« L'essenziale, dici? Magari ci fossero cose che contano meno in questa faccenda. » dichiarò prontamente Faustino, facendo svanire l'espressione serena dal suo volto che mantenne comunque linee armoniose.
« Vorrei che non fossi così ostile nei miei confronti; devi capire che uno dei motivi per cui mi sono trasferito in questa città sei proprio tu. »
Mariella, a quelle parole, avvertì nuovamente quel calore strano pervaderla, diffondendosi dal centro del petto a tutto il corpo fino a farle apparire delle goccioline di sudore ai lati della fronte.
« Ora rilassati, e saliamo in casa. Se non ti senti a tuo agio, sappi che non saremo soli. Mia nonna Matilde è in soggiorno davanti alla televisione, non perde una puntata de "La Vita in Diretta". Coraggio, seguimi! » E cominciò a risalire le scale a due a due, come faceva per abitudine.
Lei restò un momento immobile, incredula, incapace di comprendere ciò che stava accadendo. Ad ogni passo, la forza di gravità sembrava raddoppiare, ma alla fine raggiunse il terzo piano, dove il ragazzo le aveva lasciato la porta spalancata.
Varcando la soglia, attraversò un breve corridoio, abbellito da una carta da parati vintage con un particolare motivo di piume di pavone in tonalità di marrone. Quadretti che raffiguravano eleganti motivi botanici a colori erano appesi in ordine sfalsato sulle pareti circostanti.
Dalla porta aperta alla sua destra, la luce bluastra proveniente dalla TV, accesa a volume alto, illuminava l'ingresso. Poi, il lampadario a tre rami in ferro battuto sopra la sua testa si accese di colpo, svelando Faustino che emergeva con una tazza di ceramica in mano dal cucinino adiacente.
Con un gesto gentile, prese Mariella sottobraccio e, procedendo verso il piccolo salotto allestito con antichi mobili e un grosso arazzo che raffigurava una scena di caccia al cervo, annunciò con garbo:
<< Nonna, permettimi di presentarti Mariella, una mia compagna di classe. È venuta a trovarmi e mi ha gentilmente restituito un quaderno che avevo lasciato a scuola! >>
<< Tieni, prendi il tuo tè al limone e attenta che scotta! >> aggiunse, offrendo la tazza alla donna seduta con le gambe distese su di una poltrona relax in similpelle gialla.<< Amaro, come la vita! >> Esclamò l'anziana, rimanendo impassibile mentre fissava il suo televisore al plasma da trentadue pollici appeso alla parete di fronte che trasmetteva la pubblicità.
<< Buonasera signora, non volevamo disturbare..." affermò Mariella con un sorriso forzato, liberandosi stizzita dalla presa di Faustino senza attirare troppo l'attenzione.
Nonna Matilde, ultrasettantenne severa dai capelli d' argento corti e arricciati dai bigodini e dal viso perennemente imbronciato, non era solita scambiare molte parole. Affetta da diabete, spondilolistesi e gravi vene varicose alle gambe, compresse da vistose calze elastiche, trascorreva gran parte del suo tempo sulla comoda seduta.Vestita con un camicione blu scuro a tinta unita chiuso sul davanti con una fila di bottoni rossi, lavorava ai ferri, impegnata a creare una sciarpa di lanella azzurrina.
Dopo aver fatto un piccolo sorso e appoggiato la bevanda su di un tavolinetto di vetro, posò i suoi occhi castani scrutatori sulla giovane, la esaminò da capo a piedi e rivolgendosi al nipote con una voce quasi tremolante disse: << Se andate in camera, non chiudetevi a chiave! >> Poi tornò a fissare lo schermo.
<< Va bene nonna, ma saluta la mia amica, non essere maleducata. >> intervenne Faustino. << Buonasera! >> si limitò a dire l' anziana.
Mariella fu colta alla sprovvista da quell'atteggiamento. Si chiese cosa potesse non andare nella vecchia signora...magari aveva qualche rotella fuori posto?
STAI LEGGENDO
𝙎𝑶𝙂𝑵𝙄 𝘼𝑳𝙏𝑹𝙐𝑰
Ficção Adolescente"𝙎𝑶𝙂𝑵𝙄 𝘼𝑳𝙏𝑹𝙐𝑰" ᴇ̀ ᴜɴ ʀᴏᴍᴀɴᴢᴏ ᴛᴇᴇɴ-ꜰᴀɴᴛᴀsʏ ᴄʜᴇ sᴇɢᴜᴇ ʟᴇ ᴀᴠᴠᴇɴᴛᴜʀᴇ ᴅɪ Mᴀʀɪᴇʟʟᴀ, ᴜɴᴀ ʀᴀɢᴀᴢᴢᴀ ɢᴏᴛʜ sᴇᴅɪᴄᴇɴɴᴇ ᴇᴍᴀʀɢɪɴᴀᴛᴀ ᴅᴀʟʟᴀ sᴜᴀ ᴄᴏᴍᴜɴɪᴛᴀ̀ ᴘᴏɪᴄʜᴇ́ ᴅᴀ ᴇssᴀ ᴇᴛɪᴄʜᴇᴛᴛᴀᴛᴀ ᴄᴏᴍᴇ ᴘᴏʀᴛᴀᴛʀɪᴄᴇ ᴅɪ sꜰᴏʀᴛᴜɴᴀ ᴀ ᴄᴀᴜsᴀ ᴅᴇʟ sᴜᴏ ʟᴏᴏᴋ ᴛᴇɴᴇʙʀᴏsᴏ. Sᴄᴏᴘʀᴇ ᴄᴏᴍᴇ ᴘᴏ...