Capitolo 3

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Tiffany

La macchina di Den si ferma di fonte ad una maestosa villa con una piscina enorme.
"Eccoci arrivati" afferma.
"Questa è casa del tuo amico?" domanda Victoria incredula.
"Si è casa sua" ridacchia.
"Porca puttana" sento dire a bassa voce da mia sorella.
"J" le tiro un pizzicotto sulla coscia per zittirla.
"Dai forza andiamo" afferma Victoria euforica. Io e Jenna varchiamo l'enorme cancello seguendo Den e Victoria che si tengono per mano. Sono sicura che a un certo punto della serata si apparterranno da qualche parte nella villa e lasceranno me e Jenna sole tra la folla.
"Oh mio dio" sento la mia amica esultare e non posso far altro che scoppiare a ridere.
"Non so cosa ci trovi di così emozionante in una semplice festa" dice Jenna.
"Ma ti sei vista in torno J questa è una vera festa, con la f maiuscola" spiega indicando ovunque. Sembra una bambina a Disneyland Paris, è bello vederla felice. Mi guardo intorno, non sono un'amante delle feste, ma non le disprezzo, ogni tanto mi piace staccare un po' la spina e divertirmi con le mie amiche. Mi guardo intorno e mi sembra di essere stata catapultata in un film americano. La villa è veramente enorme e in ogni angolo della casa c'è un sacco di gente. Ragazzi e ragazze che giocano a beer pong sul tavolo della cucina con dei bicchieri rossi e bianchi, altri che si divertono a ballare nel salotto che sembra essersi trasformato in una discoteca. Persone sparse qua e là a chiacchierare o scambiarsi effusioni amorose. Sarà una lunga serata.
"Attenta a dove metti i piedi" mi rimprovera una voce di fronte a me. Mi accorgo di essere andata a sbattere contro un ragazzo molto più alto di me e quando alzo lo sguardo per scusarmi rimango paralizzata.
"Oh sì scusami non ti avevo visto" farfuglio imbarazzata. Ma mi rendo conto solo dopo della cavolata appena detta. Quel ragazzo è impossibile non notarlo è alto, muscoloso, con i capelli neri e dei bellissimi occhi color smeraldo.
"Impossibile non accorgersi di me" come dagli torto. Incasso il colpo e non proferisco parola. Ma dove sono Jenna, Victoria e Den?
"Come ti chiami biondina?" chiede poi il ragazzo misterioso con un sorrisetto beffardo.
"Tiffany" dico appena.
"Tiffany" ripete assaporando ogni lettera del mio nome.
"Come la gioielleria, beh che dire... sei un gioiellino meraviglioso" sussurra avvicinandosi al mio orecchio. Una scia di brividi mi percorre tutto il corpo e una sensazione di vuoto mi avvolge quando si allontana con un sorrisetto compiaciuto sulle labbra. Sarò diventata rossa come un peperone quindi cerco di stare tranquilla e guardare ovunque tranne che nella sua direzione.
"Nate lasciala stare" viene in mia difesa una ragazza incredibilmente simile a lui. Indossa un tubino rosso che le sta a meraviglia mettendo in risalto la pelle chiara. Gli occhi sono di un azzurro ghiaccio e i lunghi capelli neri le ricadono in tanti ricci definiti lungo le spalle.
"Stavamo facendo solo due chiacchiere sorellina stai tranquilla, non è vero gioiellino?" domanda rivolgendosi a me.
"Mi sembra che tu l'abbia già messa a disagio abbastanza, ora vattene" lo rimprovera lei.
"E va bene" dice lui alzando le mani in segno di resa.
"Ci si vede" aggiunge poi bevendo un sorso dal bicchiere che non mi ero accorta tenesse tra le mani prima di andarsene e lasciarci sole.
"Perdonalo, mio fratello tante volte sa essere un po' troppo invadente" si scusa la ragazza mortificata.
"Tranquilla è tutto a posto davvero" la tranquillizzo.
"Comunque io sono Sophie e purtroppo si, sono la sorella di Nate" ridacchia.
"Tiffany piacere" le sorrido.
"Sei qui da sola?" mi chiede poi guardandosi in giro.
"No, sono venuta con mia sorella e due miei amici, solo che sembrano spariti nel nulla e io non so come muovermi qui dentro, questa casa è enorme"
"Tranquilla ti aiuto a trovarli, si dà il caso che hai di fronte a te la proprietaria" annuncia.
"Grazie al cielo" esordisco. Dopo dieci minuti buoni di ricerca troviamo Jenna intenta a parlare con delle ragazze in un corridoio.
"Eccoti ti stavo cercando da un sacco di tempo, dove ti eri cacciata?" domando appena la vedo.
"Scusa ero andata a prendere qualcosa da bere, pensavo avessi capito, poi ti ho vista parlare con un ragazzo e non ho voluto disturbarti"
"Tranquilla non fa niente, comunque lei è Sophie" presento la mia nuova amica a Jenna.
"Piacere Jenna" dice allungando la mano.
"È un piacere anche per me" ridacchia Sophie. Passiamo il resto della serata a chiacchierare, ballare e divertirci bevendo qualcosina di tanto in tanto senza però esagerare. La villa è oramai quasi vuota, si è fatto tardi è rimasto solo qualcuno in veranda a giocare al gioco della bottiglia e ad obbligo o verità. Altri sono collassati in qualche angolo della casa mentre in pista ci sono a malapena una decina di persone.
"Credo sia arrivato il momento di cercare Victoria e Den" dico alzandomi dal bancone della cucina.
"Si lo credo anche io" mi asseconda Jenna buttando un bicchiere nella spazzatura prima di vuotarlo completamente.
"Vengo con voi" afferma Sophie rimettendo a posto la sedia sulla quale era seduta. Dopo aver perlustrato ogni angolo della casa troviamo i due piccioncini avvinghiati su un divanetto che dormono profondamente, fortunatamente vestiti.
"Non svegliamoli sono così carini" interviene Sophie prima che io e Jenna ci avvicinassimo a loro.
"Ma dobbiamo tornare al nostro dormitorio" la informa mai sorella.
"Tranquille questa casa è piena di stanze potete fermarvi qui a dormire" dice sulla soglia della sala giochi senza togliere lo sguardo dai nostri amici.
"Accetto solo perché sono stanchissima e non ho le forze per tornare al dormitorio a quest'ora" la informo.
"Perfetto, la camera del corridoio qui a lato è libera quindi una di voi può stare qui mentre l'altra può stare al piano superiore nella camera vicina al bagno"
"Vado io in quella al piano superiore perché ho bisogno di usare il bagno" dico a entrambe. Una volta che Sophie ci ha accompagnato ognuna nella propria stanza e averci augurato una buona notte mi sdraio nel morbido letto al centro della stanza nella speranza di prendere sonno il più velocemente possibile.

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