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La campanella della scuola suona il mezzogiorno.

Mezzogiorno.

Mezzogiorno.

Mezzogiorno...

Chuuya!

Merda! Mi perderò l'esibizione del club di musica.

Mi alzo dolorante, traballando fuori dal box e fissandomi allo specchio. Io odio gli specchi. Mostrano la realtà così com'è, ma in qualche modo ci sembra sempre distorta. In questo momento però, tutto ciò che vedo è un volto smorto, con uno zigomo viola e le guance arrossate, la divisa bagnata, i capelli più spettinati del solito, incrostati di sangue in certi punti. Alzo alcuni ciuffi, scoprendo un piccolo taglio sanguinante proprio sotto l'attaccatura dei capelli. 

Sospiro, e lo sciacquo rapidamente con un fazzoletto inzuppato nell'acqua, prima di barcollare fuori dal bagno a passo svelto, ma comunque troppo lento. Attiro su di me gli sguardi di centinaia di persone, insieme ai commenti sussurrati tra i denti dei miei compagni di classe, ma non mi importa. Raggiungo il giardino, e fortunatamente sento la fine dei ringraziamenti iniziali da parte di Akiko in quanto a capo del club.

Alcuni istanti dopo, la musica si alza nell'aria, rapidamente seguita da una voce. Una voce bellissima, sui toni di una canzone che fortunatamente conosco, avendola avuta come mia preferita alcuni anni fa.

Vi prego, leggete in fretta le prime cinque righe e poi lentamente...spero sia venuto tutto abbastanza in linea con la canzone, ci ho impiegato un'intera serata a provare a far combaciare il tutto.   :,(

Fate finta che sia una canzone giapponese ahahah.

«Quando siamo insieme il tempo prima avanza e poi va all'incontrario...

«Per ogni nostra guerra penso a tutti i baci che ci hanno rubato...»

Cerco di farmi strada fino al palco, il telefono in tasca che vibra, probabilmente i miei genitori o Atsushi-kun che mi cercano, ma non mi interessa.

«Ci siamo detti basta, senza mai dirci addio

«Perché sappiamo già che un giorno ci rincontreremo

«In una vita o un'altra, con te ci sarò io

«Ciò che vedo è sfocato ma tu resti in primo piano...»

È proprio quello che sento io in questo momento. È tutto sfocato, potrei essermi guadagnato un lieve trauma cranico, ma Chuuya è nitido come non lo è mai stato. Una chitarra elettrica in mano, il microfono vicino alle labbra, che si muovono, sorridendo, cantando. Dietro di lui mi sembra di vedere Akiko al pianoforte e Ranpo-kun con la tromba in mano, accanto ad un ragazzo con i capelli neri e due ciuffi tinti parzialmente di bianco che gli incorniciano il volto pallido; l'ho già visto qualche volta camminare con Atsushi-kun nei corridoi. 

Sono bravi, ma io sono concentrato solamente su Chuuya, sui suoi capelli arancio che si muovono nella fresca aria autunnale, sulla sua maglietta rosso fuoco, la sua giacchetta in pelle e i suoi pantaloni neri quasi attillati, un piccolo choker in tessuto nero al collo. È sexy e sicuro di sé come non l'ho mai visto. I miei occhi sono così attratti da lui e dalle emozioni che rilascia nello suonare e nel cantare, che mi sembra quasi di perdermi il significato della canzone, la quale risuona forte in mezzo a noi.

«Tutte le volte che sono insieme a te

«È come un evento rivoluzionario

Chissà perché hanno voluto cantare proprio questa canzone...

Se il mio cuore batte ~Soukoku~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora