in ritardo

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Fu come se ad un tratto tutti i rumori circostanti sparissero.
L'unico rumore che entrambi sentivano bene era il rumore del battito dei loro cuori.
Rosa teneva delicatamente il viso di Carmine tra le mani, come un vaso prezioso, come se non volesse ferirlo per quel gesto così impulsivo, così Rosa Ricci.

Si, era la solita impulsiva. Nulla di nuovo.

Ebbe solo paura in una reazione aggressiva o altre cose che più le associava a Carmine, più le sembravano assurde. Se fosse stato il contrario, molto probabilmente lei avrebbe reagito male, ma loro erano diversi.

Carmine la amava ancora veramente?

Il bacio avrebbe chiarito alcuni punti in sospeso. Rosa era convinta che per quanto potesse essere umiliante, si doveva fare. Così, nel bel mezzo di un marciapiede ma almeno distante di qualche metro dal negozio dove lavorava Carmine. Che in tutto ciò aveva fatto tutt'altro che muoversi, evitare o scansare quel bacio.
Rimase immobile.
Una voce nella testa gli urlava contro dicendogli che quella era la cosa più sbagliata che aveva fatto negli ultimi mesi.

Carmine pensò anche che Rosa lo stava facendo per fargli capire che dopo quel bacio, lui non avrebbe provato niente, e successivamente lei gli avrebbe detto hai visto? Io non sono come quella di prima e tu non mi ami.

Classica scena di film che aveva sempre lo stesso epilogo.

Era tipico di Rosa dire che lei non era quello che pensavano gli altri. Puntualmente si dimostrava proprio come dicevano tutti.
Non era cambiata in questo.

Perché sarebbe dovuto cambiare invece l'amore che lui sentiva per lei? Era rimasto così.
Che gli piacesse o meno.
Con la differenza che questa volta non voleva combatterlo, non voleva scappare via con lei.
Anzi, tutto il contrario. Voleva che quel sentimento sparisse per sempre.

Per un momento pensó di starsi immaginando tutto. Quindi come per testare che era tutto vero, mise le mani sui fianchi di lei, continuando quel bacio lento e pieno di scosse di ricordi.

Si fecero prendere da quell'attimo.
Entrambi reprimevano una strana foga che non volevano dar troppo a vedere essendo fuori. Tutti e due erano imbarazzati ma allo stesso tempo...almeno una cosa gli accumunava.
Le mani di lei scesero sul collo di lui e una mano di Carmine salí sul mento di Rosa, sfregandoglielo leggermente con il pollice.
Lui si doveva convincere che quella sarebbe stata l'ultima volta che avrebbe assaporato le sue labbra.

L'ultima volta che l'aveva baciata, non sapeva che quella sarebbe stata l'ultima. Lei invece lo sapeva benissimo.
Rosa non voleva minimamente pensare che quello sarebbe stato un altro ultimo bacio perché il plot twist è che da quel bacio non avrebbe voluto staccarsi.

Questa volta la decisione spettava a lui.

Infatti Carmine si staccó dal bacio lentamente, non perché volesse, ma perché doveva.
Quando si guardarono negli occhi si riaccese qualcosa che ormai non poteva essere più nascosto.
E questo non veniva solo da parte di Carmine.

Rosa si sentiva le gambe molli, come se qualcuno l'avesse risvegliata da un sonno durato anni.

Le era capitato, almeno due volte, di fare un sogno simile alla situazione che stava vivendo. Ogni volta il sogno finiva con lei che si risvegliava piena di domande per l'interruzione data da qualcosa di esterno o semplicemente il sogno finiva così.

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