mi sedetti sul suo letto, rannicchiandosi su di esso, portai le ginocchia al petto, posando la guancia destra su una di esse, mentre con le mani giocavo coi capelli.
la stanza era quasi buia, essendo grande le finestre non portavano luce in ogni angolo della stanza.
presto si aprì la porta, rivelando la stanca figura di Lucifero quasi trascinarsi dentro la stanza, chiudendosi la porta alle spalle.presto mi alzai in piedi, chiamando il suo nome.
«Lucifero»
mi asciugai velocemente le lacrime con la ruvida manica di stoffa della mia maglia.
lui si girò di scatto, sussultando.«diamine Eulalia mi hai fatto prendere uno spavento»
alzai lo sguardo, rivelando lo spavento e il dolore nei miei occhi.
lentamente mi avvicinai verso di lui, fermandomi a pochi metri.«Alastor mi ha riferito notizie poco gradevoli»
esitai a parlare ulteriormente, ma dopo un suo sguardo preoccupato, mi decisi a continuare.
«non c'è più nulla da fare. perderò i miei poteri.. ormai è tardi. »
abbassai lo sguardo, iniziando a fissare il pavimento. non riuscii a guardare la sua espressione, ma percepivo che era più che allarmato.
improvvisamente portò le sue mani sulle mie spalle, stringendole con veemenza.«no non è possibile, possiamo fare qualcosa-»
gli presi i polsi facendogli mollare la presa, scuotendo la testa. sentivo gli occhi pizzicare fino a procurarmi abbastanza dolore da farmeli strizzare. sentii più lacrime cadere dai miei occhi contemporaneamente.
lasciai i suoi polsi, ma lui non reagì, era fermo, interdetto, riuscivo a percepire il suo stupore.
«Eulalia noi troveremo un modo io-»scossi la testa alzando lo sguardo, forzando un sorriso.
«con o senza poteri non importa, ho Charlie, ho Angel, ho Alastor.. ho te»
la mai voce tremolava, un nodo si formò nuovamente in gola, portandomi a singhiozzare lievemente.
guardai il demone negli occhi, lui stava sorridendo, aveva però gli occhi lucidi.portò una mano sulla mia guancia, accarezzandola.
sentii una scossa percorrermi la spina dorsale, provocandomi dei brividi.
«certo.. ti proteggeremo noi»
mi asciugò le lacrime con un movimento delicato del pollice.
percepivo il mio battito cardiaco accelerare, lo sentivo rimbombare nella mia testa, come se non bastasse sentii le guance farsi calde.lui lasciò cadere una lacrima sul suo viso, e presto di avvicinò al mio, dandomi un caldo bacio sulla guancia.
era un bacio dolce, delicato, mi aveva solo sfiorata.
mi tuffai in un forte abbraccio, lui esitò qualche secondo a ricambiarlo, ma mi strinse forte a lui, riuscii a percepire la sua preoccupazione, il modo e il ritmo del suo cuore lo facevano palesare, nonostante stesse provando a nasconderlo.
mi sentii avvolgere, dimenticai ogni preoccupazione, il mio corpo e la mia mente si fecero leggere, riuscivo a sentire soltanto sollievo, sicurezza.
sentivo di aver bisogno di quell'abbraccio, che durò interminabili istanti, finché egli non s'allontanò solo col viso.mi prese il mento tra pollice e indice, e con gli occhi pieni di stelline, illuminati più del cielo notturno nel mondo umano, annullò la distanza tra noi, premendo dolcemente le sue labbra sulle mie.
sentivo il suo respiro caldo e leggermente irregolare sbattermi sul naso, ma senza pensarci, caddi in tentazione, ricambiando quel dolce bacio a stampo.
dopo pochi secondi, egli si allontanò nuovamente, ma non volevo.
non volevo lasciarlo andare, avevo bisogno di sentirlo vicino a me.le mie labbra si fecero nuovamente freddastre, abbastanza da recarmi fastidio, ma aprii lievemente gli occhi solo per capire il motivo per il quale il demone si era allontanato.
«sei unica anche senza i tuoi poteri, Eulalia. »
sentivo il battito accelerare ancora e ancora, il respiro farsi più affannato.sorrisi lievemente, prendendogli il colletto della camicia, costringendolo nuovamente in un bacio, lo sentivo sorridere sulle mie labbra.
non era un bacio malizioso, era pieno di dolcezza, semplicità, sincerità.
un semplice bacio a stampo, rassicurante.
mi staccai definitivamente, spostandomi dall'abbraccio.
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-✰ 𝐩𝐚𝐫𝐥𝐚 𝐝𝐨𝐥𝐜𝐞𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 ✰ - Hazbin Hotel.
FanfictionEulalia, dopo aver condotto una vita turbolenta a causa di suo marito, si ambienta all'inferno. Una volta arrivata inizia a sconfiggere qualunque ostacolo lei si trovi davanti, grazie alla rabbia repressa verso le persone che in vita le hanno volta...