Chapter Twenty

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3rd P.O.V

Stiles era nell'ufficio del consulente scolastico, seduto dal lato opposto della scrivania della signora Morrel mentre lei lo ascoltava parlare.

"Sai, quando stai annegando, in realtà non inspiri fino a poco prima di svenire. Si chiama apnea volontaria. Non importa quanto stai andando fuori di testa, l'istinto di non far entrare acqua è così forte che non aprirai la bocca finché non ti senti come se la tua testa stesse esplodendo. Ma poi quando finalmente lo lasci entrare, è allora che smette di far male. Non è più spaventoso. In realtà è piuttosto pacifico. Stiles spiegò mentre legava le corde della sua mazza da lacross"

"Stai dicendo che speri che Matt abbia sentito un po' di pace nei suoi ultimi momenti?" Gli chiese Morell.

Stiles alzò la testa e colse il suo sguardo.

"Non mi dispiace per lui" ha detto.

"Puoi dispiacerti per Matt, un bambino di nove anni che è annegato?" Morell ci ha provato.

Stiles sospirò.

"Solo perché un gruppo di imbecilli lo ha trascinato in una piscina quando non sapeva nuotare, non gli dà il diritto di andarsene ad ucciderli uno per uno" il suo tono poi si indurì quando sul suo volto apparve un'occhiataccia. "E comunque, mio ​​padre mi ha detto che hanno trovato un sacco di foto di Allison sul computer di Matt. E non solo di lei però. Voglio dire, ha inserito se stesso in queste foto. Cose come loro che si tengono per mano e si baciano. Sai, come se avesse costruito tutta questa finta relazione. Quindi sì, forse annegare quando aveva nove anni è stato ciò che lo ha mandato fuori dai binari, ma il tizio stava decisamente viaggiando su un treno pazzo"

Morell annuì.

"Una cosa positiva però è venuta fuori da tutto questo. Giusto?" Lei chiese.

Stava parlando della reintegrazione di suo padre come sceriffo di Beacon Hills. Iniziò il suo nuovo regno come sceriffo prendendo in custodia due cacciatori.

"Sì" Stiles mormorò. "Sì, ma ho ancora la sensazione che ci sia qualcosa che non va tra noi. Non lo so. È proprio come la tensione quando parliamo. Stessa cosa con Scott"

"Gli hai parlato da quella notte?"  Chiese Morell.

Stiles scosse la testa e guardò il suo bastone da Lacross.

"No, non proprio. Voglio dire, anche lui ha i suoi problemi da affrontare"

"Non credo che abbia parlato neanche con Allison" tutti appresero presto che la madre di Allison si era suicidata. Apparentemente problemi di depressione. "Ma potrebbe essere più una sua scelta, sai. La morte di sua madre l'ha colpita piuttosto duramente. Ma immagino che abbia avvicinato lei e suo padre" poi cambiò argomento. "Jackson? Jackson non è stato più se stesso ultimamente. In realtà la cosa divertente è che, in questo momento, Lydia è quella che sembra la più normale"

Morell si mosse per appoggiare il mento sul braccio.

"E tu, Stiles? Ti senti un po' in ansia per la partita di campionato di domani sera?"

Stiles si fermò mentre stringeva le corde con i denti.

"Perché me lo chiedi?" Chiese, con i denti ancora sulla rete. Si tolse i denti. "Ah. Uh, no, io... io non gioco mai. Ma ehi, visto che uno dei miei compagni di squadra è morto e un altro è scomparso, chi lo sa, vero?" Disse, un po' cupamente.

"Vuoi dire, Isaac. Uno dei tre fuggitivi. Non hai avuto notizie di nessuno di loro, vero?" Chiese Morell.

Stiles la guardò strizzando gli occhi. Perché glielo stava chiedendo?

Lɪᴛᴛʟᴇ Wᴏʟғ [Tʜᴇ Yᴏᴜɴɢᴇsᴛ SᴇQᴜᴇʟ]²Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora