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⚠️BULLISMO, VIOLEN*A⚠️


«Allora Osamu, com'è andata ieri?» mi domanda Akiko, mentre camminiamo verso scuola, stranamente non in ritardo.

«Hm...mi è partito un attacco di panico mentre studiavamo biologia, mi ha consolato, abbiamo cenato insieme, è partito un attacco di panico a lui, e mi ha cacciato via, quindi penso bene.» rispondo, prima di aggiungere «Ah, e mi ha detto che in realtà non mi odia, quindi credo sia un bel passo avanti!»

«Wow. Tutto ciò in un solo pomeriggio.» ridacchia la mia amica «Ma vive solo?»

«No, con sua sorella maggiore, Ozaki Kōyō.»

«Aspetta, hai detto Ozaki Kōyō?» domanda, sgranando gli occhi.

«Sì, perché?»

«Era alle elementari con me, ma solo per un anno, perché dovrebbe avere sei anni in più di noi.» racconta.

(mi sembra che in Giappone siano sei anni di scuola elementare, ma correggetemi se sbaglio.)

«Davvero?»

«Sì. Era molto carina. Non pensavo fosse sorella di Chuuya-san, in fondo, i cognomi sono diversi.»

«Hanno padri diversi.» rispondo al suo dubbio con un'alzata di spalle.

«Oh.»

«Buongiorno Yosano-kun, Dazai-kun. Per una volta non siete in ritardo!» ci saluta Margaret-san, in piedi accanto al cancello, mentre altri studenti ci passano accanto.

«Già, visto che record!» ridacchia la mia amica, mentre entriamo. Ci cambiamo le uwabaki, per poi avviarci in classe.

«Buongiorno a tutti!» esclama allegra Akiko, aprendo la porta e venendo accolta da saluti cortesi e occhiate gentili, che si rabbuiscono una volta passati su di me e sul mio aspetto vagamente trasandato, come mio solito. 

«Chuuya-san! Buongiorno!» saluta la mia amica, scorgendo il ragazzo già seduto al suo banco e avvicinandosi a lui.

«Buongiorno Akiko-san.» risponde con un sorriso, prima di voltarsi verso di me. Il sorriso svanisce, ma la sua espressione non diventa né arrabbiata né disgustata, semplicemente neutrale.

«Buongiorno Dazai.»

«Buongiorno Chuuya.» rispondo con un cenno del capo, prima di andare al mio banco, dove mi addormento, mentre le ore di lezione mi scivolano addosso.


***


Da quel giorno, la mia routine riprende, ancora e ancora, giorno dopo giorno, con l'unico cambiamento rappresentato da quei pomeriggi di studio con Chuuya. Trascorrendo del tempo con lui, ho scoperto che non è affatto male come persona. Decisamente riservata, ma gentile...a modo suo diciamo. Anche sua sorella è cortese con me, nonostante continui, sperando io non la noti, a guardarmi di sottecchi. 

La mia vita continua ad andare avanti in questo modo fino a metà ottobre, quando un ragazzo entra in classe durante l'ora di matematica, chiedendo di me. È un tipo tra il grassottello e il muscoloso, con un naso enorme e un bizzarro ciuffetto di capelli nocciola che spunta tra la pelata.

«Sono io.» dico, alzandomi in piedi.

«Cosa succede?» domanda il nostro insegnante, rivolto all'ospite.

«Il professor Sakaguchi desidera scambiare due parole con Dazai Osamu-san.» spiega, e il professore annuisce, facendomi cenno col capo di poter andare.

Se il mio cuore batte ~Soukoku~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora