sono stata miracolata

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Amelia pov's

-Amelia svegliati ti prego-
-svegliati per favore-
Con fatica apro leggermente gli occhi che erano appannati,ciò che vedo è il mio corpo attaccato a dei macchinari da ospedale,io sul lettino e tutti attorno a me che piangevano
-Amelia- dice dadda appena vede che li sto guardando,non se ne era accorto nessuno,hanno iniziato a chiamare i medici -si è svegliata- -è viva si è svegliata- hanno detto jas e simo mentre richi e dadda mi stringevano la mano.
Ho aperto gli occhi appena ma il corpo era anche peggio,ciò che riuscivo a fare era solo muovere leggermente le dita della mano e un po' quelle dei piedi ma penso che sia una cosa momentanea e che spero passi presto -daniel- riesco a dire con un mezzo filo di voce straziato e tremante -amore- risponde lui rimanendo come prima -da quanto tempo sono così- chiedo
-da tre giorni- mi risponde rik
-quanto- aggiungo,ero stata in coma?
-tre giorni amelia- dice jas venendo verso di noi con un medico,cala il silenzio -allora si riprenderà presto?-
-allora partiamo col dire che ha riportato una ferita molto profonda alla gamba destra e ci vorrà molto tempo per far sì che si chiuda del tutto,per la ferita al braccio abbiamo messo i punti metallici e dovrebbe essere chiusa nel giro di un mese,per quanto riguarda il collo è stata estremamente fortunata perché se il taglio fosse stato leggermente più profondo..- a quelle parole mi sono sentita una cretinate,sono caduta nella trappola di quel mostro
-ma potrò camminare normalmente vero?- chiedo mentre le lacrime mi bagnano il viso
-allora dovrà fare terapia per 1 mese ma del resto sì- menomale
-ma per quanto ancora non riuscirò a muovere le articolazioni-
-qualche ora,la cosa è dovuta al fatto che il suo corpo è immobile da 3 giorni,a breve dovrebbe riprendere i sensi- non ne potevo già più di non poter sentire il copro di dadda che toccava il mio
-ah un altra cosa,fra poco verrà un signore che le chiederà di ieri sera,deve dire tutto ciò che sa e deve dire la verita- il medico sorride ed esce mentre io mi blocco,e se poi devo fare la denuncia per tentato omicidio significa che scopriranno tutto e mi sentirei una merda.
Vedo richi portare dadda e simo da parte e gli dice qualcosa nell'orecchio ma non ci faccio tanto caso perché all'improvviso muovo poco il braccio,riuscivo a muovermi,essendo coperta da un lenzuolo la prima cosa che faccio e levarlo per vedere le ferite,ma forse era meglio non farlo perchè non guardo più di tanto quella al braccio ma quella alla gamba,la vista era orrenda vedevo di tutto in quella ferita e ciò che faccio è rimanere immobile a fissare la ferita mentre jas cerca di distrarmi,ma è tutto inutile.
Ma dove era andato ora Samuele?non gliene fregava nulla di me voleva solo uccidermi.
Ritorno alla realtà e mi butto sul letto ma me ne pento subito perché sento un dolore al braccio che svanisce subito
-amore dai cerca di riposare- mi dice daniel e mi da un bacio sulle labbra,dopo quel gesto ho sentito un calore sprigionarsi nel mio corpo -scusami- dico
-per cosa- mi chiede lui incuriosito girandosi verso gli altri che ci guardavano
-per avergli creduto-
-a chi?- degludisco e vedo i volti di tutti cambiare
-pensavo fosse cambiato davvero,diceva che aveva bisogno di parlare,di vedermi che non voleva di più- scoppio in un pianto
-Amelia di chi stai parlando- dice simo
giro la testa
-non pensavo che mi volesse uccidere-
-piccola ma chi?- dice jas
Alzo lo sguardo e li fisso
-quel bastardo?- dice rik
-si..-
-è la volta buona che lo ammazzo- aggiunge sempre lui,ma non rispondo e guardo dadda che aveva cambiato volto,si è girato ed è uscito senza dire nulla,mi sono sentita una cretina,una scema a tal punto da pensare di staccare ogni macchinario che mi teneva in vita.
Jas si avvicina a me -amore non piangere che si risolve tutto-
-ti voglio bene jas- mi sollevo e la abbraccio,al quale si aggiunge rik
-Amelia lascia stare a dadda che ci parlo io,capiscilo-
-è colpa mia come sempre- dico staccandomi dall'abbraccio
-no piccola,samuele ti ha fatto credere di essere cambiato-
-e io non dovevo crederci-
-Amelia ora non pensarci-
-se non fosse passata quella ragazza sarei morta-
-basta Amelia non ci pensare-
Mi fermo un attimo a fissare il vuoto per poi sentire una mano sul mio braccio,era Simone -lilla come mai non ci hai detto che Samuele ti aveva scritto-
-non volevo succedesse di nuovo qualcosa,volevo solo stare con daniel e con voi senza intoppi,ma se lo bloccavo avrebbe fatto altri mille account e mi avrebbe riscritto-
-perché gli hai risposto allora?-
-perché so che è pazzo e non volevo che in qualche modo facesse del male a voi per ferire me-
-piccola- mi da un bacio sulla fronte e mi saluta per poi uscire dalla stanza così rimgono solo rik e jas ma appena simo apre la porta entra un signore -salve,potreste uscire perfavore?devo raccogliere informazioni dalla ragazza-
Rik fa si con la testa e li saluto
-mi raccomando di semplicemente la verità- dice rik al che io annuisco,dopodiché escono dalla stanza e inizia questo "interrogatorio" diciamo.
(Queste cose solitamente non si raccontano quindi passerò direttamente alla parte successiva)

