XXI.

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appena io ed Angel uscimmo dal palazzo dove si era tenuta la riunione con Stolas, scoppiammo a ridere.
«cazzo dovevi vedere la faccia di Stolas appena ti sei messa faccia a faccia con Blitzø. »

rise il demone, portando due delle sue mani in testa e un'altra sul petto.
«beh, posso immaginarla»
ridacchiai, continuando a fumare la mia sigaretta.

«sei davvero così lenta a fumare»
affermò il demone quasi infastidito

«e tu sei così lento a dichiarare i tuoi sentimenti. »
lo provocai, continuando a ridere, cercando di non affogarmi col fumo.
io ed Angel eravamo diretti in negozi di vestiti, ci saremmo dati alla pazza gioia. d'altronde avrei pagato io, come sempre.
avevo molti soldi da parte poiché non ero una gran spendacciona, mi piaceva risparmiare e usare i soldi nei momenti importanti come questi.
molti soldi arrivavano da Lucifero, dato che per molti anni ho lavorato per lui.

«ehi questo è un colpo sotto la cintura testa di cazzo»
scossi la testa, adocchiando poi un vestito a dir poco splendido nella vetrina di un negozio.

era un vestito ottocentesco, con un corsetto verde pistacchio ricamato con un delizioso motivo a ghirigori, con al centro un merletto bianco.
aveva poi una gonna a campana, con un richiamo dei ricami presenti sul corsetto, ma solo fino a metà vestito, il resto della gonna era di raso, con alcuni pezzi di merletto bianco che cadevano dolcemente fino all'orlo della gonna, dov'era collocato un merletto bianco panna.

«oh non ci pensare nemmeno, oggi farai la troia insieme a me. devi sbizzarrirti»
Angel notò il mio sguardo fisso su quel vestito, sembrava quasi stessi sbavando sulla vetrina.

« oh andiamo ma è così elegante»
il demone mi prese la mano, facendomi cadere così la sigaretta ormai finita.

mi trascinò nella via parallela, dov'erano situati molti negozi di abbigliamento, decisamente non del mio stile.
egli, sempre trascinandomi, mi fece strada in un negozio abbastanza carino, perciò iniziai a cercare qualcosa, ma era tutto terribilmente corto e rivelante.
sentii la voce di Angel chiamarmi, perciò mi diressi verso di lui.
egli aveva in mano un completo a due pezzi.

«non puoi dire di no a questo»
il pezzo di sotto era una gonna esageratamente corta di raso rossa, con quattro bottoni bianchi su di essa, mentre il pezzo di sopra era composto da una maglietta semplice rossa, dello stesso materiale della gonna, con solo un merletto bianco alla fine delle maniche, e una giacca dei medesimi materiali e colori, con gli stessi bottoni bianchi della gonna.

lo guardai non molto convinta.
«oh dai su troveremo degli accessori da abbinarci. solo per sta sera per favoreeeee»
non seppi resistere agli occhi dolci del mio amico, perciò annuii.

mentre lui cercava qualcosa per se, trovai dei guanti corti neri, sarebbero andati bene, suppongo. avrei comunque avuto le maniche lunghe.
cercando in giro notai anche delle calze lunghe nere vedo non vedo, perciò le presi.
Angel arrivò in tempo, facemmo a turno e ci provammo entrambi i nostri abiti.

lui aveva optato per una mini gonna in pelle, un top sempre in pelle, e una giacchetta corta. un look total black.
comprammo i vestiti scelti, andando a zonzo ancora un po'.

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io ed Angel ci eravamo fermati a mangiare in un pub per cena, giusto qualche stuzzichino, ma non avrebbe fatto male di tanto in tanto sgarrare. mi sentivo fin troppo scoperta, eravamo seduti su un divanetto trovato a fortuna, e sentivo la gonna essere esageratamente corta. mi stava sotto al sedere solo di qualche millimetro.
presto ci spostammo al bancone, iniziando a prendere da bere.

 -✰ 𝐩𝐚𝐫𝐥𝐚 𝐝𝐨𝐥𝐜𝐞𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 ✰  -  Hazbin Hotel. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora