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La musica pulsava nel dormitorio maschile dei Serpeverde e il profumo di birra riempiva l'aria.

Sorrisi provocatori si scambiavano tra me e il biondo, mentre mi preparavo a lanciare la pallina.  

"Non è facile battermi, Malfoy." dissi, cercando di mantenere un tono sicuro. I suoi occhi scintillavano di sfida.

"Oh, davvero pensi di potermi battere Lily?" rispose Draco.

Era la prima volta che mi chiamava per nome.

Il sorriso arrogante non riuscì a nascondere la sua attenzione ai miei gesti.

La pallina rimbalzò sul tavolo e finì dritta in uno dei bicchieri.

"Pronto a perdere?" Lo provocai.

Draco scrollò le spalle e mentre si preparava a lanciare, ci scambiammo uno sguardo furtivo.

-Quegli occhi-

Erano come un cielo tempestoso. In alcune occasioni, sembravano quasi freddi e distaccati, riflettendo il suo atteggiamento arrogante e la sua indifferenza verso gli altri. Ma quando si illuminavano, rivelavano intelligenza e astuzia.

Quella sera li vidi come mai avevo fatto. Erano intensi e magnetici, percepivo una profondità in essi che raccontava storie di conflitti interiori, ambizioni e desideri nascosti.

Poteva esserci un speranza anche per lui? La possibilità di essere più di ciò che gli altri vedevano?

Per qualche secondo mi balenò nella mente la predizione che mi fece la strega che mi diede la spilla:

"Una pietra cristallina come il tuo cuore, tuttavia il colore tende al grigio. Come i suoi occhi."

"Gli occhi del mio destino" sussurrai.

Erano proprio di quel colore i suoi occhi. Avevano lo stesso identico colore limpido e grigiastro della spilla.

Concentrazione e tensione si mescolavano nella stanza. Quando Draco colpì il bersaglio, un coro di applausi esplose intorno a noi.

"È solo fortuna." dissi io, cercando di mascherare i pensieri precedenti.

"Fortuna? Questa è abilità." rispose lui con una smorfia.

Mentre parlava, mi resi conto che c'era qualcosa tra noi. Ogni volta che i nostri sguardi si incrociavano, una lieve scintilla sembrava accendersi nell'aria.

La partita continuava ed ogni volta che uno di noi segnava, un sorriso leggero sfuggiva alle nostre labbra, ma entrambi cercavamo di mantenere una facciata seria, come se lo stessimo negando non solo agli altri, ma anche a noi stessi.

"Sei sicura di voler continuare? Finiresti per perdere." disse il mio rivale mentre si asciugava le mani su un asciugamano.

"Perché? Hai paura?" ribattei con un sorriso malizioso, sfidandolo.

Mentre la festa proseguiva e i bicchieri si svuotavano, sentii che stavo perdendo il controllo della situazione, quando Draco mi guardò con quella sua espressione provocatoria, capii che forse non volevo affatto vincere quella battaglia.

La birra iniziò a fare davvero effetto e mi resi conto che il quantitativo ingerito mi stava dando alla testa. 

Dopo l'ennesimo bicchiere, questa volta bevuto in piedi sul tavolo da pingpong, la stanza cominciò a girare e mi trovai a vacillare sul posto.

Draco si avvicinò a me.
"Scendi." disse, non differendo dal solito in materia di gentilezza.

"Sto bene." risposi, cercando di sembrare sicura, ma la voce tradiva la mia condizione.

𝑫𝒊𝒇𝒇𝒆𝒓𝒆𝒏𝒕 - 𝑫𝒓𝒂𝒄𝒐 𝑴𝒂𝒍𝒇𝒐𝒚Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora