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La sera, sdraiata sul letto a baldacchino, fissavo il soffitto con un sorriso impossibile da togliere. Il pensiero del bacio di Draco, di quel momento che sembrava un sogno e che invece era stato incredibilmente reale, mi riempiva di un calore che non riuscivo a ignorare.

Ripensavo a ogni dettaglio, al suo sguardo, al modo in cui mi aveva avvicinata con delicatezza e alla sua voce, che mi aveva confessato qualcosa che nemmeno immaginavo. Mi sentivo finalmente sollevata, come se il mondo fosse meno complicato e le preoccupazioni che avevo si fossero momentaneamente dissolte, come se finalmente avessi trovato un po' di serenità, qualcosa che mi apparteneva, lontano dalle aspettative degli altri. 

Quella notte dormii poco, ma il mattino successivo mi sentii stranamente sollevata, come se un peso si fosse dissolto.

La mattina seguente decisi di svegliarmi presto. Era meglio così, per evitare le domande curiose e sguardi indagatori delle ragazze. Scivolai fuori dal letto in silenzio e mi preparai, dirigendomi verso la Sala Grande quando il castello era ancora avvolto in un tranquillo silenzio.

Entrando, vidi che il tavolo di Serpeverde era quasi vuoto: Draco, Blaise e pochi altri studenti sparsi stavano facendo colazione. Appena mi vide, Draco mi fece un cenno con la mano invitandomi a sedermi accanto a lui. Esitai un attimo. Sapevo che sarebbe stato meglio restare distante, non volevo attirare attenzioni. Ma, senza pensarci troppo, finii per sedermi vicino a lui, il cuore che batteva più veloce per ogni passo.

"Come hai dormito?" mi chiese con un sorriso appena accennato.

"Cerano parecchie cose su cui riflettere..." risposi, abbassando lo sguardo e cercando di non sorridere troppo apertamente.

Blaise si unì alla conversazione, chiedendo con un sorriso curioso: "Da quando voi due andate così d'accordo?"

Ridemmo, trovandoci a parlare di piccoli episodi, dettagli scolastici e qualche pettegolezzo dei corridoi. La conversazione era leggera, quasi normale, ma al contempo diversa: sentivo la vicinanza di Draco e notavo come il suo sguardo incrociasse il mio con una dolcezza che mi lasciava senza parole.

Poi, in un gesto silenzioso e sottile, Draco posò una mano sulla mia coscia, nascosta alla vista degli altri. Il mio respiro si fermò un istante, e cercai di mantenere un'aria rilassata, impegnandomi a non dare nell'occhio. Mi sembrava di vivere un momento sospeso tra realtà e sogno, dove ogni contatto diventava un segreto e ogni gesto nascosto assumeva un significato che andava oltre le parole.

Draco continuò a parlare con Blaise, mantenendo un'aria del tutto naturale, ma la sua mano rimase lì, un gesto che poteva sembrare casuale ma che per me era molto più di questo.

Continuavo ad ascoltare Blaise e a rispondere alle sue domande come se niente fosse, ma nella mente continuava a rimbalzare il pensiero della mano di Draco sulla mia gamba, il suo tocco inaspettato. Era come se fossimo in un mondo nostro, in cui potevamo essere vicini senza preoccuparci di quello che gli altri avrebbero potuto pensare.

Rimasi immobile, cercando di nascondere ogni reazione mentre sentivo la mano di Draco sulla mia coscia, un contatto semplice eppure incredibilmente intenso. Mi sforzavo di partecipare alla conversazione con Blaise, sorridendo e annuendo, ma tutto il mio essere era concentrato sulla presenza di Draco accanto a me.

Dopo qualche minuto, Blaise si alzò, dicendo di dover passare in biblioteca prima della lezione. Non appena si allontanò, Draco si avvicinò ancora di più, il viso a pochi centimetri dal mio. Mi lanciò un'occhiata di sfida e dolcezza allo stesso tempo, come se sapesse perfettamente l'effetto che mi faceva.

