XXXIV.

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indicai con l'indice una parete con appeso uno dei "fucili" di Angel, lui scosse la testa non capendo.

«non se ne parla nemmeno troia»

lo presi per le spalle, guardandolo dritto negli occhi con preoccupazione. ormai ero totalmente in preda alla paura.

«senti Angel, non sappiamo chi ci sia lì fuori, io non ho più i miei poteri, quindi l'unica soluzione sono le tue armi, le prenderò anche se non vorrai, sta a te decidere se accompagnarmi o no, io ci andrò comunque, mi dispiace. »
mi precipitai su quel fucile, lo afferrai e l'adrenalina iniziò a farsi strada dentro me, quando vidi che Angel di stava avvicinando, iniziai a correre più veloce che mai, non avrei mai pensato di essere in grado di percorrere così tanta strada in così poco tempo.

in men che non si dica mi trovai all'entrata, che ovviamente era sigillata.
con la mano ancora fasciata e sanguinante, tirai un fortissimo pugno su una finestra, e questa esplose provocando un fortissimo baccano, che però non venne notato da nessuno essendo il frastuono che arrivava da fuori.
agilmente saltai in modo da non conficcarmi le schegge della finestra nelle gambe.

appena vidi chi c'era di fronte a me, mi si bloccò il cuore, una sensazione di vuoto mi pervase il petto, ma appena questi incontrarono il mio sguardo, una rabbia mai provata prima si fece strada in me, facendomi quasi piangere dal nervoso.

«oh è arrivata l'impotente paladina della giustizia. »

il mio ex marito era di fronte a me, che mi prendeva in giro mentre combatteva ancora con Alastor e Lucifero, ma non era da solo, ovviamente.
le tre V e un'armata di peccatori erano con lui, cosa che mi fece ribollire ancor di più il sangue nelle vene.

Lucifero si girò verso di me, con sguardo quasi deluso.
io non fiatai, distolsi lo sguardo e aprii il fuoco.
iniziai a sparare dritto in faccia a quel verme, colpendo più volte una delle sue ali.
Alastor continuò imperterrito a divorare i peccatori, mentre Lucifero si concentrava sulle tre V. avrei dovuto affrontare io Jake.

dopo non molto grovigli di fili neri arrivarono in tutta velocità verso di me, ma riuscii a schivarli, anche se non perfettamente, infatti venni colpita ad un braccio, che presto iniziò a sanguinare. i suoi fili erano taglienti, avrei rischiato ancor di più essendo appena uscita da un coma di 5 giorni.

mi sforzai, riuscendo ad utilizzare le mie ali, lo colsi alla sprovvista, mi posizionai dietro di lui e iniziai a sparargli alla schiena, venni però fermata da un filo nero che mi strinse il braccio destro, strappandomi il vestito.
egli mi scaraventò a terra, ma riuscii a rialzarmi.
proprio mentre arrivava un'altro attacco verso di me, Angel comparve di fronte a me, e mi salvò da quel colpo per me troppo difficile da schivare, infatti quasi mi colpì.

erano rimasti ben pochi peccatori, perciò sapevo che Alastor li avrebbe divorati in poco tempo.
io ed Angel continuavamo a combattere contro Jake, quando all'improvviso il ragno venne colpito da lui, che si gettò a terra dolorante.

«ANGEL»
urlai in preda al panico, quasi per andarlo a controllare, ma mi ricordai ben presto che se avessi voluto difenderlo avrei dovuto combattere, non avrei potuto aiutarlo.

finalmente Alastor si liberò, era uno scenario incredibile e spaventoso, la terra era diventata umida, puzzava di sangue di demoni, era nero, e molte volte passandoci sopra potevi sentire un piccolo "splash" a causa della quantità di sangue.
Alastor aveva ormai i contorni della bocca totalmente neri a causa dei peccatori divorati, ma questo gli aveva solo fatto guadagnare energia, infatti si scagliò immediatamente su Vox, che cadde a terra scheggiandosi lo schermo.

«non ti ricordavo così debole»
Alastor iniziò a provocarlo, cosa che mi fece scappare un leggero sorriso, che a quanto pare infastidì parecchio Jake.

«EULALIA!»
sentii la voce di Angel chiamare il mio nome, infatti mi girai verso di lui, ma quando mi voltai nuovamente vidi lucifero di fronte a me con un filo dritto nel petto, che gli passava da parte a parte.

presto l'uomo cadde a terra, iniziando a sanguinare come non mai
«Lucifero no!»

Angel si riuscì a rialzare, aiutò Alastor tenendo occupati gli altri per coprirci.
mi strappai un'altro pezzo della gonna, avvolgendolo con forza intorno al busto dell'uomo.

«stai perdendo il tuo fidanzatino troia?»

Jake ridacchiò, questo era troppo, sentii il petto e la testa bruciare, iniziai a fluttuare non per mia volontà ma nemmeno me ne resi conto, ero entrata totalmente in trance.

tirai un urlo stridulo, mi fiondai verso di lui e lo feci cadere dritto a terra, alzando tanta terra da creare quasi un effetto nebbia.
non riuscivo a fermarmi, con tutta la mia forza iniziai a tirargli pugni in viso, non accorgendomi che c'era una luce estranea che iniziava a brillare sopra di me.
dopo l'ennesimo pugno sulla mascella sentii un forte "crack", capii di avergliela rotta.

continuavo a non controllarmi, presi così la sua testa, rivolgendola verso il pavimento e iniziando a sbatterla ripetutamente. ogni volta che egli provava ad alzarsi, io lo bloccavo con gli artigli, ferendolo ulteriormente. lui perse i sensi, ma io ero ancora fin troppo arrabbiata, sentivo un così forte dolore al petto che non riuscivo a percepire il mio battito cardiaco, ma non riuscivo a preoccuparmene in quel momento.

mi scaraventai con la velocità di una cometa su Velvette, che stava provando a soccorrere Jake.
vedevo la mia pelle schiarirsi sempre più, diventavo pallida, quasi bianca, ma non m'importava.
feci lo stesso con lei, anche se stava riuscendo a tenermi testa, d'altronde anche lei era un'overlord.

riuscii a stenderla sul pavimento, così iniziai a prenderla a morsi e strapparle la carne sia con i denti che con le unghie, infatti presto anche lei perse i sensi.
nel mentre Vox era sotto ad Alastor che chiedeva pietà, con il monitor ormai spento.

Angel affrontava prontamente Valentino, ma stava fallendo.
provai ad aiutarlo, ma Alastor mi precedette, e lo stese come se nulla fosse.
appena questo emanò il suo ultimo respiro, un bagliore rosso si creò intorno al collo di Angel Dust, che probabilmente stava essendo liberato dal suo contratto.

mi fiondai nuovamente verso Lucifero, notando che ormai non respirava quasi più. posai le mie mani sul mio petto, e scoppiai in un fragoroso e interminabile pianto, sul corpo in fin di vita... dell'uomo che amavo.

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SPAZIO AUTRICE
tranquilli non è finita qui, scusate il ritardo, oltretutto. :)

non sono brava con i combattimenti, mi rendo conto che potrebbe far schifo o non piacere a molti di voi, ma spero che proseguirete poiché mancano solo un paio di capitoli!

grazie per l'enorme supporto che state dando a questa storia🥹🫶🏻

vi voglio bene🫶🏻🫶🏻

 -✰ 𝐩𝐚𝐫𝐥𝐚 𝐝𝐨𝐥𝐜𝐞𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 ✰  -  Hazbin Hotel. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora