⚠️NON SENTIRSI UMANO⚠️
«Allora Dazai-kun, cos'è successo stamattina?» mi domanda Sakaguchi-sensei.
«Sono andato in panico di fronte a tutti gli altri...per un momento mi sembrava di essere tornato...là.» rispondo, un po' esitante.
«Vuoi che finisco di interrogarti ora?» sospira.
«Sì, per favore.» acconsento, per poi rispondere con più calma a tutte le sue domande, sbagliandone alcuna, ma azzeccandone la maggior parte.
«Va bene dai, vedo che Nakahara-kun ha fatto un buon lavoro. Pensi di riuscire a studiare così anche gli altri capitoli?» mi interrompe ad un certo punto.
«Ci proverò.»
«Lo spero. Vai a festeggiare con Nakahara-kun e Yosano-kun, hai recuperato al meglio.» mi sorride infine.
«Arigatō gozaimasu, sensei!» esclamo, prima di correre rapido fuori dallo studio del professore, diretto in aula. Ho appena girato l'angolo però, che una voce mi blocca.
«Complimenti per l'interrogazione, mio caro "fidanzato".»
Lo guardo male.
«Qui non c'è nessuno. Non farti strane idee.»
«Hai ragione, scusa. Ma c'è un motivo per cui sono qui, ovvero devi lasciare che ti accompagni in classe. In questo modo uno dei due ci vedrà sicuro.» fa lui, avvicinandosi a me e porgendomi il braccio.
«Addirittura a braccetto?» domando scocciato.
«Abbiamo stretto un accordo, Demone Prodigio. Forza, instaura una delle tue famose recite.» mi incita.
Sbuffo, per poi prendere controvoglia il suo braccio, e adeguarmi alla sua fastidiosa camminata lenta e solenne. Lungo i corridoi, la gente ci guarda storto, ma allo stesso tempo con curiosità: Fyodor è una personalità sufficientemente influente, soprattutto nel nostro anno, il che lo aiuterà ad attrarre gossip riguardo a questo. Finalmente raggiungiamo la mia classe, a meno soli 2 minuti dalla fine della pausa pranzo. Lascio andare il suo braccio e sto per entrare in aula, quando lui mi afferra il polso, entrando così di un passo.
«Grazie Dazai. Ci vediamo domani.»
«Come vuoi.» rispondo, per poi strattonare il braccio via dal suo, e dirigermi a passo di carica verso il mio banco, estraendo il bento dalla borsa e iniziando a mangiarlo in fretta.
«O-sa-mu.»
Alzo lo sguardo, trovandomi davanti quello stupefatto di Akiko.
«Che c'è?»
«Cosa cazzo è successo con Fyodor?»
Sgrano gli occhi, sorpreso che ci abbiano visti, e Akiko, con il suo intuito innato, risponde alla domanda che non avevo neppure formulato.
«Siamo andati alle macchinette, e vi abbiamo visti passeggiare a braccetto fino all'aula.»
Allungo il collo, ma non vedo nessuno dietro di lei.
«Dov'è Chuuya?» domando, alzandomi in piedi, incurante ormai del pranzo.
«È andato in bagno...o in aula di musica, non ho ben capito. Hey, Osamu! Torna qui, non ho ancora finito con te!» mi urla dietro, mentre io esco in fretta, entrando in bagno e bussando ad ogni box chiuso, senza sentire però la sua voce. Corro poi al piano di sopra, mentre suona la campanella, fino ad arrivare all'aula di musica. Apro piano la porta, e un debole suono di tasti di pianoforte avvolge le mie orecchie, insieme ad una voce delicata.
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Se il mio cuore batte ~Soukoku~
FanfictionLoro non si sono mai sopportati. Loro non si sono mai capiti. Loro non si sono mai veramente parlati... Due quindicenni, entrambi con pesanti carichi sulle spalle, che dopo anni di litigi, insulti, risse e incomprensioni, forse riescono a riappacifi...