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I giorni successivi a quella notte passarono in un misto di confusione e silenzio.

Io e Draco non ci parlammo più. Non che lo evitassi di proposito, ma ogni volta che i nostri sguardi si incrociavano nei corridoi o in Sala Grande, uno dei due si girava dall'altra parte. Non era imbarazzo, almeno non del tutto, ma qualcosa di più complicato.

La distanza, però, mi aveva dato tempo per riflettere su ciò che era successo. Quel momento nel corridoio, il quasi-bacio, il modo in cui il suo respiro mi aveva sfiorato i capelli... erano immagini che non riuscivo a togliermi dalla testa. Ma ogni volta che ci pensavo, cercavo di allontanare quei pensieri. 

Draco Malfoy non era la persona giusta per me. Non poteva esserlo. Le voci su di lui parlavano chiaro: il suo coinvolgimento con magia oscura, la sua freddezza, la sua inclinazione a mettere i propri interessi al di sopra di tutto il resto.

E io non avevo bisogno di casini più grandi di quelli che già avevo. I miei genitori... loro avevano sempre pretese enormi su di me. Non ero sicura di riuscire a reggerne ancora di più.

Ero seduta a pranzo con Olivia e Abigail nella Sala Grande, immersa nei loro discorsi frivoli sui compiti di Pozioni e su chi sarebbe stato il più bello al ballo del ceppo. Io annuivo ogni tanto, ma la mia mente era altrove.

"Hey, Lily, ci stai ascoltando?" Abigail mi guardava con aria divertita, una ciocca di capelli ricci che le sfuggiva dal cappuccio della divisa. "Scommetto che pensi ancora a quel litigio con Pansy, eh? Sai, ha cercato di incastrarti per bene, quella serpe."

Sorrisi debolmente. "Sì, qualcosa del genere."

Ma prima che potessi dire altro, un'ombra passò sopra il nostro tavolo. Mi voltai giusto in tempo per vedere un gufo scendere in picchiata verso di me. Si posò sul mio piatto, facendo sobbalzare Olivia e Abigail. Tra le zampe, stringeva una lettera.

"Perché hai ricevuto una lettera a quest'ora?" chiese Olivia, curiosa, osservando la busta con le sopracciglia aggrottate. La maggior parte delle lettere arrivava di solito al mattino, durante la colazione.

Un senso di ansia mi attanagliò il petto. Non ricevevo lettere così, all'improvviso, a meno che... i miei genitori.

Presi la lettera con mani tremanti, riconoscendo subito la calligrafia rigida e perfetta di mia madre. Sapevo già cosa avrei trovato, ma il timore di aprirla era come una morsa che mi stringeva lo stomaco. Il gufo batté le ali e volò via, lasciandomi sola con quella busta pesante tra le dita.

"Aprila!" insistette Abigail, afferrandomi il braccio per l'entusiasmo. Ma io non condividevo affatto la sua curiosità.

Respirai profondamente e scivolai un dito sotto il sigillo, rompendo la cera con il simbolo della mia famiglia. Tirai fuori il pezzo di pergamena e, come mi aspettavo, il contenuto era tutt'altro che piacevole.

"Lily,

abbiamo ricevuto i tuoi ultimi risultati e siamo delusi nel vedere che non hai migliorato i tuoi voti in Incantesimi. Come abbiamo già discusso più volte, ci aspettiamo molto di più da te. Sai quanto siano importanti questi esami per il tuo futuro, e non possiamo accettare che tu non eccella in ogni materia. Tuo padre ed io ne riparleremo quando tornerai a casa per le vacanze di Natale.

Mamma."

Sospirai, il foglio di pergamena si accartocciò leggermente nelle mie mani. Era sempre la stessa storia: aspettative irraggiungibili, delusione e promesse di discussioni future. Non importava quanto cercassi di migliorare, non sembrava mai abbastanza. E ora, con tutto il resto che mi stava crollando addosso, non ero sicura di quanto ancora potessi sopportare.

𝑫𝒊𝒇𝒇𝒆𝒓𝒆𝒏𝒕 - 𝑫𝒓𝒂𝒄𝒐 𝑴𝒂𝒍𝒇𝒐𝒚Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora