12. J E A L O U S Y

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Prima di leggere il capitolo, vi prego di mettere la stellina per incoraggiamento a continuare.👀🔥🌺

"Ho la religione dell'amore, non do il mio corpo senza la mia anima, né la mia anima senza il mio corpo

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"Ho la religione dell'amore,
non do il mio corpo senza la mia anima,
né la mia anima senza il mio corpo."

Rose rosse.
Di solito chi manda rose rosse, sono simbolo di passione, romanticismo e amore.

Questo tizio, che neanche ho visto, se non sentito solo alle mie spalle, mi ha regalato, non una rosa, ma un intero mazzo.

La mia porta di apre bruscamente, mostrandomi un Zyran parecchio furioso.

<Cosa credi di fare?> gli urlo contro <Ti sembra modo di entrare?>

Ma il suo sguardo mi fa zittire, mentre vorrei urlargli contro una miriade di altre cose.

È parecchio incazzato, come non l'ho mai visto.

Si richiude la porta alle spalle, più bruscamente di come l'ha aperta.

<Chi ti ha regalato quelle rose?> chiede serio, una serietà che non gli ho mai visto.

E la dice lunga su quanto lo trovo strano adesso, visto che è serio tutto l'anno.

<Non sono affari tuoi.> gli rispondo tornando ai miei fogli.

Ho intenzione di lavorare e non di stare dietro ai suoi sbalzi d'umore.

La mia sedia girevole, viene afferrata con forza e vengo strattonata bruscamente verso di lui.

Si abbassa leggermente, tenendosi con le mani sui braccioli della mia sedia.

Adesso siamo faccia a faccia.

Il respiro mi si blocca, e le immagini di ieri mi tornano in mente, come un flash.

Flash di noi due, su quel dannato vicolo, mi compaiono nella mente.

<Chiunque te le abbia mandate non ti conosce abbastanza da mandarti dei fiori, quindi chi è stato?>

<Che ne sai se chi me le ha mandate non mi conosce?> mi acciglio continuando a guardarlo, anche se la tensione che si è creata, mi dice di togliere i miei occhi dai suoi, ma non lo farò.

Non gli darò mai il sazio di vedermi cedere.

<Se ti conoscesse, saprebbe che i tuoi fiori preferiti sono i tulipani bianchi, non quelle patetiche rose rosse.>

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