Capitolo 75

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Sarah

Esco velocemente da quella stanza, sarei rimasta volentieri lì a parlare e chiarirci ma ho promesso a mida che sarei andata con lui a lezione, quindi a malincuore sono uscita. Però vorrei che lei non abbia paura di deludermi, perché io sarò sempre fiera e orgogliosa di lei comunque vadano le cose.
-Ehi, andiamo?- mi domanda
-Si, andiamo- le dico facendo un mezzo sorriso e lui capisce al volo che c'è qualcosa che non va
-Che succede?- mi domanda mentre usciamo
-Angela mi ha detto che ha paura di deludermi- le dico con un filo di voce
-Che le hai detto?-
-Che ne avremo parlato meglio più tardi e poi sono uscita- come dico queste parole lui si ferma e mi guarda in modo strano
-Fammi capire due secondi, lei viene da te perché vuole provare a chiarire, ti dice il motivo per cui si è comportata così e tu ne vai?-
-Si- dico guardandolo e lui rinizia a camminare
-Tu sei una cogliona- dice mentre mi dà una pacca sulla spalla, okay ora se ci ripenso ha proprio ragione.
-Dopo le parlo- esclamo in un sussurro e lui non mi risponde, come arriviamo ci dividiamo e entrambi andiamo nella propria sala.
Durante tutta la lezione non ho fatto altro che pensare ad Angela, non vedo l'ora di parlare con lei.

Finalmente dopo bene 3 ore finisco di fare lezione e come esco corro via, senza aspettare mida. Come  entro in casetta vedo subito Angela seduta lì vicino al tavolo che mangia una fetta di torta, di fronte a lei vedo Nahaze che le parla di chissà cosa.
-Ange parliamo?- le domando non appena mi avvicino a lei
-Si- sussurra guardandomi e si alza, io le prendo la mano e la trascino via, la porto in bagno per evitare che qualcuno ci interrompa
-Allora- dice non appena incontra i miei occhi
-Ange sento mi dispiace per ciò che ho detto ieri, so che devo starti accanto ma anche io ho avuto paura che tu ti fossi stancata di me- le dico interrompendola
-Secondo te riesco a stancarmi di una persona così da un giorno all'altro?- mi domanda in modo confuso e io le dico un semplice "no".
-Te l'ho detto io volevo allontanarti per la paura di deluderti-
-Si ma io ti amo e in qualsiasi modo andranno le cose io sarò sempre fiera di te- come dico questa frase lei fa' un piccolo sorriso e abbassa subito la testa
-Tu parli di ora però magari in un futuro non sarà così- dice con un filo di voce e dopo questa frase sento un po' di rabbia crescere dentro di me 
-Ma Angela sei seria?- le domando subito
-Si, forse ho paura anche del futuro con te-
-Non devi, io e te ci amiamo e anche se discutiamo restiamo insieme. È vero tu sei l'opposto di me e io lo sono di te ma riusciamo a capirci lo stesso, quindi se hai paura del futuro con me devi pensare al fatto che dopo tutto questo tempo siamo ancora qui, devi pensare al fatto che io voglio un futuro con te- dico tutto d'un fiato e lei si avvicina a me, mi prende il viso tra le mani e mi obbligo a guardarla negli occhi
-Lo so ma la paura resta lo stesso- sussurra a due centimetri dalle mie labbra ma io mi allontano lentamente
-Tu vuoi un futuro con me, vero?- come le faccio questa domanda lei mi guarda in modo strano
-Ovvio che lo voglio, se no non avrei quei pensieri-
-Giusto- okay forse è stata una domanda davvero stupida.
-Comunque Angela tu sei davvero brava e so che riuscirai ad entrare al serale- aggiungo dopo alcuni secondi interrompendo il silenzio che era calato in questa stanza
-Speriamo- sussurra tranquillamente
-Ora che abbiamo parlato che succede?- le chiedo avvicinandomi a lei, di nuovo.
-Stiamo ancora insieme, credo-
-"credo"?- dico guardandola in modo confuso
-Si-
-Vuoi prenderti una pausa?- le domando subito dopo e lei finalmente ritorna a guardarmi negli occhi
-Secondo te?- come mi fa' questa domanda io non so che risponderle, anzi non so proprio che dire.
-Sarah rispondi, secondo te?- anche a questa non le rispondo ed esco da lì, la lascio di nuovo lì da sola, ho paura di parlarle e di sentire la sua di risposta.
Vado in cucina e come entro mi fiondo tra le braccia di Mida
-Che è successo?- mi domanda stringendomi a sé, però proprio quando sto per rispondergli lui si stacca e sento una mano afferrare il mio braccio e trascinarmi via, ovviamente è Angela, mi riporta in bagno e stavolta chiude la porta a chiave, la mette nella sua tasca dei pantaloni e mi guarda negli occhi, senza dire una parola.

l'opposto di me - lil e sarahDove le storie prendono vita. Scoprilo ora