Capitolo 17: non volevo farti del male

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Paulo e Oriana stavano passeggiando nel parco mano nella mano, godendosi la brezza leggera che rinfrescava l'aria. La loro risata riempiva il silenzio, la loro felicità sembrava senza fine.

"Sono così felice che finalmente passiamo del tempo insieme" disse Oriana, stringendo la mano di Paulo.

Paulo sorrise, guardando il viso di Oriana illuminato dalla luce del sole. "Anche io, Ori. È stato un periodo difficile, ma finalmente sembra che tutto stia andando per il meglio."

Mentre continuavano a camminare, il cellulare di Paulo vibrò nella tasca dei jeans. Si fermò un attimo per leggere il messaggio. Era da parte del padre di Sophia. Le parole sullo schermo lo fecero gelare.

"Paulo, vieni subito all'ospedale. Sophia ha avuto un incidente. È in coma."

Il mondo intorno a lui sembrò fermarsi. Il cuore che iniziava a battere all'impazzata.

"Che c'è?" chiese Oriana, preoccupata dal cambiamento improvviso nell'espressione di Paulo.

"Devo andare subito via, la mia sorellastra ha avuto un incidente". La sua voce era spezzata, il volto pallido.

Oriana non fece resistenza. "Vai. Io- io capisco. Vai da lei."

Paulo annuì, lasciandole un rapido bacio sulla guancia prima di correre verso l'uscita del parco. Il tragitto verso l'ospedale fu un turbinio di pensieri e paure. Sophia era tornata dalla Germania? Perché non gli aveva detto nulla?

Quando arrivò all'ospedale, il padre di Sophia lo stava aspettando all'ingresso. Il volto dell'uomo era segnato dalla preoccupazione e dalla stanchezza.

"Papà, cosa è successo?" chiese Paulo, la voce rotta dall'ansia.

"Sophia..è stata investita da un'auto" rispose il padre, cercando di mantenere la calma. "L'hanno trovata sul marciapiede. I medici stanno facendo il possibile, ma è in coma per ora."

Paulo sentì le gambe cedere. "Dio, no... Sophi" Le lacrime iniziarono a scorrere liberamente sul suo viso.

Il padre lo abbracciò, cercando di confortarlo. "Non sappiamo cosa stava facendo lì. È tornata dalla Germania solo ieri, ma non ci ha detto nulla. Stava cercando qualcuno..."

Paulo singhiozzò, il dolore e la confusione mescolandosi in un vortice insostenibile. "Perché non mi ha detto nulla? Perché"

-

L'attesa in ospedale sembrava eterna. Paulo non riusciva a stare fermo, passeggiava avanti e indietro nel corridoio, le mani che tremavano. Ogni tanto si fermava a guardare la porta della stanza di Sophia, sperando che da un momento all'altro si aprisse con buone notizie.

Finalmente, un medico uscì dalla stanza. Paulo si precipitò verso di lui.

"Come sta? C'è qualche miglioramento?" chiese disperato.

Il medico sospirò. "È ancora presto per dirlo. L'impatto è stato molto violento, ma stiamo facendo tutto il possibile. Abbiamo scoperto che era molto turbata al momento dell'incidente. I passanti hanno detto che l'hanno vista correre via dopo aver visto qualcosa"

Paulo sentì il cuore fermarsi. "Correre via? Perché?"

"Secondo uno di questi, la
ragazza avrebbe visto una coppia baciarsi per poi scappare via" continuò il medico, guardando Paulo con compassione. "Potrebbe averla sconvolta, ma non sappiamo chi fossero."

La verità lo colpì come un pugno nello stomaco. Sophia doveva aver visto lui e Oriana al parco. Era stata così turbata da correre via, finendo per essere investita.

"No.." sussurrò, cadendo in ginocchio. "Sophia, mi dispiace non sapevo che eri tornata non volevo farti del male"

Il padre di Sophia si inginocchiò accanto a lui, cercando di consolarlo. "Paulo, non è colpa tua. Non potevi sapere..."

Ma Paulo non riusciva a calmarsi. Le lacrime continuavano a scendere, e il senso di colpa lo soffocava. Sophia era in coma, e tutto per colpa sua. Non poteva fare altro che sperare e pregare che si svegliasse, che gli desse la possibilità di chiederle perdono. E mentre le ore passavano, Paulo rimase lì, accanto al letto di Sophia, stringendole la mano e promettendo che avrebbe fatto di tutto per rimediare al suo errore.

SPAZIO AUTORE

-2 ALLA FINE😭

𝓕orbidden 𝓑onds/ Paulo DybalaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora