Capitolo 11: i sentimenti prima di tutto

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Tornata a casa, Sophia si era ritirata nella sua stanza, senza neanche salutare Paulo. Le sue guance erano rigate dalle lacrime. Paulo sapeva di aver sbagliato a non dirle niente, ma in fondo quella era la verità, tra lui e quella bionda non c'era mai stato nulla. Doveva fare qualcosa, trovare un modo per rimediare, non sopportava l'idea che Sophia neanche lo guardasse in faccia.

Si passò una mano tra i capelli scuri e decise di agire. Aveva un'idea, una sorpresa che sperava potesse riparare i danni fatti. Con un respiro profondo, afferrò il telefono e iniziò a fare delle chiamate.

Più tardi, Sophia udì un bussare leggero alla porta. Ancora arrabbiata, esitò un istante prima di aprire. Paulo stava lì, con un sorriso incerto e un mazzo di fiori bianchi in mano.

"Mi dispiace, Sophia. So di aver sbagliato. Ma ti prego, concedimi una possibilità di rimediare," disse, la voce un po' rotta.

Sophia guardò i fiori e poi gli occhi di Paulo, carichi di rimorso e speranza. Dopo un momento di silenzio, annuì lentamente. "Cosa hai in mente?"

"Seguimi" rispose Paulo, prendendola delicatamente per mano e guidandola verso il salotto.

Quando Sophia entrò, il salotto era trasformato. Luci soffuse e candele erano sparse ovunque, creando un'atmosfera intima e rilassante. Al centro della stanza, un piccolo tavolo era apparecchiato con cura, con un pasto cucinato da Paulo stesso.

Sophia si sedette, sorpresa e commossa. "Paulo, hai fatto tutto questo per me?"

"Sì," rispose lui, sedendosi di fronte a lei. "Non voglio che la gelosia rovini quello che abbiamo. Sei speciale, Sophia, e voglio che tu lo sappia. So che è complicato, ma per me ne vale la pena."

Le lacrime che prima erano di rabbia ora erano di commozione. Sophia prese una forchetta e iniziò a mangiare, ogni boccone era un passo verso la riconciliazione.

Dopo cena, si spostarono sul divano, e Paulo prese la parola. "So che è difficile per te accettare tutto questo. Anche per me lo è. Ma voglio davvero trovare un modo per far funzionare le cose."

Sophia sospirò. "Paulo, non è solo gelosia. È il fatto che siamo fratellastri, la gente non capirebbe oppure non approverebbe ciò che stiamo creando."

"Lo so" ammise Paulo. "Ma non possiamo vivere la nostra vita come gli altri si aspettano. Dobbiamo seguire il nostro cuore."

Il silenzio cadde tra loro, ma questa volta era un silenzio carico di possibilità, non di tensione. Sophia lo guardò, vedendo la sincerità nei suoi occhi. "Hai ragione," disse infine. "Dobbiamo seguire il nostro cuore."

La notte proseguì con risate, conversazioni sincere e momenti intimi con la consapevolezza che, nonostante tutto, l'amore che stavano coltivando era più forte di ogni intralcio.

𝓕orbidden 𝓑onds/ Paulo DybalaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora