grillo parlante

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Ciao🫶🏼
Vi dico subito che questo capitolo sarà un pochino lungo e non sarà del tutto soddisfacente perché , siccome ci stiamo avvicinando alla fine, voglio mantenere un attimo la "suspaansss".Spero vi piaccia comunque perché mi sono impegnata molto per scrivere questo capitolo. Il prossimo sarà più intrigante, davvero. Vi voglio bene. Grazie ancora per la pazienza.
-Nicole.

Allora?

Questo fu il messaggio che gli mandó Filippo all'una di notte. Preceduto dall'indirizzo di dove si sarebbe svolta la serata.

E JAMM , c'era scritto alla fine.
Carmine dedusse che quello fu un copia e incolla di un messaggio scritto da Naditza. Sorrise.

Lo lesse alle otto di mattina, mentre beveva il caffè a rallentatore.
Con quel "Allora", Filippo intendeva sapere se ci sarebbe stato alla cena o meno. Oppure intendeva sapere se avesse risposto a Rosa.

Non aveva voglia di pensare a quello che avrebbe fatto quella sera e tantomeno di pensare a Rosa di prima mattina. Si stava già per strozzare con il caffè quando si accorse che gli aveva mandato un altro messaggio. Rosa.
Un'altra canzone, un altro...sfogo.

Quella specie di gioco stava iniziando ad intrigarlo, ovviamente avrebbe preferito non esserne interessato.
Ma ormai era così, era come una calamita.
Non poteva fare finta di niente. Evitarla stava iniziando a diventare difficile.

Arrivati a quel punto avrebbe dovuto già bloccarla, eppure non lo aveva ancora fatto. Non voleva neanche. Non aveva nemmeno coraggio.

«Non è da me» si giustificò, tra sé e se.

Quello che lo colpiva era che ogni volta, con quei messaggi, Rosa si confidava come se glielo avesse chiesto. Come se lui le avesse detto di farlo.
Eppure gli scriveva di sua iniziativa, perché voleva farlo.
Sembrava ci tenesse veramente a farsi sentire anche se lui le aveva detto che non voleva più vederla perché è ancora, nonostante tutto, innamorato di lei. Ancora non se ne capacita di come faccia. A certe cose, come per esempio al cuore, non si comanda. Dovrebbe saperlo.

Credeva che lei avrebbe acconsentito a non farsi più vedere e avrebbe rispettato la sua decisione.

Invece no.

Forse Filippo aveva ragione.
Forse c'era un motivo se sarebbero andati entrambi a quella cena.

Non avrebbe evitato Rosa, sarebbe stato da immaturi dare buca solo perché c'era lei.
Magari lei lo avrebbe implorato di parlarle, magari non avrebbe fatto nulla, magari si sarebbero trovati faccia a faccia e costretti a salutarsi per non rovinare l'atmosfera.
Voleva trattarla come se gli fosse indifferente.

Senza amicizia, come se non la conoscesse.
Non come un'amica. Perché non lo era. Almeno poteva dire di averci provato a trattarla e sentirla come un'amica, ma non era andata bene.

E siccome non era un'amica, di conseguenza non era una sconosciuta, e doveva accettare che provava gli stessi sentimenti per lei come una volta, se non peggio e che purtroppo non riusciva a vedersi con altre sé non con Rosa.
Nonostante...tutto.
Tragico.

Ogni volta che lo realizzava si sentiva preso in giro da se stesso.

Una domanda però, voleva fargliela, ma credeva di non avere abbastanza coraggio per chiederle che cosa provasse lei nei confronti di lui.

Se sentisse amicizia, se sentisse altro.
Filippo gli aveva piantato un seme di dubbio quando ne avevano parlato.
Non era chiara, attraverso quei messaggi, attraverso quelle canzoni che sembravano solo raccontare. Faceva davvero tutto per amicizia?

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