i've got my eye on you

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Amelia pov's

Ed eccoci qua,apro gli occhi al suono della sveglia *7:00*.
Mi alzo e piano piano alzo il camice che dovevo tenere fino a stamattina,in questo momento però lo alzo perché per la prima volta ho il coraggio di vedere la mia ferita.Quando sento di avvicinarmi alla zona mi blocco un attimo -la voglio davvero vedere?- mi chiedo per poi darmi la risposta,a casa la dovrò medicare e se non la vedo ora quando troverò il coraggio di farlo a casa?
Continuo finché non vedo un frangente di pelle rosacea e tirata con una crosticina in mezzo che inizia a comparire,non mi fermo e lo alzo tutto
-dio mio- dico fissando ciò che avevo sulla gamba,con quello schifo non credo metterò più dei pantaloncini,mi schifo per quella che sicuramente sarà un orribile cicatrice,io ho sempre messo i pantaloncini di estate ma questa cicatrice mi impedirà di farlo per le prossime estati,questa compresa.
Mi stacco dai miei pensieri quando sento il telefono emettere il suono della notifica,lo afferro e vedo un messaggio di rik -pronta?-
-sono nata per questo-
-ma vai cretinah-
-mi hai influenzato cazzo vuoi-
-dai preparati e mangia qualcosa-
-si non preoccuparti-
Poso il telefono sul letto e dopo aver emesso un piccolo sbuffo mi sollevo guardando per l'ultima volta quella stanza,mi diriggo verso la porta e sporgo solo la testa chiamando la dottoressa per farmi mettere le bende e farmi dare le medicazioni.
Lei arriva subito e mi mostra come metterle e i passaggi fondamentali per evitare che si sleghi la benda -capito?-
mi chiede appena finito la fasciatura
-si-
-ok brava,mi raccomando cambiala 2 volte al giorno per almeno una settimana,dopodiché la potrai togliere e lasciarla senza bende così che prenda aria e guarisce chiudendosi prima,ovviamente sempre applicando il liquido per evitare infezioni-
-ok grazie mille-
-è il mio lavoro- mi sorride ed esce dalla stanza.
Mi sollevo dalla poltroncina e prendo il cambio dal borsone,l'unico pantalone lungo è un cargo beige,lo prendo e per sopra prendo una maglietta corta bianca a maniche corte,vado in bagno e tolgo il camice mettendo prima i pantaloni e poi la maglia.
Esco dal bagno e sistemo le ultimissime cose,sono ormai le nove meno dieci quindi tra più o meno 35 minuti saranno qui,prima di uscire dalla stanza inizio a sentire dei leggeri disturbi allo stomaco
-mi starà venendo il ciclo- è la prima cosa che penso ma poi mi ricordo di averlo avuto settimana scorsa
-allora sarà un semplice maldipacia dovuto al fatto che non ho mangiato- faccio come ipotesi finché non sento un leggero senso di vomito ma nulla di concreto,ci passo sopra tanto sarà una cosa normale magari perché appunto non sto mangiando nulla o quasi,appena torno a casa devo riprendere a mangiare perché l'ultima volta a 15 anni sono finita in ospedale ed è stato tremendo,non voglio assolutamente rivivere quei mesi.
Mi siedo sulla sedia vicino alla porta pronta per uscire,prendo il telefono e vedo che dadda mi ha scritto
-buongiorno amore,stiamo arrivando siamo già in viaggio,non vedo l'ora di vederti- leggendo quel messaggio mi sciolgo
-lo stesso per me,mi manca morderti-
-a me non tanto ma ti dirò di sì sennò mi lasci-
-muah- con tanto di emoji
-dai apparte tutto mi manchi davvero- aggiungo per non sembrare snob e viziata,come tempo fa' un mio ex mi aveva definito
-pure tu,a tra poco-
-a tra poco- spengo il telefono,pronta mi alzo e apro la porta,ma giro un attimo verso la stanza per poi rigirarmi chiudendo la porta dietro di me.
Vado al bar e prendo un cappuccino,avrei preso un caffè ma avendo nulla nello stomaco mi avrebbe aumentato i dolori che già avevo.
Lo sorseggio lentamente guardando il telefono ma un odore caldo e dolce mi distrae,alzo gli occhi e vedo che hanno appena sfornato delle brioche ricoperte di zucchero a velo pronte per essere riempite,ci penso un attimo ma alla fine mi convinco e ne chiedo una ripiena con crema al pistacchio che mi viene servita subito,la mangio e mi sembra di non sentire questa sensazione di goduria da un po',la mangio a morsetti lentamente fino a finire alle 9:12.
Pago e mi vado a sedere su una sedia messa a lato insieme ad altre.
Prendo le cuffie che in questi giorni mi ha portato simo,sa che per me la musica è una terapia e in una delle sue rare visite perché sempre pieno di impegni me ne ha portato un paio nuovo,non le airpods perché sa che mi danno fastidio ma bensì le cuffie normali a bluetooth.
Le collego e faccio partire la playlist,dopo qualche canzone di ultimo,geolier,Vasco e altri ne parte una di luchè,le sue sono sempre toccanti perché mi descrivono in molti casi quindi ogni volte che le ascolto mi sento in un certo senso capita.
La canzone in questione è "Ti amo" seguita da tutte le altre,le so a memoria.
Già dalle prime righe mi ci rivedo
"Cerca di capire il mio stato mentale,
mi hanno tradito ogni volta che ero stato leale" già solo questo mi descrive alla perfezione,magari dadda sarà il primo a "annulare" questa cosa,o almeno spero almeno lui non mi volti le spalle o si riveli un mostro ma non penso lo farà,forse è davvero l'unico che mi ama per davvero.
Mentre ascolto "Le pietre non volano" sempre di luchè il suono viene interrotto dallo squillo di una chiamata,ero talmente immersa da non essermi accorta che sono le 9:28.
Rispondo alla chiamata di dadda
-amore siamo quasi arrivati,due minuti e siamo lì,sei pronta?-
-si tranquilli-
-vabbene dai-
-okk ciauu- chiudo e mi tolgo le cuffie bloccando la musica a malincuore e mi preparo per andarmene da lì.
Mi alzo e vado verso l'uscita,arrivata davanti alla porta automatica quest'ultima si apre e esco fuori.
Sento un caldo afale ma sento anche dei crampi allo stomaco,non ci do peso perché sarà una cosa passeggera magari dovuta anche al fatto della ferita in qualche modo.

Dopo circa un minuto vedo entrare la macchina di richi e parcheggiarsi il più vicino possibile,tutti scendono ma non li guardo più di tanto perché ho gli occhi fissi su dadda che sta venendo verso di me avanti a gli altri,apro le braccia e lui arriva subito da me,lascio cadere dalle mani la borsa e stringo dadda a me mente lui mi solleva da terra girandomi
-mi sei mancata- dice con la voce un po' goffa
-non sai tu- rispondo per poi dirgli un bacio che è più che altro un completo limone -iaaa anche meno ragazzi siamo in pubblico- simo sempre con quegli occhialetti da sole a ficcare sempre il naso e rik e jas a ridersela.
Mi slego dall'abbraccio di dadda e vado ad abbracciare anche gli altri due rimbambiti per poi arrivare da jaz
-come sta il mio batuffolo di lana- mi accovaccio per baciarle la pancia
-bene bene,ma a me non mi caghi proprio eh- dice con tono ironico e scoppiamo a ridere -ma ovvio amore mio- mi sollevo e la riempio di bacini e abbracci -un altro poco ami più lei che me- dice dadda e tutti iniziamo a ridere mentre rik e dadda prendono le mie cose per poi dirigerci in macchina con lo stomaco dolorante dalle lacrime,a me anche per i crampi ma quelli sono dettagli.
Dadda e rik si mettono avanti e io dietro con jaz e simo.
-mettete un po' di musica e sopratutto dell'aria condizionata che si muore di caldo- dico
-grazie ti sei messa quei pantaloni di tre metri- dice rik con tono scherzoso ovviamente non con sfondo cattivo,non sa perché li ho messi
-haha- rido per finta,questa frase mi ha fatto pensare a quella roba che ho sulla gamba e mi ha un po' buttato giù ma tutto mi è passato quando hanno messo le canzoni spagnole.

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Spazio autrice
Ehy fioi,non so che scrivere,se vi è piaciuto il capitolo non scordate la stellina,V.v.b e grazie per la lettura🫶🏻❤️

Dadda&Amelia(dose)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora