sia tu a dovermi dire qualcosa"
"Non ti seguo, cosa intendi?"
"Den smettila di fare finta di niente per favore stai solo peggiorando le cose"
"A cosa ti riferisci? Non capisco" scuote il capo confuso.
"Charlotte" basta un solo nome, quel nome per fare si che crolli tutto.
"No V, non è come sembra"
"Non è come sembra? E allora com'è? Spiegamelo Den perché sono io a non capire"
"Siamo solo amici dico sul serio"
"Vi ho visti vi stavate baciando, non puoi negare l'evidenza" ed ecco che cala il silenzio e una strana espressione si espande sul suo volto.
"V"
"No Den"
"Mi dispiace" è l'unica cosa che riesce a dire. Non nega nulla, non cerca scuse e non prende le sue difese. Perché? Sembra quasi che non stesse aspettando nient'altro. Comincio ad urlagli contro, ma anche questo non sembra smuoverlo. Probabilmente gli altri studenti mi staranno prendendo per pazza, ma non mi importa, il dolore che sto provando in questo momento è troppo forte per fermare la mia rabbia. Se c'è una cosa che mi ferisce più di tutte è il suo sguardo totalmente indifferente. Nei suoi occhi non c'è nulla, sono freddi, vuoti, distaccati sembra quasi mi odi e non mi voglia vicina o che addirittura gli faccia schifo, come se fosse colpa mia. Come siamo arrivati a tanto? Sembra quasi che non ci sia mai stato niente tra di noi, ma io non mi dimentico come mi guardava fino a poco prima, me lo ricordo io e se lo ricordano le persone intorno a noi. Me lo ricorderò per sempre perché mi faceva stare bene, mi faceva bene incrociare lo sguardo con il suo e sorridere involontariamente, mi faceva bene averlo intorno, mi faceva bene stare con lui, mi faceva bene lui. Ora sembra tutt'altra persona questo non è il Den che conosco quello con cui ho condiviso parte dei miei giorni, quello con cui ho fatto l'amore, quello che ho amato e che forse nonostante tutto continuo ad amare. Ora me ne sto qui, seduta nella doccia con il trucco colato, le lacrime si mischiano alle gocce d'acqua che mi bagnano il viso e continuo a domandarmi dove io abbia sbagliato e se le cose sarebbero potute andare in maniera diversa. Forse e dico forse, se avessimo parlato della nostra relazione invece di fingere che andasse tutto bene potevamo evitare di rovinare tutto e trovarci ora a questo punto in questa situazione.

Tiffany

Busso alla porta della stanza di Victoria.
"Ciao" mi saluta Sophie facendomi entrare.
"Hey, dov'è?" chiedo cercando con lo sguardo Victoria.
"È appena uscita dalla doccia" mi informa la riccia.
"Come sta?" domando sedendomi sul suo letto.
"Prima l'ho sentita piangere, un'altra volta"
"Non riesco a vederla così"
"Neanche io" la porta del bagno si apre piano e Victoria mi saluta con un sorriso malinconico. Non riesco a trattenermi, mi alzo di scatto e le corro in contro stringendola forte a me.
"Va tutto bene Tif" mi rassicura.
"No, non va affatto bene, so che stai soffrendo e non è giusto"
"Sto meglio davvero, parlare con lui e aver riflettuto un po' per conto mio mi ha aiutata"
"Lo sai che io per qualunque cosa ci sono" mi stacco dall'abbraccio e punto gli occhi nei suoi pieni di dolore per rafforzare il concetto.
"Lo so" sussurra.
"Non dimenticarlo mai" scuote la testa e io non posso fare a meno che posarle un leggero bacio in fronte.
"Forza ti portiamo in un posto" si intromette Jenna della quale non mi ero neanche accorta fosse arrivata.
"Ragazze non mi va di..."
"Niente ma, tu mi hai aiutato a superare la rottura con Chase e ora spetta a me ricambiare il favore, d'altronde è questo che fanno le amiche"
"Esatto" concorda Sophie. Il resto del pomeriggio lo passiamo tra un negozio di vestiti e un'altro, il passatempo preferito di Victoria.
"Vi ringrazio ora sto già meglio" sorride con un po' più di serenità una volta tornate al dormitorio.
"So che è difficile V, ma vedrai che supererai anche questa, è solo questione di tempo" la rassicuro.
"Hai ragione Tif grazie di tutto davvero"
"Non ho fatto niente di speciale"
"Mi hai ricordato che valgo di più di quello che credo e questo è tanto per me"
"Ti voglio bene"
"Anche io, non sai quanto" dice prima di stringermi in un caloroso abbraccio sulla soglia della sua camera.
"Sophie scusa non te l'ho chiesto, tuo fratello come l'ha presa?" chiede poi rivolgendosi a Sophie. O mio dio Nate. Non mi era passato minimamente per la testa. Devo parlagli, dopotutto lui c'è stato quando io e Chase ci siamo lasciati.
"Non ne abbiamo parlato, ma sembra che la cosa non l'abbia toccato più di tanto" la informa Sophie. Sono sicura che Nate ci stia male quanto Victoria solo che sia più bravo a mascherare il dolore. Credo preferisca viverselo da solo, ma così facendo starà sempre peggio, devo aiutarlo.
"Scusate devo andare" le saluto prima di correre in camera mia.

Hey Nate come stai?

Digito velocemente il messaggio nella speranza che mi risponda. Le spunte diventano blu, ma non ricevo alcuna sua risposta.

Devo parlarti, per favore rispondi

Ritento.

Domani dopo l'allenamento ti aspetto all'uscita

Finalmente si fa vivo, accetto l'invito e spengo il telefono.

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