"E adesso?" sussurrò, un leggero sorriso che giocava sul suo volto.

Cercai di mascherare l'emozione e abbassai lo sguardo, cercando di mantenere la calma.

"Adesso dobbiamo stare attenti." risposi sottovoce sorridendo, consapevole che la Sala Grande iniziava a riempirsi di studenti.

Draco rise piano, come se la mia cautela lo divertisse. 

"Non è così facile stare attenti vicino a te." ribatté, il tono della sua voce caldo e quasi ironico. Ma senza dire altro, si alzò dal tavolo, gettandomi uno sguardo significativo. 

"Ci vediamo più tardi... Lily."

Quando si allontanò, rimasi seduta lì con il cuore che batteva all'impazzata. Cercai di calmarmi e di riprendere a mangiare, ma era inutile: ogni dettaglio mi riportava a lui, a quella vicinanza che mi lasciava una scia di emozioni incontrollabili.

Quella giornata sembrava trascinarsi tra lezioni ed esercizi pratici. Mi accorgevo di cercare Draco con lo sguardo più spesso di quanto volessi ammettere e ogni volta che incrociavo il suo sguardo o sentivo il suo nome menzionato, mi ritrovavo a rivivere quella mattina.

Poco prima della lezione di Incantesimi, Olivia e Abigail mi fermarono nel corridoio, notando il mio comportamento insolito.

"Stai bene, Lily?" mi chiese Olivia, preoccupata.

"Sì, sì, tutto bene," mentii, cercando di allontanare quell'aria sospetta. "Ho solo un po' di cose per la testa, sapete i compiti, il Quidditch..." inventai.

Mentre Abigail continuava a parlare, notai una figura che si avvicinava lentamente dietro di lei: un ragazzo alto, con un sorriso sfuggente e il dito premuto sulle labbra in segno di silenzio. Mi colse di sorpresa vedere come si muovesse con disinvoltura, divertito dall'idea di spaventare Abigail. Quando fu abbastanza vicino, le strinse i fianchi con un gesto rapido. Abigail sobbalzò, emettendo un grido soffocato, per poi esplodere in una risata quando si voltò e si trovò davanti il volto di Cedric Diggory.

"Oh, Cedric!" esclamò lei, sollevata e divertita, prima di lanciargli un abbraccio caloroso. "Ma vuoi farmi morire di paura?"

Cedric rise con fare spensierato. "Era troppo facile." disse con una risata sincera.

Poi, con un sorriso amichevole, si rivolse verso di me. "Piacere, Cedric." disse, tendendomi la mano. "Sono l'elemento di disturbo preferito di Aby."

Olivia scoppiò a ridere, mentre io lo salutai, con una sensazione di sincera simpatia. Aveva un'energia solare, di quelle che ti mettono subito a tuo agio e la sua complicità con Abigail era evidente.

"Questo è Cedric, il mio migliore amico." Mi spiegò Abigail, lanciandogli un'occhiata affettuosa. "Non farti impressionare da questi scherzi... è il più bravo ragazzo che conosca."

Cedric rise e i suoi occhi brillarono divertiti. "Solo con i miei amici migliori." replicò scherzando, mentre il suo sguardo passava da una di noi all'altra.

Scambiammo ancora qualche parola, parlando di tutto e di nulla, ma percepii subito quanto fosse genuino e simpatico. Cedric aveva una naturalezza che rendeva ogni conversazione leggera e piacevole.

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Buongiorno stellineee <3 <3 <3

Ecco a voi un gesto fugace di draco e l'introduzione di un nuovo personaggio: Cedric Diggory.  Cosa succederà nel prossimo episodio?? Tutto è ancora da vedere... intanto BACI BACII

stellina?

𝑫𝒊𝒇𝒇𝒆𝒓𝒆𝒏𝒕 - 𝑫𝒓𝒂𝒄𝒐 𝑴𝒂𝒍𝒇𝒐𝒚Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora