Blue odia la sua vita. Odia casa sua, i suoi fratelli e suo padre. Dopo la morte della madre si è ritrovata catapultata in un universo completamente maschile, malato e violento. Ma ormai è abituata a tutto questo, niente deve distrarla dai suoi comp...
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«Grazie per la serata.»
Salutai Blake con la mano.
Era mezzanotte passata e non ero mai rientrata così tardi; sperai che Victor o Vincent non facessero storie, visto che ero stata sotto la supervisione di Blake.
«Ora dove vai?» chiesi, senza riuscire a trattenere la mia smisurata curiosità. «A dormire.»
Inclinai leggermente il capo.
«In camera di Cindy?» «Ti importa?»
Mi raggelai. Che cazzo stavo facendo?
Non era cambiato niente. Avevamo passato una bella serata e parlato a cuore aperto, ma ciò non cambiava chi eravamo.
Lo salutai di tutta fretta e mi richiusi la porta alle spalle.
La stanza era buia e, non appena accesi la luce, confermai l'assenza di Caroline nonostante l'ora tarda.
A essere sincera, ci rimasi male: aveva promesso che saremmo state insieme, durante il weekend, e aveva preferito Victor a me.
Ero stata io ad andarmene per decisione di Blake, ma avevo sperato che lei mi chiamasse anche solo per sapere come stavo.
Decisi che non mi sarebbe importato mentre levavo il vestito e il costume ancora leggermente umido e mi preparavo per entrare in doccia.
Ne uscii rigenerata, con un asciugamano ad avvolgermi il corpo e i capelli bagnati che gocciolavano lungo le spalle.
In quel momento bussarono alla porta, e aprii senza esitazione, poiché sapevo che era Caroline.
«È mezz'ora che busso, cazzo.»
Blake sgranò gli occhi nel guardarmi e io strinsi la presa su quel misero asciugamano.
«Che ci fai qui?» «Credo che siano impegnati.»
Fece un cenno del capo rivolto verso la stanza accanto.
Gli chiusi la porta in faccia e mi vestii in tutta fretta.
Lo raggiunsi nel corridoio e mi precipitai verso la porta adiacente, contro la quale battei il pugno un paio di volte.
Ad aprire, fu un Victor molto affannato, molto sudato e poco vestito.
«Sei con Caroline?» domandai, come se non fosse ovvio. «Blake è fuori se voi siete insieme.»
Mio fratello guardò l'amico con sguardo supplichevole.
«Dai Blue, può dormire con te. Non ti ucciderò» terminò rivolto a Blake.
«Ma c'è solo...»
Mi richiuse la porta in faccia, il tempo di finire di parlare mancò.
