Capitolo 105

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Sarah

Sono le tre del mattino e io sto qui nel mio letto che mi muovo continuamente, proprio non riesco a dormire, così decido di alzarmi e di prendere una boccata d'aria e magari farmi anche una tisana. Provo ad alzarmi lentamente senza svegliare Sofia ma come mi alzo lei si alza di scatto gridando "Chi c'è"
-Sofi sono io- dico a bassa voce e lei mugugna qualcosa e si rimette a dormire.
Finalmente riesco ad uscire da questa stanza senza fare rumore ma come arrivo in cucina noto subito la luce di fuori accesa.
-Ma chi è lo scemo che lascia la luce accesa- sussurro tra me e me
-Pure la porta aperta, roba da pazzi- continuo a sussurrare.
-Io- come sento questa parola venire da dietro di me mi viene letteralmente un infarto
-Angela- urlo il suo nome e lei inizia a ridacchiare
-Che ci fai sveglia?- mi domanda mentre va verso il giardino
-Non ho sonno e volevo prendere una boccata d'aria, te?- le rispondo non appena il mio battito cardiaco si regola un po'
-Stessa cosa e volevo fumare- sussurra mentre alza leggermente la mano per farmi vedere la sigaretta.
-Vengo con te- dico mentre la seguo e lei non mi risponde ma sorride soltanto.
Ora siamo sedute qui fuori da un po' e non abbiamo parlato per nulla
-Alla fine l'hai letta quella lettera?- le domando spezzando il silenzio
-No, non ne ho avuto il tempo- sussurra mentre fa' un tiro alla sua sigaretta 
-Strano, ora che non c'è Kia ne dovresti avere di più- esclamo con un tocco di ironia e lei sospira sonoramente.
-Smettila-
-Ma è la verità, no?- dopo che finisco di parlare lei mi guarda male e cambia velocemente argomento facendomi una domanda che non mi aspettavo.
-Perchè mi hai baciata oggi/ieri?- mi domanda subito dopo mentre mi guarda attentamente
-Perchè ne avevo bisogno-
-Perchè ne avevi bisogno?-
-Angela secondo te perché?- le domando a mia volta e lei alza leggermente il sopracciglio
-Eh io che ne so- dopo la sua risposta non aggiungo niente, stiamo di nuovo in silenzio
-Mi manchi sarah- sussurra dopo un po' e sento una strana sensazione dentro di me, ovviamente è più che positiva, mi ha colto alla sprovvista che non riesco neanche a dirle qualcosa.
-Puoi anche dire qualcosa eh- sussurra sospirando e io continuo a guardarla senza dire nulla.
-Puoi dire anche un "tu no" ma dì qualcosa- continua tranquillamente mentre distoglie i suoi occhi dai miei
-Ange- come sussurro il suo nome noto che fa' un sorriso
-Vabbè lascia stare- dice velocemente guardando di fronte a sé e io le afferro la mano, faccio intrecciare le sue dita nelle mie.
-Sono stanca di litigare con te- sussurro mentre appoggio la mia testa sulla sua spalla
-Anche io- e dopo questa sua risposta cala di nuovo il silenzio, devo ammetterlo ora sto sentendo un po' di freddo e stare qui fuori a magliettina e pantaloncini non è la cosa migliore.
-Hai freddo?- sussurra mentre si allontana un po' da me
-No- dico cercando di sembrare tranquilla ma lei si alza, si toglie velocemente la giacca che sta usando e me la mette sulle spalle.
-Tienila eh, io torno a letto- esclama prima di entrare dentro.
Io resto lì, accovacciata sulla panchina mentre stringo la sua giacca per chiuderla, non so perché non le ho detto che mi manca anche a me, mi manca tutto di lei.
Dopo un paio di minuti entro anche io e me ne vado direttamente nella mia stanza, mi butto sul letto con ancora la giacca di Angela sulle mie spalle, forse a piccoli passi ci stiamo riavvicinando.

l'opposto di me - lil e sarahDove le storie prendono vita. Scoprilo ora