Sono quasi le 7 di sera e non si possono più ricevere visite dopo quell'orario ma fortunatamente rik mi ha portato un telefono nuovo visto che il mio non si sa che fine abbia fatto,mi ha detto di aver memorizzato i loro numeri e che per le password e le altre cose devo metterle io,quindi prendo questo telefono e innanzitutto rinomino il numero di tutti finché non arrivo a quello di dadda e mi fermo un secondo,ma quella di stamattina è stata una reazione per rabbia o era veramente incazzato con me ed era come una delusione talmente grande da non volermi più vedere?
Inizio a pensare a ciò che ho fatto e i sensi di colpa iniziano a prevalere sul mio senso della ragione,inizio a sentire che i respiri diventavano più corti e affannati,mi sento la testa girare,come svenire,gli occhi che iniziano a bruciare e le lacrime che bagnano la faccia,ma rimango in silenzio,me lo merito,è stata tutta colpa mia,solo mia.
Anche se non potrei mi sono alzata dal letto e le mie gambe tremavano ma appoggiandomi a quello che avevo attorno mi reggevo in piedi anche se con difficoltà,gli occhi quasi si chiudono dai dolori alla gamba,quella ferita,inizio a sentire il respiro mancare e sento di non  farcela,mi risiedo sul letto mentre afferro la bottiglia che è sul comodino,la apro con le mani tremanti e la porto alla bocca facendone un sorso che per poco non mi va di traverso per le lacrime.
Mi sdraio delicatamente prendendo il sacchetto del pane e ho iniziato a inspirarci all'interno,anche se non credevo ma mi ha aiutato infatti dopo poco il respiro di è regolarizzato e mi sono asciugata il viso.
Ho ripreso il telefono e ho segnato dadda
-amore- con un cuore affianco,fatto ciò non ho messo altre cose e ho semplicemente spento il telefono e mi sono addormentata.

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Spazio autrice
Che dire ragazzi,purtroppo sì,Amelia starà un po' in ospedale ma speriamo si riprenda presto!
V.v.b e grazie per la lettura🫶🏻❤️

Dadda&Amelia(dose)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora