Paulo e Sophia quel giorno, decisero di trascorrere del tempo insieme al Gianicolo, una delle colline più belle di Roma, per godersi la vista mozzafiato sulla città eterna.
La mattina iniziò con un cielo limpido e un sole caldo. Paulo e Sophia camminavano fianco a fianco, immersi in una conversazione leggera e piacevole. Arrivati al Belvedere, si fermarono per ammirare il panorama. La città si stendeva sotto di loro, con i suoi tetti rossi, i monumenti antichi e il Tevere che serpeggiava placidamente.
Seduti su una panchina, si scambiarono sguardi intensi, pieni di desiderio. Paulo prese la mano di Sophia e la strinse dolcemente. "È tutto così perfetto oggi," sussurrò Sophia, sorridendo timidamente.
"Lo è," rispose Paulo, avvicinandosi per baciarla. Le loro labbra si incontrarono in un bacio lungo e appassionato, dimenticando per un momento il mondo intorno a loro.
La giornata continuò con un picnic improvvisato. Dopo aver mangiato, si rifugiarono nella macchina di Paulo, parcheggiata in un angolo appartato. L'eccitazione era palpabile. Senza dire una parola, cominciarono a baciarsi di nuovo, questa volta con maggiore urgenza. Le mani di Paulo esplorarono il corpo di Sophia, mentre lei sospirava piano, avvolgendosi a lui. Lentamente si svestirono.
La macchina diventò presto un luogo di passione. Gli abiti si scomponevano e si scambiavano carezze ardenti. Il mondo esterno svaniva, lasciando spazio solo a loro due, alla loro unione proibita ma inevitabile.
La sera, tornati a casa, cercarono di mantenere la normalità di fronte ai genitori. Cenavano insieme, chiacchierando del più e del meno. Ma i loro sguardi, pieni di complicità, rivelavano la tensione sottostante.
Dopo cena, approfittarono di un momento di distrazione per ritirarsi nella camera di Sophia. Si baciarono con urgenza, sapendo di dover essere rapidi e silenziosi. I loro corpi si intrecciarono, mossi da un desiderio incontrollabile.
Il padre di Sophia entrò, lasciando cadere un vassoio di bicchieri che teneva in mano. "Cosa sta succedendo qui?" gridò, la voce tremante di shock e rabbia.
Paulo e Sophia si separarono bruscamente, cercando di coprirsi alla meglio. La tensione nella stanza era tangibile, il silenzio pesante. L'uomo li fissava, il volto pallido e gli occhi sgranati, incapace di accettare quello che aveva appena visto.
"Come avete potuto fare una cosa simile?"
Paulo e Sophia tentarono di spiegare, di giustificarsi, ma le parole si perdevano nel caos delle emozioni. Alla fine, i genitori decisero di separare immediatamente i due ragazzi, mandando Sophia a vivere con un parente lontano per un po' di tempo, nella speranza che la distanza spezzasse quella relazione proibita.
Quella notte, mentre Sophia preparava le sue cose per partire, Paulo la guardava dalla porta della sua stanza, gli occhi pieni di lacrime. "Ti amo," sussurrò, sperando che quelle parole potessero in qualche modo lenire il dolore della separazione.
"Anch'io" rispose Paulo, con la voce spezzata. "Ma continueremo a sentirci, no?"
Con un ultimo abbraccio disperato, Sophia lasciò la casa, portando con sé il ricordo di una giornata che aveva cambiato tutto.
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𝓕orbidden 𝓑onds/ Paulo Dybala
FanfictionPaulo Dybala è un giovane e talentuoso calciatore che gioca per la Roma, una delle squadre più prestigiose della Serie A. Conosciuto per le sue abilità in campo e la sua bellezza, Paulo è una star acclamata dai tifosi e inseguita dai media. Tuttavia...