⚠️LIEVE ATTACCO DI PANICO⚠️
Ed eccoci di nuovo.
Un'altra ripetitiva giornata di merda, come tutte le altre ripetitive giornate di merda, questo 15 settembre.
Lo giuro, non ne posso proprio più, ogni giorno non vedo l'ora che arrivi il weekend, e ogni fine del weekend non vedo l'ora che arrivi quello successivo.
Un loop senza fine.
Sveglia, corsa fino a scuola sperando di arrivare prima che Margaret-san chiuda il cancello, lezioni noiose nelle quali spesso dormo, pausa pranzo in classe, in silenzio per non provocare fastidi a Lui, club pomeridiano, in seguito al quale mi porto a casa i miei disegni, cena, e dormire. Tutto ciò, cercando di evitare Fyodor e il suo gruppetto, senza molti risultati però, viste le pizze ammuffite nel mio armadietto delle uwabaki, i disegnini sconci o gli insulti sul mio banco, colla sulla sedia, eccetera, il classico bullismo scolastico che in Giappone è estremamente comune. Non sarebbe una novità se tutto questo finisse con me che mi butto giù dal tetto della scuola, ma a me non va. Io voglio andarmene in modo spettacolare, e buttarsi dal tetto è fin troppo banale.
«Dazai-kun. Vieni un momento qui.»
La voce di Sakaguchi-sensei mi riscuote dai miei pensieri, e mi rendo conto che è suonata la campanella della pausa pranzo. Mi alzo svogliato e mi avvicino alla cattedra pronto ad ascoltare cos'ha da dirmi.
«Allora Dazai-kun, quando vuoi recuperare il voto?»
Io resto in silenzio, e lui sospira, intuendo la risposta.
«Senti, non mi resta altro da fare che assegnarti un tutor, qualcuno che vada bene nella mia materia.»
Intuendo a chi sta pensando, cerco subito di fargli cambiare idea.
«No sensei, la prego. Non si potrebbe fare con Akiko?»
«Mi dispiace, ma Yosano Akiko-kun ha voti mediamente sufficienti, mentre Nakahara-kun eccelle. E per recuperare, desidero che ad aiutarti sia qualcuno che eccella.»
Sbuffo.
«Ora gli parlerò, e quando troverà che tu sia sufficientemente pronto, me lo riferirà, e allora ti interrogherò. Va bene?» domanda, anche se so bene di non poter ribattere.
«Sì sensei.» rispondo, e lui annuisce.
«Nakahara-kun! Vieni per favore.» lo chiama.
Lui si alza, riluttante di interrompere per causa mia, come scommetto stia anche Lui pensando, la conversazione con Akiko, e ci raggiunge, ignorandomi completamente, come al solito.
«Nakahara-kun, ti faccio i miei più sinceri complimenti per i tuoi voti nella mia materia.»
«Grazie sensei.» risponde lui, composto.
«Vorrei darti una possibilità per raggiungere il massimo, se sei d'accordo.»
«E cosa dovrei fare?» domanda sospettoso.
«Fare da tutor a Dazai-kun, e aiutarlo a recuperare. Se alla prossima interrogazione prenderà un buon voto, allora sarai ampiamente ricompensato. Quando riterrai che sia pronto, dimmelo pure. Sei d'accordo?»
«Va bene sensei.» annuisce Lui, senza mostrare alcuna emozione, prima di fare un rapido inchino in seguito al gesto di congedo del professore, e tornare al suo banco. Mi congedo anch'io, e vedo Akiko che prepara una sedia per me, dunque accolgo il suo invito.
«Cosa vi ha detto il prof?» domanda lei, curiosa e impicciona come al solito, mentre lucida il suo fermaglio preferito, a forma di farfalla.
«Devo recuperare...e il professore ha detto che mi serviva un tutor...»
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Se il mio cuore batte ~Soukoku~
FanfictionLoro non si sono mai sopportati. Loro non si sono mai capiti. Loro non si sono mai veramente parlati... Due quindicenni, entrambi con pesanti carichi sulle spalle, che dopo anni di litigi, insulti, risse e incomprensioni, forse riescono a riappacifi...