Capitolo 21

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Tiffany

Oggi finalmente Nate torna a casa e gli stiamo preparando una festa di ben tornato con i fiocchi.
"No, V ferma quello è sale" strilla Jenna dalla cucina.
"Ma qui c'è scritto Salt" protesta lei.
"Salt vuol dire sale, sugar è zucchero"
"Ma sugar non vuol dire sugo?"
"Cristo, ma come fai ad avere la sufficienza in inglese?"
"Che succede ragazze?" chiedo interrompendo la loro buffa conversazione.
"Abbiamo un problema con la torta, Victoria ha messo il sale al posto dello zucchero nell'impasto" mi informa Jenna.
"Io sono ancora convinta sia zucchero" interviene la rossa.
"Allora prova ad assaggiarlo e poi dimmi" sbraita esausta mia sorella. Victoria la guarda con aria di sfida e immerge l'indice della mano destra all'interno della ciotola blu per poi portarselo alla bocca e assaporare l'impasto.
"Okay, forse avevi ragione, dio ma quanto me ho messo?" dice disgustata cercando immediatamente dell'acqua per ripulirsi il palato mentre io e Jenna scoppiamo a ridere.
"Okay, faremo a meno della torta, tanto Sophie dovrebbe aver ordinato dei pasticcini. Ora vado in salotto a vedere come procedono gli addobbi, se vi lascio sole mi promettete che non combinerete altri danni?" chiedo dirigendomi verso l'uscita della cucina.
"Dillo a lei" dice Jenna rivolgendosi a Victoria.
"Non è colpa mia se in questa casa sulle etichette scrivono in inglese"
"Va bene, ora basta sembrate due bambine dell'asilo e tra poco dovrebbe arrivare Ray con Nate quindi placatevi per favore" rido.
"Va bene capo" scherza Victoria beccandosi una gomitata da Jenna. Scuoto il capo divertita mentre raggiungo Sophie.
"Hey, hai bisogno di aiuto?" le chiedo mentre la vedo intenta ad appendere uno striscione tra le due colonne che precedono il salotto.
"Riesci a tenere fermo questo qui?"
"Sì, aspetta" la raggiungo per darle una mano.
"Sono felice che finalmente Nate torni a casa, stava diventando troppo silenzio questo posto senza di lui" afferma sorridente.
"Ti capisco anche a me non averlo intorno faceva uno strano effetto" confesso.
"Senti Tif, sono felice che Nate abbia trovato una come te, anche se all'inizio ero un po' titubante ora mi sono ricreduta, so che non lo faresti mai soffrire"
"No, non lo farei mai" sorrido ripensando alla conversazione di qualche giorno prima dove Nate ha detto di amarmi. È stato in quel momento che ho capito che non avrei voluto essere amata da nessun'altro se non da lui. Se è questo l'amore vero, se è questo che si prova quando un'altra persona ti apre il suo cuore mostrandosi debole per te, sono certa che gliene sarò per sempre grata e lo ricambierò cercando di non ferirlo mai, perché abbassare le difese per qualcuno vuol dire rischiare di prendersi una pugnalata nel petto ed è la dimostrazione di affetto più grande che una persona possa esprimere per un'altra.
"Ray mi ha appena scritto, hanno appena dimesso Nate stanno per arrivare vado a chiamare le altre" mi informa Sophie. Annuisco e comincio a spegnere tutte le luci e oscurare la casa il più possibile chiudendo tutte le tende. Una volta riunite ci nascondiamo in salotto dietro al divano assicurandoci di essere il più invisibili possibile quando Ray varcherà la soglia insieme a Nate.
"Eccoli ho sentito la macchina di Ray" annuncia Sophie.
"Si chiama Melanie" lo prende in giro Victoria imitando la sua voce.
"Shhh" le rimprovera mia sorella. La chiave gira nella serratura seguito subito dopo da un rumore di passi all'interno dell'abitazione.
"Attento amico" lo avverte Ray.
"C'è la faccio tranquillo, ma come mai c'è così buio qui dentro?" domanda Nate.
"Aspetta che accendo la luce" ecco il segnale. Non appena la Ray illumina il salotto tutte e quattro contemporaneamente balziamo fuori dal nostro nascondiglio.
"Sorpresa" urliamo in coro.
"Ma siete impazzite? Già sono finito in coma, volete pure farmi prendere direttamente un infarto ora?" chiede Nate divertito.
"Ci bastava anche semplicemente un grazie" lo rimprovero.
"Scherzi a parte, vi siete impegnate molto, vi devo essere mancato"
"Per niente fidati" dico raggiungendolo.
"Farò finta di crederci" ride prima di stamparmi un dolce bacio.
"Okay basta smancerie passiamo alle cose sere, il cibo ad esempio" ci interrompe Ray.
"Beh con quello abbiamo avuto un piccolissimo problema?" azzarda Victoria.
"Sarebbe a dire?"
"Abbiamo fatto una torta salata, letteralmente salata però"
"Tu l'hai fatta" la corregge Jenna provocando una risata in Nate. Sentirlo ridere di nuovo mi fa scaldare il cuore.
"Ci sono dei pasticcini in frigorifero e una bottiglia di spumante.
"Ci faremo andar bene quelli, forza tutti in cucina" afferma Ray alla fine.
"A chi è venuta questa idea?" mi chiede Nate quando rimaniamo poco più distanti dagli altri.
"Della torta salata?" lo prendo in giro.
"Della festa di ben tornato"
"Mmm fammi pensare...no, non ricordo proprio accidenti alla mia memoria"
"Serve il principe azzurro per riattivarla?" senza aspettare una mia risposta mi posa nuovamente le sua labbra sulle mie provocandomi mille farfalle nello stomaco.
"Non ha funzionato" sto al gioco una volta terminato il bacio.
"Riproviamo allora" ma prima che le nostre bocche si incontrino una seconda volta la voce di Jenna ci interrompe.
"Avete finito voi due?"
"Te lo ha mai detto nessuno di farti i cavoli tuoi?" le rispondo ridendo.
"Purtroppo non so cosa significhi e ora venite qua" ci ordina.
"Eh va bene" mi arrendo.
"A Nate e alle sue stronzate" annuncia Ray alzando il bicchiere al cielo.
"A Nate" lo seguiamo in contemporanea mentre il diretto interessato alza gli occhi al cielo divertito. Il resto della festa lo passiamo tra chiacchiere, pasticcini, prosecco e tante risate. Sono contenta che finalmente sia tornata la serenità nell'aria e sono altrettanto contenta che Nate sia finalmente qui con noi. Non voglio neppure pensare a come mi sarei sentita se se ne fosse andato senza sapere quello che provo nei suoi confronti. Senza sapere se questi sentimenti fossero ricambiati. Senza sapere se potevamo immaginare un futuro assieme. So che lui pensa di non potermi dare un futuro, so che pensa di sottovaluta anche quando non dovrebbe, ma sapere che le mie parole gli sono arrivate mentre cercava di combattere tra la vita e la possibile morte, ma soprattutto che lo hanno aiutato a risvegliarsi mi fa credere che ci sia ancora una speranza, una speranza che lui cambi idea e si renda conto che l'amore che provo per lui è più forte di qualsiasi altra cosa e che solo insieme riusciremo a costruirci veramente un futuro.

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