13. M A R T H A' S V I N E Y A R D

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Prima di leggere il capitolo, vi prego di mettere la stellina per incoraggiamento a continuare.👀🔥🌺

"Ho un limite a tutto

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"Ho un limite a tutto. Poi non
me ne frega più niente di nessuno."

Io e Zyran non parliamo dal giorno in cui mi ha baciato.

Ci siamo baciati.

Sono passati quattro giorni, e ogni volta che possiamo dirci qualcosa, veniamo interrotti o c'è sempre qualcosa che ha più importanza di qualsiasi cosa dobbiamo dirci.

Non ho detto a nessuno del nostro bacio, né a Sienna né ad Abel.

Di solito, sarebbero stati i primi da cui sarei corsa a dirlo, ma non so perché, per qualcosa che non ho ancora compreso a pieno, ho preferito tenerlo per me.

Mi sono persino ritrovata a pensare, che se lo dicessi ad alta voce, lo renderei reale.

E non voglio renderlo reale, se poi dall'altra parte ho dell'indifferenza.

Non mi farebbe bene, e non voglio ritrovarmi a deprimermi perché Zyran Ashford ha deciso di baciarmi e dopo lasciami come una completa idiota.

Siamo nel nostro aereo privato, che ci sta portando a Martha's Vineyard.

Mi trovo seduta nell'ultimo sedile, e vicino a me siede Abel e Sienna che stanno beatamente dormendo, con tanto di mascherina sugli occhi, per non essere disturbati dal sole.

Alla destra del corridoio, siedono Gideon, Zyran e mio fratello Rhys. Sbirciando, noto che hanno tutti e tre gli occhi chiusi.

Invece proprio al centro dell'aereo, ci sono i nostri genitori, che parlano di affari.

Chiedo alla hostess di portarmi un bicchiere di champagne, magari mi aiuta a rilassare la mente e riuscire a riposare almeno per le prossime due ore di volo che ci attendono.

Non appena me lo porta, me lo scolo velocemente e glielo porgo. Alzando gli occhi, noto l'hostess che mi fissa, non so se dire schifata o sbalordita.

Decido di mettermi le cuffiette, dove parte in automatico la mia playlist, e sulle note di Always di Bon Jovi, riesco a rilassarmi abbastanza da prendere sonno.

Che non sembra durare molto, visto che neanche il tempo di chiudere gli occhi, che una turbolenza mi fa sobbalzare.

Tolgo le cuffiette e sento il comandate di volo, parlare alla radio, che stiamo per atterrare.

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