𝘾𝒂𝙥𝒊𝙩𝒐𝙡𝒐 6 𝙇𝑬𝙂𝑨𝙈𝑰 𝑰𝙉𝑨𝙎𝑷𝙀𝑻𝙏𝑨𝙏𝑰

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All'udire il nome di sua madre, Mariella si irrigidì sulla sedia. Il cellulare che teneva stretto tra le mani vibrò proprio in quell'istante, diventando improvvisamente troppo pesante da reggere. Le sue labbra si mossero, ma non riuscì a emettere alcun suono, come se qualcuno le avesse fatto dei nodi alle corde vocali. Guardò Faustino con occhi spalancati, cercando di venire a patti con la sorprendente notizia appena rivelata.

<< La figlia di Eliana, dunque; non l'avrei mai detto. Non le somigli molto. Tua mamma era una donna straordinaria. Faustino ti avrà raccontato che frequentava la mia Annuccia; erano inseparabili quando erano ragazze. Ha pranzato tante volte con noi qui. Quando seppi della sua dipartita, ne fui profondamente addolorato. Che Dio le abbia in gloria entrambe.>>

Con un sospiro sconsolato, nonno Giacinto lasciò la stanza, chiudendo la porta dietro di sé.
<< Era proprio questo che stavo per dirti, ma mio nonno mi ha anticipato. >> disse il ragazzo, sentendo lo sguardo inquisitorio di Mariella addosso, che quasi lo opprimeva.

« Avresti dovuto informarmi immediatamente del loro legame, dovevi cominciare da questo punto stamattina, e forse ti avrei considerato diversamente, ponendomi in modo piú cordiale nei tuoi confronti. Magari è vero che le nostre madri erano buone amiche, ma io non ho mai sentito parlare della tua. »

<< Effettivamente, si erano allontanate, ma é bene cominciare dall'inizio. >>

Mariella diede un'occhiata al messaggio che le era appena arrivato: "Beh, come procede il tuo appuntamento?" seguito da una gif di due gattini che si baciavano. Non rispose; ora pendeva dalle labbra di Faustino.

<< Dopo quel sogno rivelatore, ho iniziato a mettere in pratica la tecnica che mi era stata suggerita, senza però riuscire nell'intento. Ho acquistato dei manuali di yoga e meditazione per migliorare il rilassamento, la respirazione e l'autocontrollo, e devo dire che mi sono stati molto utili. >>

Un giorno come tanti altri, mi svegliai prima dell'alba. Essendo ancora presto, decisi che, dopo parecchie settimane in cui avevo smesso di provare la "Fusione Onirica", era giunto il momento di tentare di nuovo. E quella volta, finalmente, ci riuscii.

Il battito era rallentato, una luce dorata aveva pervaso ogni mia cellula e io avevo raggiunto una sorta di stato di estasi. Improvvisamente, ho avvertito una delle cosiddette scosse ipnagogiche, la sensazione di cadere nel vuoto. Proprio perché consapevole, ho capito di essere in fase di transizione.

Accortosi che Mariella iniziava a trovare difficile comprendere il complesso meccanismo che le stava illustrando a parole, per concederle un attimo di tregua, le chiese: << A te è mai capitato di avvertire queste contrazioni muscolari improvvise mentre sei a letto? >>

La ragazza ci pensò un momento e le venne in mente un'esperienza simile avuta non molto tempo addietro. Disse all'amico: << Sì, era come se stessi precipitando da un grattacielo ma sobbalzai appena prima di toccare terra. Non ci ho dato troppo peso, me ne ero quasi scordata. >>

<< Va bene...>> le rispose Faustino. << Ti assicuro che è qualcosa che sperimentano tutti almeno una volta nella vita. Addirittura capita che questi spasmi siano accompagnati da sensazioni visive, uditive o tattili come lampi di luce, suoni forti o la l' impressione di essere toccati. Ma non divaghiamo. >>

<< Continua pure, la cosa comincia a diventare interessante.>> disse la ragazza, agitando la mano libera per incoraggiarlo a proseguire con il discorso.

<<Sembra assurdo, ma compresi di stare aumentando la mia attività cerebrale poiché ero entrato nella fase REM del sonno, però ero ben vigile.>>

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