~2~

121 7 6
                                    

⚠️BULLISMO⚠️


«Osamu, smettila! Non può andare avanti così! Devi dire qualcosa!»

«Non posso Akiko, Fyodor sa troppo su di me, mi ritroverei ad essere al centro dell'attenzione in modo assurdo! Non potrei più venire a scuola in pace...»

Akiko sospira, mentre mi aiuta a disfarmi delle funi da ginnastica con le quali sono stato legato nel magazzino della palestra.

«E poi, verrebbe fuori anche il suo nome...» aggiungo.

«Quindi, ti stai sorbendo questo per lui?»

«Ho stretto un patto con Fyodor. Non gli farà più niente, non gli parlerà più, e non lo sfiorerà nemmeno, e in cambio, può farmi tutto ciò che vuole.»

Akiko sorride, mentre fa scivolare un pezzo di corda lungo le mie caviglie, sfilandolo poi dai piedi.

«Stai cercando di farti perdonare? Guarda che prima o poi si renderà conto di ciò che stai facendo, e allora-»

«No.» la interrompo «È solo per la mia coscienza.»

«Quindi, grazie a ciò, gli incubi sono improvvisamente terminati?» chiede seria, intuendo la risposta dal mio silenzio. 

«Puoi provare a parlargli. Sai, io e lui stiamo facendo molta amicizia, se ti va di trascorrere le pause con noi.» mi propone.

«Non credo che lui voglia trascorrere le pause pranzo con colui che gli ha rovinato la vita.»

«Ma insomma Osamu!» esclama improvvisamente «Se non ci provi non lo saprai mai!»

«A me in realtà è sembrato abbastanza chiaro ciò che ha detto l'altro giorno...»

«Okay, smettila! Vieni con me!» fa, prendendomi la mano e costringendomi ad alzarmi. Ormai libero dalle corde, mi trascina fuori da quello sgabuzzino angusto, fino alla nostra classe, dove alcuni dei nostri compagni stanno mangiando o chiacchierando, in attesa del suono della campanella per l'inizio delle attività dei club pomeridiani. Quando entriamo, Lui si volta verso di noi, e sorride alla vista della mia migliore amica.

«Akiko-san! Finalmente, dov'eri finita?» chiede con gentilezza, ignorandomi completamente.

«A recuperare un piccolo asociale rinchiuso in uno sgabuzzino.» risponde lei, prendendo una sedia da un banco accanto al loro e costringendomi a sedermici sopra. Fortunatamente, lei si siede in mezzo a noi due, come a bloccare le "lievi" frecciatine d'odio che Lui mi sta mandando.

«Allora Chuuya-san, cosa dovevi raccontarmi di tanto importante?»

Lui si volta verso di lei, tornando a sorridere.

«Ho deciso di iscrivermi anch'io al club di musica.»

«Davvero?» esclama Akiko, gli occhi che scintillano «Suoni già qualche strumento?»

«Il violino e il pianoforte...ma il mio strumento preferito è la chitarra.» risponde, e noto un sottile velo di imbarazzo.

«Ma che figo!» esclama Akiko, prima di domandargli «E hai mai scritto qualcosa di tuo?»

«Una volta...ma è passato tanto tempo.»

«Magari ora che sei nel club di musica ti faremo tornare l'ispirazione!»

«Chissà...E tu invece, Akiko-san? Non mi hai ancora detto cosa suoni.» chiede, cercando di sviare l'argomento.

«Solamente il flauto traverso.» risponde lei, con una nota di menzogna nella voce, che però riconosco solo io.

Se il mio cuore batte ~Soukoku~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora