𝑪𝙖𝒑𝙞𝒕𝙤𝒍𝙤 12 𝙁𝑹𝘼𝑻𝙏𝑼𝙍𝑨 𝑭𝘼𝑴𝙄𝑳𝙄𝑨𝙍𝑬

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Faustino, percependo l'inquietudine di Lulìt, decise di affrontare la situazione con delicatezza. << Lulìt, capisco che quello che hai appena sentito possa essere sconvolgente, >> disse con estrema calma, << ma ti assicuro che non ho intenzioni nascoste. Sono qui solo per aiutare Mariella a padroneggiare i suoi sogni affinché lei possa interagire con sua madre, almeno spero questo possa accadere. >>

Mariella allora intervenne: << Ecco, vedi Faustino, non le ho ancora confidato tutti i dettagli. Solo stamattina le ho accennato qualcosa, e insieme ci siamo documentate sul tema in questione. >> Manifestò una lieve espressione di contentezza: << Con il suo supporto ho scelto sia il "Totem" che la "Peace Room". Magari ce la faccio già stanotte ad avere il mio primo sogno lucido. >>

Faustino la incitò con fervore: << Nutro piena fiducia nelle tue capacità! >> Anche l'altra annuì in segno di sostegno all'amica.

Successivamente, Lulit, tornata in sé, rimproverò severamente il ragazzo: << Non osare mai più intrufolarti nei miei sogni, a meno che tu non voglia trovarti con un occhio nero. Non sto scherzando, carino! Non mi interessa se hai buone o cattive intenzioni, non dovrai più farlo, hai capito? >>

Faustino, mantenendo i nervi saldi, rispose con compostezza: << Sì, ti prometto che non succederà più. È solo che, avendo notato la tua frequente presenza nei sogni di Mariella, ho cercato di esplorare i tuoi di sogni per carpire qualcosa in piú di lei attraverso te. Mi scuso sinceramente. Devo ammettere, però, che l'esperienza di visionare il tuo universo onirico è stata più coinvolgente di qualsiasi film. >> concluse con un sorriso.

<< Ne deduco che ti sei intromesso nelle mie faccende più di una volta! Mamma mia, che rabbia! >> esclamò la giovane, inghiottendo una intera pizzetta di fretta.

<< Perdonami! >> proferí Faustino a mani giunte.

Mariella si gustava la scena; vedere la sua migliore amica adirarsi in quel modo comico la faceva ridere, anche se ciò non la distoglieva dall'obiettivo principale: decriptare i suoi sogni contorti e monocromatici.

Espose al suo compagno di scuola, mentore nei sogni lucidi, i suoi recenti progressi, mostrando il "Totem" che aveva disegnato sul quaderno degli appunti e descrivendo il fortino d'infanzia che avrebbe trasformato nella sua "Peace-room".

<< Le tue scelte mi persuadono profondamente! Il fatto che tu abbia scelto il mio acchiappasogni come ciondolo mi onora, e il fortino poi, cosa può essere più sicuro? Complimenti! Ora non ti resta che affrontare il passo più arduo. >>

Mariella arrossì. La presenza di Faustino suscitava in lei un'emozione intensa che faticava a controllare. Ne era fortemente attratta, e ciò iniziava a destabilizzarla. Si ritrasse leggermente con la sedia ed espose la tecnica che intendeva adottare: << Con Lulit abbiamo concluso che il metodo WILD è il più adatto alle mie caratteristiche. >>

<< Sono pienamente d'accordo! >> disse Faustino, sorseggiando l'ultimo goccio di caffè dalla tazzina.

All' improvviso il suo telefonino vibrò sul tavolo, interrompendo la conversazione. Con un'espressione di sorpresa, egli lo prese in mano e guardò il messaggio che aveva appena ricevuto ed Il suo volto cambiò rapidamente: ora era molto angosciato.

Mariella notando subito l' alterazione del suo viso, chiese: << Cosa c'è che non va? >>

Faustino esitò un momento, poi con un sospiro rispose: << Devo andare via subito.>>

Le amiche si scambiarono uno sguardo perplesso. Mariella balbettò: <<Ma, ma perché? Cosa è successo? >>

Faustino si alzò in piedi passandosi una mano tra i biondi capelli, visibilmente turbato. << Devo occuparmi di una questione urgente, scusate. >>

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